CULTURA CUBANA


LA BATTAGLIA DELLE IDEE DEI NOMADI


 

     

Musica, amore, amicizia e solidarietà di un gruppo speciale

di Gioia Minuti

 I Nomadi sono un gruppo musicale presente sugli scenari italiani, e non solo da molti anni, più di trenta, che non ha mai perso il suo pubblico iniziale, cioè la generazione del sessantotto, ma anzi ha  sempre conquistato nuovi fans tra giovani e giovanissimi, a ragione.

I Nomadi non sono un gruppo musicale qualunque, di quelli che nascono, cantano un paio di canzoni orecchiabili e poi scompaiono nel nulla o magari restano anche sull’onda ma non “toccano i cuori”: al contrario, la loro presenza musicale nella storia della canzonistica e il loro impegno nella solidarietà e cooperazione internazionale, fanno pensare che la Battaglia delle Idee, anche se non la si chiama così, si sta sviluppando in molti modi e in molti paesi e non solo a Cuba.

Nell’isola da cinque anni si sta combattendo la Battaglia delle Idee, portata avanti soprattutto nei settori dell’educazione e dell’arte dai giovani, per la costruzione di un mondo migliore, che è possibile.

I Nomadi sono venuti a Cuba per la quarta volta e per il terzo concerto e forse torneranno anche l’anno prossimo e andranno a suonare a Santiago di cuba nell’estremo orientale.

Se avverrà sarà la prima volta che un gruppo internazionale italiano va a fare un concerto nella capitale dei Carabi.

I Nomadi questa volta sono venuti a Cuba, all’Avana, grazie alla disponibilità della NEOS, una nuova linea aerea italiana che copre le rotte Milano Malpensa, Santiago di cuba, l’Avana ma che dalla metà di dicembre inizierà a volare anche in altri tre aeroporti di Cuba: a Cayo Largo, Varadero e Holguín.

Carlo Stradiotti, amministratore delegato molto giovane e molto preparato di questa compagnia aerea il cui presidente è Lupo Rattazzi, ha partecipato molto simpaticamente a una conferenza stampa che si è svolta poco tempo fa nell’Hotel Nacional dell’Avana – Monumento nazionale di Cuba - assieme a Beppe Carletti, portavoce dei Nomadi e Red Ronnie, un grande amico di Cuba che non poteva certo mancare in questa occasione.  

A proposito di Red va detto che tutti i cubani lo conoscono e lo stimano perchè il suo Roxi Bar, da anni, viene trasmesso nella programmazione estiva speciale di Cuba. A Santiago di Cuba dove Red andò alcuni anni fa per i festeggiamenti del 26 Luglio, i santiagheri lo accolsero come una vera stella dello spettacolo...

La NEOS con il suo nuovo aereo, un B767-300 che si chiama Ciudad de la Habana, che al momento del concerto si trovava ancora negli Stati Uniti per una ristrutturazione generale, ha trasportato all’Avana 250 turisti che hanno accompagnato i Nomadi e moltissimi scatoloni pieni di oggetti per i bambini cubani delle scuole elementari.

I Nomadi sono nati nel 1963  e dal 1966 iniziarono a  inserire nelle loro programmazioni  canzoni molto impegnate, come “Dio è morto”, “Canzone per un amica” grandi successi di un’epoca di forti cambiamenti sociali che non sono mai diventi vecchi da allora, assieme al mitico Francesco Guccini. La storia del gruppo è costellata di alti e bassi per via delle vicissitudini della vita che ti prende e ti porta via... in un momento triste e doloroso, con due musicisti morti sembrò, nel 1992, che i Nomadi dovesse sparire dalle scene. Per fortuna di tutti, nel 1993, con dei nuovi componenti il gruppo dei Nomadi festeggiò i suoi brillanti  30 anni di vita.

A Cuba c’è un gruppo musicale che si chiama Moncada, (come la storica caserma assaltata da Fidel Castro e un pugno di giovani coraggiosi, quasi tutti massacrati dopo l’attacco fallito, dagli sbirri del dittatore  Batista), perchè l’Eroina di Cuba Haydée Santamaria, sorella di un Eroe del Moncada Abel, li battezzò così sulla storica scalinata dell’Università dell’Avana pochi anni dopo il trionfo della Rivoluzione.

Anche  il gruppo musicale Moncada ha una traiettoria molto simile a quella dei Nomadi, con alti a bassi ma... come l’araba fenice, fiammate sempre nuove e risplendenti creano per questi musicisti un pubblico sempre fedele. Moncada è compagno e amico dei Nomadi da molti anni ed hanno suonato negli stessi concerti in molteplici occasioni.

I “ragazzi” del Moncada come Jorge, uno dei creatori, dicono che l’Italia è la loro seconda Patria e Vando Martinelli, ovviamente  presente alla conferenza stampa, modenese e cittadino cubano da trentasei anni circa è stato l’autore negli anni settanta di questi gemellaggi musicali che rallegrano tanto i cittadini del mondo.

Nonostante la battaglia, non delle idee, ma della cecità dell’Unione Europea e del governo italiano nei confronti di Cuba, la NEOS e i Nomadi sono sbarcati a Cuba ed hanno portato un carico di matite pennarelli e quaderni  per i bambini delle elementari che hanno poi consegnato personalmente in una scuola del Vedado.  

Il blocco imposto dagli Stati Uniti e recentemente condannato, per la 13º volta dalla comunità internazionale, con 182 voti a favore della Risoluzione Cubana contro il Blocco economico, commerciale e finanziario e 4 soli voti contrari, rende difficile rifornire di tutto  quel che è indispensabile gli alunni le scuole, nonostante gli sforzi immani dello Stato cubano che dedica una fetta del bilancio effettivamente enorme all’educazione...

Beppe Carletti, portavoce e fondatore  dei Nomadi, ha detto: “È commovente vedere come sono contenti questi bambini quando regali loro una matita o un quaderno! Vedere come ti ringraziano per un oggetto che in Italia viene quasi considerato inutile perchè non è firmato!”

Nella conferenza stampa  è stato ricordato l’impatto molto bello con gli  alunni della Scuola Nazionale di musica di Cuba, qualche anno fa. “Sono incredibili, diceva Carletti, “a 13-14 anni hanno un senso del ritmo e della musicalità unici ed eravamo stupefatti; la conoscenza e gli scambi musicali hanno reso possibile la creazione di brani come “Mamma musica” o “Canzone per i desaparecidos”.

L’Isola ha di nuovo accolto questi musicisti molti amati che usano la slogan “No hay mayor riquesa que la vida” con  riquesa scritto con la esse e non la zeta, fatto che renderà le loro magliette pezzi unici e irripetibili.

Al concerto hanno partecipato oltre al gruppo  Moncada, il gruppo Buena Honda e Gerardo Alfonso, un altro grande amico dell’Italia, emblematico a Cuba e musicista integrale.

I Nomadi e Gerardo hanno cantato con tutto il pubblico, migliaia  di persone strette attorno all’Alma Mater, la canzone dedicata a Che Guevara che Gerardo scrisse in occasione del Festival della Gioventù e degli Studenti che si volse all’Avana alcuni annida, “Son los sueños todavia” e  dopo sempre per il Che, “Hasta siempre Comandante” un  brano che fa parte del repertorio del gruppo italiano.

I Nomadi in Italia hanno160 Fans Club ma a Cuba hanno il cuore di tutti i cubani... e lo si è visto e sentito anche in questo concerto.  

Nel 2003 in Italia questo gruppo ha ottenuto il Disco di Platino dopo quindici settimane al primo posto della classifica con il doppio album “Nomadi 40”: la nuova formazione è composta da Sergio,violino e percussioni; Daniele, batteria; Cico, chitarre; Danilo, voce e chitarra; Massimo, basso e voce  e Beppe naturalmente.

Era novembre anche nel ‘94 quando i Nomadi sbarcarono a Cuba per la prima volta – dopo una conversazione con un dirigente di Arcinova – e con un carico impressionate di matite, biro e quaderni raccolti anche durante i loro concerti italiani.

I Nomadi non sono sensibili solo ai problemi di Cuba,  provocati soprattutto dal blocco imposto dagli Stati Uniti, ma sono molto attenti anche alle vicissitudini dei più deboli, come i bambini in particolare, della Palestina per esempio o dell’America Latina...

Il gruppo ha suonato all’Avana non solo sulla storica scalinata della Marcia delle Torce, ma anche alla Piragua, alcuni anni fa, uno dei punti sacri della capitale,  sotto l’Hotel Nacional, nel centro del Vedano e davanti al mare, quel mare che quest’anno, per il passaggio del ciclone Wilma, ha distrutto quasi tutto il muretto e buona parte del selciato del lungo mare, il Malecon. Il concerto si doveva effettuare proprio lì, perchè lo spazio è più ampio ma non è stato possibile, nonostante i lavori di ristrutturazione frenetici.

Tutti i componenti del gruppo hanno dichiarato la loro meraviglia a proposito della facilità con cui i cubani suonano: gli bastano due bastoni tra le mani e si fa un concerto, hanno detto. Danilo ha ripetuto che consiglia a tutti i batteristi e percussionisti del mondo di fare un viaggio a Cuba per “entrare nella musica come dev’essere, perchè a Cuba si suona con il cuore e non solo con lo stomaco. 

Antonio, da parte sua, il nuovo cantante di Moncada - che si chiama tradizionalmente con la A iniziale, come tutti i cantanti del gruppo, fatto  casuale e divertente, dato che i suoi predecessori sono Alberto, Augusto, Alexis e Antonio attualmente-  ha detto che cantare con i Nomadi è una grande festa e un grande onore perchè così si diventa fratelli...      

I Nomadi a Cuba hanno logicamente proposto un repertorio comprensibile ai cubani con sonorità e ritmi sicuramente graditi.  

Beppe ha detto che se è vero che in Italia un concerto dei Nomadi dura più di tre ore qui volevano proporre alcune canzoni che piacciono e che si possono cantare tutti insieme in una grande festa italo – cubana.

Il Che viaggia sempre con loro, dovunque vadano ed è impressionate sentire come i Nomadi ne parlano, come lo sentono. È vero che poche figure sono davvero internazionali come quella del Che ma  è anche vero che i Nomadi conoscono la realtà dell’America Latina e sono solidali, pongono attenzione col cuore al dolore dei diseredati e degli oppressi.

A Cuba non ci sono oppressi: ci sono solo ribelli e si è visto e sentito anche in questo bel concerto vivace e partecipato, molto più lungo del previsto, molto affollato e ...molto cantato!

Ora i Nomadi sono tornati in Italia con la NEOS ovviamente e con un gruppo di musicisti cubani della vecchia trova tradizionale, simile al Buena Vista Social Club, che sicuramente riscuoterà un buon successo.

Le nuove rotte della NEOS, una compagnia diversa e migliore perchè vuole mantenere prezzi stabili e accessibili con una qualità elevata e classi unificate sui suoi aerei permetteranno di volare a Cuba ai turisti italiani che desiderano scoprire la realtà, la storia, la cultura e le tradizioni dell’Isola, come questo gruppo di musicisti semplici e amabili, amici sorridenti che stanno combattendo una vera battaglia delle idee, anche se non la chiamano cosi.

Cuba aprirà sempre le braccia ai Nomadi, perchè sono amici fraterni, perchè sono rispettosi della sovranità e delle scelte della popolazione cubana, perchè cantano bene e suonano meglio e  portano con loro un pezzetto d’Italia buona e sana, latina e sorella...

Il prossimo anno si pubblicherà - questa è una vera primizia – un libro che parla dei personaggi italiani a Cuba nell’attualità, di chi con la sua presenza ha opera nell’Isola o con l’Isola per accrescere le buone relazioni e l’amicizia secolare tra i due popoli.

I Nomadi saranno sicuramente citati in questa guida della fraternità italo – cubana e della cultura in tute le sue sfaccettature.

Hanno partecipato con i loro sforzi alla realizzazione di questo concerto molte persone e sponsors ai quali vanno i più sentiti ringraziamenti di Cuba e dei cubani, primo fra tutti Francisco, il rappresentante del Ministero del Turismo di Cuba.     

servizio fotografico di Samuel Hernandez (Siporcuba)
 
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Buena Onda

Buena Onda

Cico e il tunnel

Cico e Sergio

Daniele il batterista dei Nomadi
 

Danilo

Red Ronnie e Raquel Mayedo

Pubblico

Danilo Sacco

Fans

Nomadi in concerto

Danilo alla chitarra

Fans italiani

Gerardo e i Nomadi

i Nomandi nel camerino

Jorge Gomez direttore dei Moncada

Massimo, Danilo, Beppe

Moncada

Sergio

un momento del concerto

Gerardo Alfonso

Buena Onda

 

 

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