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rRIVISTA TELEMATICA MENSILE A CURA DI GIOIA MINUTI

 

 

Il XXXº Anniversario della Brigada Europea di Lavoro a Cuba “José Martí” - XXX anni di amicizia  e solidarietà

La prima Brigada di stranieri venne a Cuba nel 1968  organizzata da Celia Sánchez Manduley

 

di Gioia Minuti e Vando Martinelli

Nel 1973 il primo contingente della Brigada ricevette il nome di Brigada XXº Anniversario, in onore della commemorazione  degli assalti alle caserme Moncada di Santiago di Cuba e Carlos Manuel de Cespédes di Bayamo. L’anno successivo il nome ufficiale e definitivo divenne “Brigada Europea di Lavoro a Cuba José Martí”. Nel 1972 Arnaldo Cambiaghi e Vando Martinelli della direzione nazionale dell’Associazione di Amicizia e Solidarietà con Cuba vennero all’Avana e concordarono coni dirigenti nazionali dell’Istituto Cubano di Amicizia tra i Popoli, ICAP, di organizzare un gruppo di amici soprattutto di giovani di tutta l’Europa, desiderosi di conoscere da vicino la Rivoluzione cubana e di contribuire con un periodo di lavoro volontario.

L’Associazione e l’ICAP affidarono poi a Vando Martinell l’organizzazione generale della Brigada che ebbe la propria sede a Modena per alcuni anni, sino a quando Martinelli cambiò sede per motivi di lavoro, prima in un’altra città e poi definitivamente a Cuba.  La Brigada nacque con l’obiettivo di portare a Cuba amici, soprattutto giovani, per scegliere un periodo di lavoro volontario nei settori dell’edilizia e nell’agricoltura, approfittando del soggiorno per conoscere da vicino e in forma generale il processo rivoluzionario, la realtà della società e per visitare i centri di educazione, sanità, i comitati di difesa rivoluzionaria, le organizzazioni di massa... Il lavoro volontario permetteva di esprimere la solidarietà al popolo cubano e non era davvero simbolico: i primi contingenti lavoravano 44 ore la settimana, 8 ore tutti i giorni e 4 il sabato. La programmazione si faceva due volte la settimana e la domenica si analizzava l’operato delle sotto -brigadas in una sorta di emulazione interna!  Il primo contingente ebbe l’idea di ampliare l’accampamento Julio Antonio Mella che si trova a Los Naranjos, a 60 Km. dalla capitale. Allora l’accampamento era formato da baracche di legno divise tra donne e uomini e accoglieva al massimo 200 persone. Vennero  create migliori  condizioni con costruzioni in muratura e oggi questo accampamento può accogliere 350 persone circa.  Nel 1973 il contingente era formato da amici provenienti da Austria, Belgio, Francia, Germania, Olanda, Repubblica di San Marino, Svizzera   e Italia. Poi giunsero  giovani dalla Gran Bretagna. Gli spagnoli  e i portoghesi viaggiavano in semi clandestinità per via delle dittature presenti nei loro paesi.

Nel settembre del 1973 un volo speciale della Cubana portò a Cuba 190 amici con un enorme striscione che diceva “Non siamo turisti”. Non erano certo contrari al turismo incipiente che iniziava a Cuba, ma volevano sottolineare che non venivano a Cuba solo per divertirsi sulle bellissime spiagge, ma per conoscere meglio la Rivoluzione e offrire la propria solidarietà al popolo cubano con il lavoro volontario.  Quindici  giorni vennero dedicati al lavoro e gli altri quindici a incontri e visite in varie province dell’Isola. Ognuno, ieri come oggi, pagava il proprio viaggio e soggiorno, cercando di giungere nell’Isola con donazioni di medicinali, materiale scolastico o attrezzature varie. Un lato molto importante era - ed è - la possibilità  al rientro nei rispettivi paesi di poter raccontare l’esperienza vissuta, quello che avevano visto e contrastare la campagna di diffamazioni contro Cuba che è sempre stata virulenta, forse non come oggi in Italia e Spagna, ma comunque molto violenta. I componenti delle Brigadas divenivano moltiplicatori di opinioni aiutando – e ancora oggi – determinati settori a comprendere l’esperienza sociale cubana.  Sorsero le Associazioni di Amicizia e Solidarietà con Cuba in molti paesi: Austria, Belgio, Germania, Olanda e a Berlino occidentale come si chiamava allora, fondate quasi sempre da integranti della Birigada José Martí

Il contingente 2003

La Brigada continua ad arrivare e questa volta è stata a Cuba dal 30 agosto al 21 settembre mentre la Brigada nordica viene a Cuba in inverno. Gli obiettivi delle Brigadas non sono mai cambiati e grazie a questi contingenti oggi  giungono  a Cuba migliaia di amiche e amici di ogni fascia sociale, studenti, professionisti, operai, casalinghe, professori, contadini, medici, sacerdoti pensionati, ecc.  tutti impegnati nella battaglia delle idee, contro il blocco economico assurdo e criminale. Difensori della Rivoluzione cubana e delle sue conquiste, del diritto della popolazione dell’Isola di costruire un nuovo modello di vita.  La compagna Africa Grossi, un’umile pensionata, ha creato un piccolo laboratorio di sartoria per confezionare indumenti per un asilo di Santa Clara e per i pazienti di un ospedale della capitale.  Ella venne a Cuba con la José Martí per anni: lavorava scalza ed era un esempio per tutti perchè oltre al suo lavoro si occupava delle pulizie e nell’accampamento ed è una grande amica di Cuba. Il compagno Ricardo Rodríguez vice presidente dell’ICAP ha dichiarato che uno dei fondamentali motori propulsori dell’estensione del movimento di solidarietà e amicizia con Cuba in Europa si è messo in moto a partire dalla creazione della Brigada José Martì e noi ne siamo molto orgogliosi.

Il movimento delle Brigadas di Solidarietà con Cuba

La prima Brigada venne a Cuba nel 1968, nell’accampamento 5 Maggio a Pinar del Río, diretta da Celia Sánchez Manduley che fu la prima grande dirigente che ebbe l’idea di portare a Cuba stranieri, giovani in particolare, per far conoscere loro le esperienze della creazione di una nuova società, in mezzo alla popolazione cubana.  Nel 1969 giunse la Julio Antonio Mella internazionale: c’erano anche i giovani dei paesi  socialisti dell’est europeo. Quella Brigada era stata convocata dalla Federazione Mondiale della Gioventù Democratica e dalla Gioventù Comunista di Cuba e alloggiò nell’accampamento campestre di Aguacate. Partecipò alla costruzione della scuola media in campagna George Dimitrov,(ESBEC)  che funziona molto bene ancora oggi. Quel contingente lavorò anche alla costruzione dell’accampamento Julio Antonio Mella e del policlinico di Bauta e nel villaggio Los Naranjos.  Nel 1970 venne  a Cuba dagli Stati Uniti il primo contingente della Brigada Venceremos che lavorò nell’edilizia e nell’agricoltura portando solidarietà in forte contrasto con la politica del governo del loro paese.

Nell’inverno del 1970 giunse la Brigada Nordica e nel 1973 la José Martì. Poi vennero a Cuba Brigadas da tutto  il mondo: quella del Perù, la Latino Americana, la Che Guevara dal Canadà, quella di Portorico, la Croce del Sud dall’Australia e Oceania, quella del Sud Africa, una dell’Africa del Nord.  Esistono Brigadas organizzate direttamente in regioni di pesi stranieri come la Giovanni Ardizzone della Lombardia, in Italia, gemellata con la provincia di Las Tunas e seguita dalla ICAP regionale.  Oggi giungono a Cuba Brigadas da ogni parte del mondo ed è molto importante questo movimento di grande solidarietà in un momento di grave pericolo, per l’aggressività dell’impero non solo contro Cuba ma contro tutto il pianeta.