Come ogni anno, in occasione del 1° maggio, si è tenuta 
        una poderosa manifestazione all'Avana dove, alla presenza di un milione 
        di persona, Fidel Castro ha parlato al popolo.
        Fidel presiede l’atto centrale 
        della Giornata dei Lavoratori
        
        Più di 7 milioni di partecipanti in tutto il paese
        
        Il presidente cubano Fidel Castro, presiedendo l’atto centrale del 1º 
        maggio di fronte a un milione di cittadini de L’Avana in Piazza della 
        Rivoluzione, ha riaffermato nel suo discorso l’esistenza di un complotto 
        dell’Amministrazione USA per proteggere il terrorista Luis Posada 
        Carriles ed il suo complice Santiago Álvarez Magriñá.
        
        Fidel ha espresso di fronte alla folla, riunita per festeggiare la 
        Giornata Internazionale dei Lavoratori, che il Governo nordamericano ha 
        ammesso per la prima volta che Posada Carriles è entrato illegalmente 
        nel suo territorio a bordo del peschereccio di gamberi Santrina, 
        proprietà di Santiago Álvarez, partito dalla messicana Isla Mujeres.
        
        Questo 1º maggio i cubani rinnovano il loro sostegno alla Rivoluzione e 
        al progetto sociale dell’Isola, con la celebrazione di concentramenti di 
        massa in tutto il paese.
        
        Più di 7 milioni di persone celebrano questo lunedì la Giornata dei 
        Lavoratori, una cifra impressionante se si considera che la popolazione 
        del paese è di poco più di 11,2 milioni di abitanti, rende noto Prensa 
        Latina
        
        Il concentramento più importante si sta svolgendo nella storica Piazza 
        della Rivoluzione a L’Avana, scenario negli ultimi 40 anni delle più 
        importanti dimostrazioni di sostegno popolare al processo socialista.
        
        I lavoratori si stavano preparando da diversi giorni all’appuntamento 
        nei loro luoghi di lavoro.
        
        La radio, la televisione e la stampa stanno trasmettendo in diretta 
        l’intervento del presidente cubano Fidel Castro ed i cortei in corso 
        nelle altre province del paese.
        Il vento che soffia in questa 
        piazza è il vento bolivariano
        
        “Il vento che soffia in questa Piazza è il vento bolivariano, il vento 
        dell’ALBA, il vento del ‘Che’ Guevara che torna, il vento che viene 
        dalla Sierra Maestra, il vento di José Martí, è il vento che trae lo 
        spirito di Tupac Amaru, Tupac Katari. Oggi è un giorno speciale”, ha 
        detto Hugo Chávez Frías, presidente della Repubblica Bolivariana del 
        Venezuela, nella cerimonia per l’integrazione latinoamericana che si è 
        effettuata sabato nella Piazza della Rivoluzione, nella capitale cubana. 
        Il Presidente venezuelano ha ribadito i suoi auguri al leader della 
        Rivoluzione Cubana per i suoi 80 compleanni e al popolo di Cuba, “a 
        questa patria, che è anche la nostra, alla patria grande, un saluto 
        infinito e profondo”. Ha salutato il popolo boliviano e i popoli 
        dell’America Latina nella persona di Evo Morales, nonchè Daniel Ortega, 
        leader della Rivoluzione Sandinista e aspirante alla presidenza del 
        Nicaragua che in questo momento significa, ha detto, un arduo impegno.
        
        Ha ricordato che, esattamente un anno dopo la firma dei primi accordi 
        dell’ALBA tra Cuba e Venezuela, stiamo celebrando la presenza di Evo 
        come presidente e nuovo firmatario degli accordi dell’ALBA.
        
        Chávez si è rivolto alla massa di giovani presente all’atto, composta da 
        studenti cubani e latinoamericani dei diversi programmi che Cuba impulsa 
        e li ha definiti il grande esercito della luce di cui parlava José 
        Martí, il grande Apostolo cubano, l’Apostolo di tutti noi, ha 
        sottolineato.
        
        Il Presidente venezuelano ha messo in risalto l’importanza 
        dell’integrazione della Bolivia nell’ALBA e ha citato alcuni fatti 
        storici boliviani. Ha ricordato come Francisco de Miranda, questo grande 
        Caracas, giocò un ruolo di primaria importanza nelle gesta 
        dell’indipendenza latinoamericana e di come, essendo un soldato 
        dell’esercito spagnolo, disertò qui a L’Avana per andarsene a combattere 
        a fianco dell’esercito di George Washington per l’indipendenza delle 
        tredici colonie. Ha passato in rassegna la vita dell’eroe 
        latinoamericano che, dopo tanti sacrifici, potè infine intraprendere la 
        liberazione del continente, con il sostegno della nascente Repubblica di 
        Haiti.
        
        Ha approfittato dell’occasione per inviare un caloroso saluto al 
        presidente haitiano René Preval ed ha segnalato che questi può contare 
        sul sostegno di Bolivia, Cuba e Venezuela. Poco dopo ha ricordato alcuni 
        aspetti della vita di Simón Bolívar, Il Liberatore d’America e si è 
        soffermato su quanta dedicazione e passione questi mise nella messa in 
        marcia della grande opera della libertà continentale.
        
        Chávez, parlando di Manuela Sáenz (la Quiteña), compagna del Libertador, 
        ha reso omaggio alla donna latinoamericana che è sempre stata, è e sarà 
        con noi.
         
        
          
            | servizio fotografico Samuel 
            Hernandez (Siporcuba) clicca sulla foto per 
            ingrandire
 |  panoramica di Calle Paseo
 |  la piazza
 |  il Che presente
 |  CGIL di Lecco
 | 
          
            |  un mare di bandiere
 |  PdCI presente
 |  Fidel parla al popolo
 |  Fidel saluta la bandiera
 |  dal Brasile auguri a Fidel
 | 
          
            |  Fidel pensando
 |  presidenza dell'Atto
 |  cantando l'Internazionale
 |  Associazione
 Italia-Cuba
 |  Fidel parla con Bonasso padre e figlio
 | 
          
            |  inneggiando Fidel
 |  in un caratteristico gesto
 |  guardando orgogliosamente il suo popolo
 |  finale della manifestazione
 |  il saluto di Fidel alla fine dell'atto
 |