CULTURA CUBANA

La XX Fiera Internazionale del Libro, Cuba 2011


 


 

 

 

Più di 500 spazi culturali solo nella capitale

 

La XX Feria Internazionale del Libro Cuba 2011 si svolgerà fino al 20 febbraio a L’Avana e sino al 6 di marzo nelle altre province dell’Isola, con lo slogan Leggere è crescere.

In questa occasione la Fiera rende omaggio al Bicentenario della Prima Indipendenza dell’ America Latina, ai 200 Anni di Rivoluzione Messicana e alla Prima Dichiarazione dell’abolizione della schiavitù.

La Fortezza dei San Carlos de la Cabaña è il principale recinto fieristico; il  Pabellón Cuba ed altre istituzioni sono le sedi secondarie.

In questa occasione questo importante  evento culturale ha come paese invitato il Paraguay ed è dedicato agli autori Jaime Sarusky, Premio Nazionale di Letteratura 2004, e Fernando Martínez Heredia, Premio Nazionale di Scienze Sociali 2006.

La scorsa edizione  realizzata nel febbraio del 2010,  ha confermato la Fiera come l’evento culturale di maggior partecipazione nell’Isola, per la partecipazione di più di due milioni di persone che hanno acquistato 900.000 volumi.

Nei suoi 10 giorni di attività nella capitale, la Fiera del Libro comprende circa 500 spazi  di colloqui,  omaggi, tavole rotonde, conferenze, letture, premiazioni e presentazioni di libri.

 

Il popolo legge

di Pedro de la Hoz

 

A cinquant’anni dalla positiva Campagna  d’Alfabetizzazione, l’avidità per  la lettura, apprezzabile nell’interesse che suscita in tutto il paese la Fiera Internazionale del Libro, si evidenzia come uno dei frutti meravigliosi di quelle gesta culturali.

Zuleica Romay, presidentessa dell’Istituto Cubano del Libro, lo ha detto inaugurando ufficialmente nel tardo pomeriggio di giovedì 10  la ventesima versione di una festa che coniuga conoscenza piacere e intelligenza.

Durante la cerimonia, alla qual ha partecipato Esteban Lazo, membro del Burò Politico del Partito e vicepresidente del Consiglio di Stato, si è reso omaggio al narratore e giornalista  Jaime Sarusky ed al sociologo Fernando Martínez Heredia, autori ai quali è dedicata questa Fiera, ed alle commemorazioni bicentenarie dell’indipendenza dei  paesi dell’America Latina e dei Caraibi.

In nome delle culture dei popoli dell’Alleanza Bolivariana dei Popoli di Nuestra América, ai quali ugualmente è dedicata la Fiera,  la ministra di Cultura dell’Ecuador, Erika Silva, ha ringraziato per il gesto degli organizzatori cubani ed ha sottolineato che l’ALBA è un risposta alla globalizzazione neoliberale ed un riflesso dell’ansia di cambio dei più vasti settori popolari che promuovono nuovi modelli di vita basati nella sovranità la giustizia e la solidarietà.

A continuazione Sarusky e Martínez Heredia hanno offerto testimonianze  sul loro impegno con la cultura e la Patria.

L’autore di Rebelión en la octava casa, ha paragonato  l’aridità predominante nell’ambito editoriale negli anni precedenti il trionfo della Rivoluzione, nel gennaio del 1959, con i successi dell’ultimo mezzo secolo, evidenti nell’esistenza di un lettore e nell’arricchimento delle idee, mentre Martínez Heredia ha riaffermato la sua convinzione che solo il socialismo può emancipare l’essere umano. È seguito uno spettacolo con il Coro Nazionale di Cuba,diretto da Digna Guerra;  l’orchestra Sonatas Habaneras,  diretta da Jesús Ortega, e quella da Camera de L’Avana, più il cantautore Eduardo Sosa.

servizio fotografico
Hector Planes
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