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POLITICA - CULTURA |
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ANNOTAZIONI E
SPIGOLATURE CUBANE
a cura di
Gioia Minuti
PRESENTI NELLA SFILATA DEL 1º MAGGIO, MIGLIAIA DI AMICI DI
ALTRI PAESI
Circa 1000 amici di Cuba provenienti da un
centinaio di paesi hanno assistito alla
sfilata del 1º Maggio dallaa...[segue
SPECIALE 1° MAGGIO 2019]
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discorsi di Fidel

discorsi di
Miguel Díaz-Canel Bermúdez

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il romanzo cult
degli anni '90 |
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Una storia d'amore
nella Cuba dei primi anni '90, quando molti
italiani scoprirono le gioie ed i sogni che Cuba
riservava loro... |
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 LE PIU' BELLE FOTO DI CUBA
le foto di Rod |
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juaicaterra
COLOMBIA
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DÍAZ-CANEL HA CONDANNATO L’ATTACCO
DEGLI USA
ALLE INSTALLAZIONI NUCLEARI DELL’IRAN
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Il Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito e
Presidente della Repubblica, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, ha
condannato energicamente i bombardamenti degli Stati Uniti
contro le installazioni nucleari dell’Iran costituendo una
pericolosa scalata del conflitto in Medio Oriente. Nelle sue
reti sociali il mandatario ha denunciato che l’aggressione
viola gravemente la Carta della la ONU e il Diritto
Internazionale e trascina l’umanità verso una crisi con
irreversibili conseguenze. Il membro del Burò Politico e
cancelliere dell’Isola, Bruno Rodríguez Parrilla, ha
definito l’aggressione come un’azione criminale e
irresponsabile che viola il Diritto Internazionale. Nel suo
account di X, il ministro delle Relazioni Estere ha
denunciato che l’attacco infrange il sistema internazionale
di sicurezza nucleare e le norme salvaguardia dell’Organismo
Internazionale dell’Energia Atomica. ll presidente degli
Stati Uniti, Donald Trump, ha informato nella sua
piattaforma Truth Social che gli aerei del suo paese hanno
completato con successo gli attacchi a tre installazioni
nucleari iraniane. In accordo con il comunicato di Trump,
sono state attaccate le centrali nucleari di Fordow, Natanz
e Isfahán. Il mandatario statunitense ha scritto che “tutti
gli aerei si trovano ora fuori dallo spazio aereo iraniano”
e che “è stata lanciata una carica completa di bombe
sull’installazione principale, Fordow”. “Tutti gli aerei
tornano sani e salvi a casa. Felicitazioni ai nostri grandi
guerrieri statunitensi. Nessun altro esercito del mondo
avrebbe potuto fare questo. ORA È L’ORA DELLA PACE! Grazie
per l’attenzione a questo tema ha detto Trump, su un’azione
che potrebbe scatenare imprevedibili conseguenze.
GLI USA ENTRANO
IN CONFLITTO ISRAELE-IRANE
Nella stessa piattaforma in Internet, il governante ha
indicato che pronuncerà un discorso a livello nazionale alle
22.00 ora dell’Est. Il Presidente è giunto in elicottero nel
pomeriggio di sabato 21 alla Casa Bianca per una riunione
con il Consiglio di Sicurezza Nazionale, nella Sala delle
Crisi. Gli attacchi sono una decisione pericolosa per gli
Stati Uniti, perché l’Iran ha già avvertito che risponderà
in conseguenza se Washington si unirà alla campagna
d’aggressione israeliana. L’azione statunitense contro
l’Iran è avvenuta dopo due soli giorni da quando la mansione
esecutiva aveva dato a conoscere – e lo stesso Trump- che
avrebbe deciso se intervenire nel conflitto nelle prossime
due settimane per aprire uno spazio di negoziati. Lo scorso
13 giugno, senza preavviso, Israele ha iniziato i suoi
attacchi contro l’Iran, alle installazioni nucleari e come
risultato degli attacchi ha assassinato alti capi militari e
scienziati della Repubblica Islamica. Da allora le ostilità
e lo scambio di fuoco hanno scalato, dopo la risposta
dell’Iran. Il presidente statunitense ha alzato il tono
della sua retorica contro l’Iran in questa settimana,
soprattutto contro il leader supremo, ayatollah Ali Jamenei,
e ha detto che è “un bersaglio facile” che sa dove sta il
suo bunker, ma che “per ora” non pensava d’eliminarlo. Trump
insiste che non può permettere che l’Iran sviluppi un’arma
nucleare e si attribuisce il diritto d’esigere che Teheran
non potrà arricchire uranio come parte di nessun accordo.
Inoltre, contraddicendo le stesse conclusioni della sua
comunità d’intelligenza, ha affermato che l’Iran poteva
contare in poche settimane con un’arma nucleare. Alcuni dei
più fedeli membri della sua base, come la rappresentante
Marjorie Taylor Greene (repubblicana per la Georgia), e il
suo stratega Steve Bannon, avevano avvertito che una
partecipazione degli USA in un conflitto straniero non si
sarebbe allineata con la piattaforma di Trump: «PER PRIMA
L’AMERICA». Trump aveva promesso di mantenere gli Stati
Uniti al di fuori di guerre costose. Vari media hanno
coinciso che la Forza Aerea degli Stati Uniti ha già
cominciato a mobilitare verso il Pacifico i suoi bombardieri
B-2. Il conflitto Israele-Iran è entrato nella sua seconda
settimana con la minaccia che la guerra si possa estendere
in una complessa regione nella quale è in corso il genocidio
dello stesso regime sionista Israeliano contro Gaza.
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LE FORZE DI SINISTRA E
PROGRESSISTE DEBBONO
UNIRSI PER SALVARE
L’UMANITÀ
DA UNA CONFLAGRAZIONE NUCLEARE
Il
Partito Comunista di Cuba condanna, nei termini più energici, i brutali
bombardamenti perpetrati dal Governo degli Stati Uniti contro le
installazioni nucleari iraniane di Fordow, Natanz e Isfahán. Queste azioni
criminali, contrarie al Diritto Internazionale e ai propositi e i principi
della Carta delle Nazioni Unite costituiscono una grave minaccia globale, le
cui conseguenze per l’ umanità potrebbero essere imprevedibili. In questi
momento cruciali, dal Partito Comunista di Cuba reiteriamo la piena
solidarietà con il popolo e il Governo della Repubblica Islamica dell’Iran
che, come Stato ha il diritto alla libera determinazione e allo sviluppo. Il
Partito Comunista di Cuba, storico difensore della pace, richiama i partiti,
i movimenti sociali e le forze politiche di sinistra e progressiste a
mobilitarci nella denuncia di queste illegali azioni commesse dal governo
fascista statunitense, che contrastano gli sforzi di una soluzione negoziata
del conflitto in Medio Oriente, e confermano il loro pieno appoggio alle
pretese genocida di Israele nella regione. I fatti sono eloquenti e hanno
dimostrato quanto può andare lontano l’impero yanquee per imporre le sue
politiche espansioniste e di dominio, ponendo in pericolo il futuro
dell’umanità. È irrimandabile unirci per salvare i nostri popoli da una
conflagrazione nucleare.
PRESIDENTE DI CUBA HA
CONDANNATO L’ATTACCO
ISRAELIANO ALL’IRAN
Il Primo
Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba e Presidente
della Repubblica, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, ha condannato energicamente
l’aggressione perpetrata da Israele contro l’Iran e ha allarmato sulle
imprevedibili conseguenze di questi fatti. Il mandatario ha scritto nel suo
account della rete sociale X: «Condanniamo nei termini più energici gli
attacchi perpetrati da Israele contro la Repubblica Islamica dell’Iran».
Inoltre ha sottolineato che queste azioni «elevano la tensione in Medio
Oriente in maniera irresponsabile e mettono in pericolo la pace e la
sicurezza internazionale e regionale, con conseguenza imprevedibili». L’
Esercito israeliano, riferiscono le informazioni, ha attaccato venerdì 13,
senza una precedente dichiarazione di guerra, diverse zone dell’Iran con
l’obiettivo dichiarato di distruggere il programma nuclearre di questo
paese. Le Forze di Difesa d’Israele (FDI) hanno annunciato l’inizio
dell’operazione «Leone Ascendente», e il primo ministro israeliano, Benjamin
Netanyahu, ha affermato che la campagna continuerà per molti giorni contro
questi centri e per degradare la capacità militare di questa nazione
musulmana. In reiterate occasioni, le autorità civili e militari dell’Iran
hanno allertato che rispenderebbero con totale fermezza a qualsiasi
aggressione israeliana o statunitense, per cui è scontata la dura reazione
di Teheran. Le prime notizie hanno riportato che l’incursione iniziale ha
avuto come obiettivo installazioni nucleari, depositi di armi, batterie di
difesa antiaerea e complessi militari. Dopo l’inizio dell’offensiva aerea in
almeno cinque ondate, le FDI hanno chiamato alle armi migliaia di
riservisti.
CONVOCATO IL X PLENUM DEL
COMITATO CENTRALE DEL PCC
L’organismo superiore di direzione del Partito tra Congressi, nel mezzo del
complesso scenario che affronta il paese, convoca al suo X Plenum, nei
giorni 4 e 5 luglio, nei quali si analizzeranno temi vitali dell’economia e
della società cubana che riguardano direttamente la popolazione . Il
compimento del Programma di Governo per correggere distorsioni e dare un
impulso all’economia, e il piano per la stabilizzazione del Sistema Elettro
Energetico Nazionale, stanno tra i temi di maggiore importanza da dibattere.
La valutazione della strategia di politica dei quadri approvata nel 8º
Congresso, forma parte dell’agenda, così come la proposta per il programma
commemorativo per il centenario del natalizio del Comandante in Capo Fidel
Castro Ruz. Nella riunione, il Burò Politico renderà conto del suo lavoro e
delle principali decisioni prese in questa tappa, metodo indispensabile nei
momenti attuali. Sarà l’occasione propizia per approvare la convocazione al
9º Congresso del Partito.
IL 14 GIUGNO
ERNESTO GUEVARA DE LA SERNA
COMPIREBBE
97 ANNI
di Arlin Alberty Loforte
Sono
tempi di rivolgerci al Che, all’uomo nuovo che andò oltre gli schemi del
concetto per porre carne e spirito a quello che molti chiamarono utopia. Ci
si deve rivolgere al Che di fronte al risorgere del neo fascismo, delle
profonde disuguaglianze e il disprezzo della vita, quando l’orrore si
tergiversa a favore del genocida e il bambino palestinese- al quale rubano
la speranza- è colpevole della sua sorte. Chiamiamo Ernesto davanti alla
menzogna della normalità dell’odio e l’aspirazione di truccare il
colonialismo e l’imperialismo – del quale non ci si può fidare neanche un
pochimo così – come l’opzione di un sogno. Nè santo nè dio, l’uomo nato a
Rosario, che percorse l’America Latina e seppe dei suoi dolori, che giunse a
Cuba nel Granma e fece storia nell’Isola ribelle, che partì per l’Africa -
perchè altre terre del mondo reclamano il concorso dei miei modesti sforzi -
e cadde nelle mani dell’odio a La Higuera, si elevò alla statura dei grandi
che l’asciano solo il loro esempio come eredità. Il Che rinasce eroe
nell’amore per il simile, nella costanza dell’idea giusta e nella militanza
rivoluzionaria. Solo con la sua vita il Guerrigliero è diventato storia.
L’uomo eroe, l’uomo nuovo, il cittadino del mondo migliore che è possibile,
quello dal bel nome, Ernesto, rinasce ogni 14 giugno, para continuare ad
essere l’incubo dei codardi.
IL GIOCO D'AZZARDO A CUBA
L’iconografia di una Cuba prima della rivoluzione si basa su di una specie
di Eden del piacere dominato dalla mafia e tacitamente approvato dal
presidente Fulgencio Batista. Nei più sfarzosi hotel dell’Avana non era raro
incontrare elementi come Lucky Luciano o Meyer Lansky che trasformarono la
capitale cubana in un porto franco dell’illegalità dove tutto era
consentito. Dal gioco d’azzardo alla prostituzione, ogni cosa era condita
dalla corruzione di un potere politico alquanto disponibile quanto capace di
approfittare di facili compensi. L’immagine di una Cuba felice tra ballerine
e mambo suonati da abili orchestre, si scontrava con il quotidiano di
milioni di poveri cubani che dovevano arrabattarsi solo per avere di che
sopravvivere. Si può dire a posteriori che la dissolutezza a Cuba era
originata dalla criminalità e dal potere politico, ovviamente tutelato da
forze militari appositamente addestrate, che avevano trovato un denominatore
comune. Ovvio che anche al di fuori dai patrii confini, la nomea che a Cuba
ci si poteva divertire senza alcun limite, provocava una forte domanda
turistica e non solo provenienti dai vicini Stati Uniti. Al giorno d’oggi,
trascorsi diversi decenni dal trionfo dei barbudos che rovesciarono il
regime del dittatore Batista e l’impostazione di un socialismo tropicale,
L’Avana e altre storiche città, hanno riacquistato quella dignità che nega
qualsiasi virtuale contatto con quella che era la Cuba ante rivoluzione
anche se, dal tessuto urbano – profondamente restaurato – alle vecchie
automobili americane che ancora miracolosamente si muovono per l’isola, sono
testimoni di un tempo oramai passato. Per chi volesse assaporare l’epoca
d’oro del gioco d’azzardo, al giorno d’oggi esistono altri sistemi che
possono essere sfruttati da qualsiasi device connesso ad Internet attraverso
il quale entrare in diretto contatto con la fortuna. È sufficiente andare
sul sito
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per tentare
la sorte con tanti divertenti e coinvolgenti giochi d’azzardo come se foste
davanti ad un tavolo verde attenti a sviluppare il vostro gioco.
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NEWS DA CUBA
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El rincón de la poesía
Siamo entusiasti di
aprire una nuova collaborazione che speriamo sia ben accolta da tutti i
nostri visitatori. Diamo il benvenuto a
Yuleisy Cruz Lezcano
poetessa, scrittrice e professionista della salute originaria di Cuba.
Laureata in Scienze Biologiche e successivamente in Scienze
Infermieristiche e Ostetriche presso l’Università di Bologna, ha unito
la formazione scientifica a una profonda vocazione umanistica.
Attualmente frequenta un master universitario di secondo livello in
Gestione della violenza in ambito sociale, sanitario ed educativo,
tema su cui è attivamente impegnata anche attraverso un progetto
educativo itinerante che promuove la sensibilizzazione contro la
violenza sulle donne.[segui...]
LA PRODEZZA
D’ONORARE IL LIBRO
di Madeleine
Sautié
Juan
Rodríguez Cabrera, presidente dell’Istituto Cubano del Libro (ICL), ha
considerato come un merito il fatto che non ha chiuso nemmeno una delle 196
editoriali del sistema, nella dificile circostanza che vive il mondo e in
particolare il nostro paese, che soffre per un blocco economico, commerciale e
finanziario imposto dagli Stati Uniti da più di 60 anni e indurito più che mai
in questi tempi. Rodríguez Cabrera, in una conferenza stampa realizzata nel
Centro Internazionale della Stampa, ha segnalato il ruolo del ICL come ente che
traccia il cammino metodologico di queste entità ed ha assicurato che tutte
lavorano arduamente in funzione delle differenti azioni letterarie che avvengono
durante tutto l’anno, in tutta l’Isola, e specialmente della 34ª Fiera
Internazionale del Libro, che gode già diun’asepttativa internazionale perhcè
sarà dedicta al principale promotore delalettura il Comandante in Capo Fidel
Castro Ruz, nel suo centenario. Il dirigente ha riferito a proposito della
situazione reale per comprare materiali in funzione del libro fisico che i
prezzi sono cresciuti notevolmente. «Una tonnellata di carta bond costava 600
dollari e oggi non si può portarla a Cuba per meno di 1500, ha spiegato, e una
tonnellata di carta per gazzetta che si comprava a 4oo dollari, come media,
prima della Covid, oggi a Cuba costa 900 dollari, tutto questo senza il prezzo
del trasporto. In queste condizioni Cuba ha realizzato la sua 33ª Feria
Internazionale, che è giunta in tutte le province con la presenza di più di due
milioni di persone, nella quale è stato rotto il record di partecipazione di 60
paesi», ha precisato. «Gli amici stranieri vedono come una prodezza il
principale evento letterario e sarà davvero una prodezza quello che ci aspetta,
ha detto. Credo che sia difficile per un amico di Cuba resistere alla tentazione
d’accompagnarci nella Fiera che si dedica al Comandante in Capo», ha sostenuto e
ha lamentato che personalità del mondo editoriale degli Stati Uniti che l’hanno
già visitata, sono bloccate anche loro e non possono condividere la loro cultura
con Cuba, un paese solidale, un paese che non si blocca.
DI NUOVO IL VETO ALLA VITA
di Elson Concepción Pérez
Era
mercoledì 4 giugno a Gaza. La furia giunse rapida quando l’aviazione sionista
cominciò il bombardamento contro coloro -bambini in maggioranza- che aspettavano
l’arrivo di qualche alimento - se Israele non lo impediva- per una popolazione
che muore di fame o di mitraglia. In questo giorno sono morti 27 palestinesi e
sono stati feriti più di 90. Le immagini del genocidio percorrono il mondo e
anche quelle dell’inerzia e dell’indifferenza. Mentre, nella grande vetrina di
Nuova York, in un edificio che deve ospitare la pace e il diritto alla vita, lì
dove radicano la ONU e il suo Consiglio di Sicurezza, i rappresentanti di 14
paesi cercano di salvare la credibilità dell’organismo. Ancora una volta hanno
alzato la mano e votato un progetto di risoluzione per –come sia- ottenere un
cessate il fuoco a Gaza. Ma una sola mano alzata ha distrutto la nobile
aspirazione. È stato il veto dell’anfitrione, gli Stati Uniti, i cui governi
sono stati e sono impegnati con il sionismo israeliano, ossia con il genocidio
contro la popolazione palestinese. Sono state già otto, dieci, 12 o più, le
volte in cui il Consiglio di Sicurezza della ONU, questo ente dal quale si spera
tanto e tanto poco si ottiene, si è riunito per chiedere almeno un cessate il
fuoco in Gaza, e non lo ha ottenuto. Come molte altre volte, con un governo
“democratico” o repubblicano nella Casa Bianca, il veto statunitense ha
eliminato ogni possibilità di tregua e ha provocato che altre decine, centinaia
o migliaia di palestinesi - bambini in maggioranza- divengano vittime del
genocidio israeliano. In questa opportunità non poteva essere differente e il
veto è stato imposto in una sala sottomessa nell’impotenza da un meccanismo che
chiede riforme gridando. Si è ripetuta la farsa statunitense nell’organismo
«incaricato della pace». Ancora una volta l’amministrazione Trump, la stessa il
cui magnate presidente ha osato proporre l’espulsione di tutti i palestinesi
dalle loro terre per costruire un Riviera turistica sulle fondamenta di sangue
palestinese, di centinaia di cadaveri ancora sepolti da quella mole di
distruzione e di morte. Il Segretario di Stato degli USA, Marco Rubio, «attratto
da succosi mucchi di dollari pro Israele, continua ad appoggiare il genocidio in
Gaza e celebra orgoglioso l’isolamento del suo governo per il veto al cessate il
fuoco immediato, senza condizioni, permanente, nella Striscia di Gaza, così come
ha denunciato in X il membro del Burò Politico e ministro delle Relazioni Estere
di Cuba, Bruno Rodríguez Parrilla. Non è casuale che dietro il veto alla vita
dei palestinesi, l’ambasciatore di Israele nella ONU, Danny Danon, ha scritto
nelle sue reti sociali: «Ringrazio gli Stati Uniti che hanno dimostrato
chiarezza morale e guida nel Consiglio di Sicurezza della ONU, votando la
risoluzione unilaterale (14 voti a favore) contro Israele». Cosa ci si può
aspettare dai governi statunitensi se si sommano già più di 50.000 palestinesi
morti per il massacro israeliano in convivenza con gli USA!
UN DIPINTO NEL
CUORE DEL GEOPARCO VIÑALES
di Susana Antón Rodríguez
Alcune
settimane fa Cuba ha approvato la proposta della candidatura del Geoparco
Viñales come Geoparco Mondiale della Unesco, «un’area geografica unica e
unificata, dove luoghi e paesaggi di significato geologico nazionale sono
maneggiati con un concetto integratore di protezione, educazione e sviluppo
sostenibile». In questo ambiente spicca il Murale della Preistoria, un’opera artistica
monumentale che fonde storia, arte e natura. In accordo con Carlos Torres, una
delle guide del luogo, questa rappresentazione artistica, plasmata direttamente
sulla roccia calcarea di uno degli imponenti mogotes caratteristici della
regione, non è solo un’attrazione per tiuristi ma anche una testimonianza visiva
dell’evoluzione geologica e biologica dell’occidente cubano. L’idea di
realizzare quest’opera nacque nel 1959, quando il Comandante in capo Fidel
Castro Ruz, accompagnato dal noto scienziato Antonio Núñez Jiménez, conversando
sui fossili trovati nella regione e l’origine
sedimentaria dei mogotes, concepirono di realizzare con un dipinto questa ricca
preistoria. L’incarico di creare questa immagine venne affidato al pittore
Leovigildo González Murillo, che lavorò accompagnato da contadini locali assunti
per il lavoro. L’esecuzione del murale contò un periodo di quattro anni e come
curiosità tecnica, l’opera è composta interamente da linee orizzontali molto
strette, realizzate con piccoli pennelli. Questa tecnica specifica permette che,
indipendentemente dall’angolo dal quale si osserva il dipinto la superficie
sembra piana e le figure non si distorcono. Il murale, che misura 160 metri di
larghezza e 120 d’altezza narra la storia evolutiva della regione, da sinistra a
destra, cominciando con la rappresentazione del periodo Devonico al Cretaceo
superiore, includendo fossili come gli ammoniti e i Plesiosauri, e termina con
la rappresentazione dei primi abitanti dell’occidente cubano. Mantenere un’opera
di questa grandezza su una parete naturale richiede uno sforzo costante, per il
quale è stata creata un brigata che si dedica al restauro permanente del murale,
con colori a base d’acqua e questo aiuta a far sì che il sole non si rifletta
troppo e assicura l’adesione del colore alla roccia calcarea. Condividendo lo
spazio nella valle delle Dos Hermanas s’incontra il Campeggio che porta questo
nome, inaugurato da Fidel negli anni ’80 del secolo scorso, che completa
l’offerta del luogo del Murale, esibendo materiali fossili incontrati in
differenti momenti, e altri murali interni relazionati. Il Murale della
Preistoria viene considerato un luogo meraviglioso e
la sua visita è molto valutata. Offre ai visitatori una miscela unica di
conoscenza scientifica, espressione artistica e bellezza naturale nel contesto
storico degli inizi della Rivoluzione Cubana. Più che un semplice dipinto
costituisce yna monumentale rappresentazione artistica sulla parte di un mogote
che vuole far conoscere la storia dell’evoluzione nell’occidente cubano,
fondendo arte, scienza e storia. La Valle di Viñales, ubicata nella Sierra de
los Órganos, in provincia di Pinar del Río – la più occidentale di Cuba-, fu
approvata nel 1999 come Parco Nazionale e dichiarata nello stesso anno dalla
Unesco Patrimonio Naturale dell’Umanità. Con il Murale ci sono altre attrazioni
come la Caverna dell’Indiano e il Mirador de Los Jazmines.
AMERICA LATINA
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I GIOCHI CHE HANNO AVUTO ORIGINE IN SUD
AMERICA
Il Sud America è una regione nota per le sue
tradizioni e cultura. Le persone che vivono qui
sono tra l’altro gentili, amichevoli e ospitali.
Premesso ciò, va altresì aggiunto che mentre
questo territorio è principalmente conosciuto
per la sua musica, i balli tradizionali e la
cucina straordinaria, le persone che vivono qui
amano anche un'altra attività ossia i giochi da
casinò con alcuni di questi che sono persino
nati in loco.
Il boom dei giochi online in Sud America
Fino a pochi anni fa, gli unici posti in cui
in Sud America e in parte di quella centrale era
possibile divertirti con i giochi di casinò
erano le strutture terrestri. Nel 2015 è
nata una nuova tendenza che va sotto il nome di
casinò online e le popolazioni locali ne sono
state molto attratte. Questi siti infatti
offrono grandi vantaggi rispetto ai casinò
tradizionali in quanto forniscono un'esperienza
di gioco unica. Ci sono tra l’altro molti
giochi di qualità tra cui scegliere, i siti sono
sicuri e accettano numerosi metodi di pagamento. I giochi da casinò sono creati da alcuni dei
fornitori più rinomati al mondo e presentano
decine di elementi che si richiamano propri alla
cultura latino-americana. Questo gioco ha preso piede in tutta Europa,
nonostante, la sua fama, non ha mai potuto
superare quella del blackjack, oggi molto
giocato anche nel nostro paese, grazie agli
operatori legali come
starcasino.it/blackjack,
con...
[segue]
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