SPC: Come ti è venuta l'idea di ambientare una storia a 
        Cuba?
        
        Dalla copertina di un 
        libro che stava in un cesto di volumi scontati di un Autogrill 
        sull’autostrada del Brennero, in occasione di una vacanza in montagna. 
        L’ho visto, mi è piaciuta la copertina che ritraeva una tipica via de 
        L’Avana e l’ho comperato, era l’inizio della vacanza, e per tutto  il 
        resto della settimana non ho pensato ad altro. Devo però confessare che 
        ho sempre avuto un debole per i paesi latini del Centro-America, il 
        Messico, Cuba, il Nicaragua…
        
        
        SPC: Quanto conosci l'isola 
        
        A dire la verità, non 
        ci sono mai stato, forse è per questo che m’ispirano così tanto le sue 
        atmosfere.
        
         
        
        SPC: Come sei riuscito ad impadronirti di una 
        documentazione storica così precisa entro la quale si sviluppa la 
        storia?
        
        Libri, film, ma 
        soprattutto internet, sia a livello iconografico che per quanto riguarda 
        la documentazione storica vera e propria, devo dire che il web in questo 
        è stato una vera miniera di informazioni e curiosità, si è dimostrato 
        indispensabile.
        
         
        
        SPC: Cosa rappresenta, nel tuo immaginario, l'isla del 
        caimano?
        
        Adesso diventa più 
        difficile rispondere, perché per scrivere la mia storia ho letto la 
        storia dell’isola e degli uomini che gli hanno dato l’indipendenza e il 
        tutto è diventato una miscela indistinguibile. Ma in partenza credo 
        siano state le sue atmosfere esotiche, il lento incedere del tempo dei 
        popoli latini, quel lento decadimento che invade i loro paesaggi, i 
        volti della gente, le linee dei visi che vengono da lontano, il caldo, 
        il sole, la sua rivoluzione.
        
         
        
        SPC: Pensi che andando per la prima volta, potresti 
        rimanerne deluso?
        
        Non credo, mi sono 
        fatto l’idea di com’era una volta e ho avuto modo di vedere com’è 
        adesso, non penso che avrei grandi sorprese, però per carità, tutto può 
        essere. Tuttavia mi piacerebbe che non fosse la solita visita con 
        itinerari preconfezionati da agenzie di viaggi, magari accompagnato da 
        un cubano che mi aiutasse a capire, a vedere non i soliti paesaggi da 
        cartolina turistica ma i luoghi significativi che mi facessero capire lo 
        “spirito” dell’isola, i luoghi della sua storia. Dovrò pianificarla per 
        bene ed ho bisogno di qualcuno che mi aiuti a farlo.
        
         
        
        SPC: Ed hai voglia di conoscere quei luoghi, finora per te 
        virtuali, dove hai deciso la location del fumetto?
        
        Mi piace anche l’idea 
        di vedere come la mia fantasia li abbia trasfigurati immaginandoli, e 
        quanta rispondenza ci sia in tutto questo. 
        
         
        
        SPC: Leggendo il primo volume, edito al momento solo in 
        Francia (quì andrebbe specificato 
        come comunque poter acquistare il libro), il lettore si 
        attende di conoscere gli sviluppi della trama. Puoi anticipare qualcosa 
        oppure è top secret?
        
        La trama non è tanto 
        top secret quanto complessa per il numero dei personaggi che la animano, 
        ognuno con la sua storia che si intreccia con quella degli altri 
        diventando tra essi indispensabili, per dargli un senso dovrei 
        raccontarla per intero, senza contare che degli ultimi episodi ho delle 
        tracce che anche se non sono vaghe, sono ancora tutte modificabili, per 
        cui non mi sembra il caso.
         
        
        
        SPC: Pensi che la tua storia possa essere compresa anche dai cubani?
        
        Penso proprio di sì, 
        non ne vedrei il motivo contrario, magari saranno meno entusiasti di 
        come ho raffigurato l’isola, conoscendone le mille sfumature o i segreti 
        a me preclusi, ma per il resto direi che una bella soddisfazione sarebbe 
        proprio quella di vederla pubblicare anche a Cuba, perchè no?
        
         
        
        SPC: Hai proposte per la pubblicazione nell'immediato 
        futuro del tuo primo volume in italiano?
        
        Sì, spero che sia 
        Mauro Paganelli (Il Grifo Editore, Edizioni Di), l’editore che ha 
        pubblicato anche il mio precedente albo “Moonlight Blues”, ma le 
        tempistiche di diffusione saranno intorno ai sei mesi, più o meno, credo 
        che la prima occasione in cui si potrà acquistare e leggere l’albo in 
        italiano sia alla manifestazione Lucca Comics&Games nel prossimo 
        autunno.
        
         
        
        SPC: Cosa possiamo attenderci dal 'miracolo Casini'? 
        
        
        Guarda che anche ai 
        miracoli delle varie Madonne non tutti ci credono, figurati a quelli del 
        sottoscritto…non scherziamo, io sono impegnato quotidianamente, e mi 
        sento per questo anche molto fortunato, a fare ciò che mi piace di più: 
        disegnare e scrivere storie che mi appassionino, e questo è tutto ciò 
        che possono aspettarsi quelli che, con me, condivideranno questi stessi 
        interessi. La mia speranza è che questi lettori siano moltissimi, e 
        questo sì che sarebbe un vero “miracolo”!
        
        
         
        
        STEFANO CASINI
        
         
        
        Nasce a Livorno il 3 
        giugno del 1958, e dopo gli studi tecnici si diploma  all'I.S.I.A(Istituto 
        Superiore per le Industrie Artistiche) Scuola Superiore di Industrial 
        Design ed  in quel periodo, parallelamente agli studi, collabora con 
        l'emittente televisiva TT1- RETEQUATTRO in qualità di grafico e 
        copywriter nella realizzazione di spot pubblicitari.
        
            Negli stessi anni 
        partecipa come finalista alle prime due edizioni della "Rassegna del 
        Fumetto e del Fantastico" di Prato e pubblica la sua prima  storia sulla 
        fanzine Hidrogeno. Nel frattempo     incontra  Marcello Toninelli 
        che gli offre l'opportunità di esordire professionalmente nell'editoria 
        con due storie della serie"I ragazzi di Stoner" per il periodico
        Adamo dell'Editoriale Corno.
        
            Ma la sua vita 
        professionale inizialmente prende sentieri diversi da quelli del 
        fumetto, ed infatti per alcuni anni, dopo essersi trasferito a Milano, 
        inizia a lavorare come designer per alcuni studi stilistici di moda, 
        tuttavia non trascura la sua passione per l’industrial design, è dello 
        stesso periodo infatti la breve collaborazione con Lisolachenoncè, 
        azienda fiorentina di oggettistica per la quale  disegna alcuni 
        complementi di arredo. In quegli anni però, trova  anche il tempo per 
        fondare col Toninelli e Di Pietrantonio  le Edizioni 50 dando vita a 
        Prova d’Autore, una rivista di fumetti che al momento dell’uscita in 
        edicola diventerà Foxtrot, per questa testata disegna varie 
        storie libere e due serie: “La mummia rossa” e   “I guanti 
        neri”. Più tardi sullo stesso giornale che nel frattempo si è 
        trasformato in Fumo di China realizza i racconti “Sciftà” 
        e “Hard Haze”.
        
            Successivamente frequenta il CESMA (Centro Esperienze e 
        Studi di Management)  corso  di marketing e pubblicità, e sempre 
        nel medesimo periodo inizia a lavorare come  junior-account per 
        l’agenzia pubblicitaria Franzosi &Partners, ma la collaborazione con 
        l’agenzia è di breve durata, infatti una grossa multinazionale americana 
        lo seleziona come design-coordinator per i suoi prodotti 
        automobilistici, attività che lo terrà impegnato per alcuni anni. 
        
        
             Il fumetto lo 
        rivedrà protagonista poco dopo con una storia che apparirà su “Il 
        Gionalino” delle Edizioni Paoline, grazie a Gino D’Antonio, uno dei 
        più grandi autori italiani di fumetti, che allora era il coordinatore  
        della testata cattolica. 
        
              Ma la 
        consacrazione definitiva avviene  con  l'entrata, sin dalle prime 
        storie, nel team dei disegnatori di Nathan Never, fortunato 
        personaggio di fantascienza della Sergio Bonelli Editore. Di questo 
        personaggio disegna 21 albi regolari e due speciali ed un albo gigante.
        
            Negli ultimi mesi 
        ha iniziato una collaborazione con la redazione di Dampyr, un 
        nuovo personaggio della Sergio Bonelli Editore, realizzandone per adesso 
        un episodio.
        
            Dedicatosi  
        definitivamente al fumetto ha realizzato  inoltre anche una storia su  
        testi suoi, dal titolo "Maschere senza luce" per le edizioni 
        Comics & Dintorni, e su testi di Michele Medda il racconto horror "Digitus 
        Dei" per la casa editrice Magic Press.  
        
         Per il mercato 
        internazionale ha pubblicato il volume: “Il Demone nell’Anima” 
        con Alessandro Editore per l’Italia, Editions USA per la Francia e sulla 
        rivista americana “Heavy Metal”.
        
            Alla fine del 2000 
        insieme ad altri soci fonda a Firenze la Scuola Nemo NT, scuola di fumetto e cinema d’animazione, con orientamento alle nuove 
        tecnologie digitali.
        
             Nel mese di 
        Febbraio del 2001 si è svolta una sua  importante mostra monografica nel 
        castello cinquecentesco di Fontanellato (Parma), degli oltre cento tra 
        disegni ed illustrazioni, molti sono stati documentati all’interno del 
        catalogo dal titolo “Fotogrammi di China” edito dalla neonata 
        casa editrice Peter Pen.
        
             Nello stesso 
        periodo per Alessandro Editore è uscito in fumetteria ed in libreria il 
        volume: “Il Buio alle Spalle”, che è stato pubblicato anche in 
        Francia, Germania, Grecia, Portogallo, Olanda, e Stati Uniti.
        
             Nell’estate 
        dell’anno successivo ha realizzato per il Comune di Firenze 
        l’illustrazione rappresentativa di Firenze Estate, la rassegna di 
        manifestazioni che anima l’intera stagione culturale fiorentina composta 
        tanto di spettacoli teatrali quanto di concerti musicali.
        
             In occasione di 
        Lucca 2002 per i tipi della Peter Press è uscito il secondo episodio (il 
        primo di due) di una nuova storia di “Digitus Dei” sempre su 
        testi di Michele Medda, che è stata completata l’anno successivo con 
        l’uscita del secondo fascicolo dal titolo “I Demoni hanno Fame”.
        
        
            Collabora anche 
        con Zanichelli Editore per la realizzazione di illustrazioni per libri 
        di testo per le scuole come: “Way Points” terzo volume per lo 
        studio della lingua inglese nelle scuole medie e il volume “Spotlight 
        on You” per le classi superiori.
        
            Nel 2005 pubblica 
        in Francia, Belgio e Svizzera ed Italia l’albo “Moonlight Blues” 
        e comincia a collaborare con la casda editrice francese Mosquito 
        Editions e l’italiana Grifo Edizioni.       
        
            Quest’anno è 
        uscito in Francia, Belgio e Svizzera la sua ultima fatica come autore, 
        l’albo dal titolo  Cuba 1957 il primo dei quattro previsti 
        della serie “Hasta 
        la Victoria!” sempre con Mosquito Editions, albo che è stato presentato in occasione 
        di Angouleme 2006 e che dovrebbe uscire in Italia nella prossima 
        manifestazione di Lucca Comics&Games del Novembre dello stesso anno, per 
        i tipi de le Edizioni Di.
        
        
        
        www.scuolanemo.com
        
        
        
        www.stefanocasini.it