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            AVVENIMENTI 
              
              
            
            
            
            
            
            
            
              
            
            
            Il V Vértice a Lima adotta misure urgenti contro la 
            crisi alimentare  
            
              
            
            
            Il Tribunale dei Popoli ha condannato  moralmente ed 
            eticamente le transnazionali europee che operano in America Latina 
            
              
            
            I presidenti 
            dell’America Latina, i Caraibi e l’Europa che hanno partecipato al V 
            Vertice, a Lima, hanno stabilito di adottare misure immediate per 
            affrontare la crisi alimentare internazionale e i suoi effetti nella 
            regione, ha reso noto Notimex.  
            
            Nella Dichiarazione 
            di Lima, il documento finale dell’incontro biregionale, i governanti 
            hanno segnalato l’urgente necessità d’assistere i paesi più 
            vulnerabili e le popolazioni più danneggiate dagli altissimi prezzi 
            degli alimenti.  
            
            Il documento 
            esprime la necessità di dare una risposta duratura alla crisi 
            alimentare, che necessita azioni coordinate della comunità 
            internazionale.  
            
            Il tema della crisi 
            alimentare era assente dall’agenda del Vertice, che aveva come temi 
            principali “Povertà, disuguaglianza e inclusione” e “Sviluppo 
            sostenibile, medio ambiente ed energia”, ma i capi di Stato e di 
            Governo hanno risolto d’inserirlo per la sua notevole importanza.
             
            
            Durante l’incontro, 
            il presidente del Venezuela, Hugo Chávez, ha sottolineato la 
            necessità di creare un fondo internazionale per assicurare le 
            provviste di alimenti e per lottare con efficacia contro la fame, ha 
            reso noto PL.  
            
            In una 
            dichiarazione alla stampa, Chávez ha detto che il fondo è urgente, 
            perchè la fame è il flagello che colpisce moltissimi 
            latinoamericani.  
            
            “L’idea del fondo è 
            condivisa dal presidente ospite Alan García, ha aggiunto Chávez, 
            specificando che l’entità servirebbe per la distribuzione di fondi 
            destinati all’acquisto di macchine, sementi e tecnologie per la 
            produzione di alimenti. 
            
            Il presidente della 
            Bolivia, Evo Morales, ha suggerito di fornire ai paesi latino 
            americani crediti senza interessi per l’acquisto di alimenti che 
            scarseggiano e che hanno prezzi molto alti.  
            
            “Che ci diano 
            crediti senza interessi per comprare prodotti scarsi nei mercati”, 
            ha detto Evo, mentre il presidente dell’Ecuador, Rafael Correa, ha 
            scartato la possibilità d’accettare un accordo andino con l’Unione 
            Europea in termini simili a quelli dei Trattati di Libero Commercio 
            - TLC - con gli USA.  
            
            Correa ha ricordato 
            che La Paz e Quito hanno rifiutato il formato del TLC, perchè 
            contiene elementi molto pericolosi in materia di proprietà 
            intellettuale, per gli acquisti statali, i regimi d’investimenti e 
            implica pericoli per la sovranità. Correa ha detto anche che  la 
            firma di accordi commerciali tra il suo paese e gli USA non è 
            possibile oggi, per via degli ostacoli all’emigrazione e alla libera 
            circolazione di persone, parte dei diritti umani. 
            
            Il nuovo presidente 
            del Paraguay, Fernando Lugo, invitato al Vertice, ha dichiarato che 
            manterrà relazioni eque e giuste con tutte le nazioni che rispettano 
            la sovranità e l’indipendenza del suo paese e che l’America Latina 
            deve migliorare i suoi sistemi economici ed ha anche segnalato che 
            il Banco del Sur, fomentato dal Venezuela dev’essere uno di questi. 
            (SE). 
            
              
            
            LA CONDANNA DEL 
            TRIBUNALE DEI POPOLI  
            
              
            
            Il Tribunale 
            Permanente dei Popoli ha condannato moralmente ed eticamente le 
            transnazionali europee che operano in America Latina e commettono 
            molte illegalità e attentati contro i diritti umani. 
             
            
            La Corte, che ha 
            lavorato parallelamente al V Vertice dell’America Latina, i Caraibi 
            e l’Unione Europea, ha risolto di denunciare  a livello mondiale la 
            condotta e le pratiche politiche, economiche e finanziarie, 
            produttive e giudiziarie del modello neoliberista. 
             
            
            La sentenza del 
            tribunale presieduto da François Houtart ha condannato le 
            transnazionali a capitali privati e statali europei, per le loro 
            gravi, chiare e persistenti violazioni, ha reso noto PL. 
             
            
              
            
             È TERMINATO IL V 
            VERTICE A LIMA  
            
              
             
            
            Il Primo 
            Vicepresidente cubano, José Ramón Machado Ventura, ha affermato nel 
            V Vertice dell’America Latina, i Caraibi e l’Unione Europea (ALC-UE), 
            appena concluso, che l’ordine mondiale vigente è il responsabile 
            degli alti livelli di miseria, disuguaglianza ed esclusione, che 
            esistono nel pianeta ed ha sottolineato che solo la solidarietà tra 
            i paesi renderà possibile l’inclusione.  
            
            Il capo della 
            delegazione cubana ha partecipato attivamente ai dibattiti della 
            riunione, dove ha richiamato i paesi europei ad assumersi impegni 
            più forti di fronte a questi problemi che colpiscono gli esseri 
            umani nei paesi latinoamericani e dei Caraibi.  
            
            Machado Ventura ha 
            incontrato diversi capi di stato e di governo presenti al Vertice ed 
            ha reiterato gli impegni dell’Isola nella lotta contro la povertà, 
            la disuguaglianza sociale, la deforestazione e per evitare maggiori 
            danni al medio ambiente, ha reso noto ANSA.  
            
            DPA ha segnalato 
            che gli scambi hanno convocato ad accelerare l’integrazione tra le 
            due regioni e a fomentare la democrazia, per combattere la povertà e 
            affrontare i problemi derivati dalla crisi alimentare e dal cambio 
            climatico.  
            
            La Dichiarzione di  
            Lima, firmata da tutti i partecipanti, esprime la profonda 
            preoccupazione per l’impatto che genera la crescita dei prezzi degli 
            alimenti e l’effetto che questo provoca sui paesi più vulnerabili.
             
            
            Le misure per 
            proteggere il medio ambiente e frenare il cambio climatico 
            falliranno, se non saranno vincolate alle politiche economiche e 
            sociali dei paesi, hanno coinciso i capi di Stato e di Governo 
            europei e latinoamericani.  
            
            Nel suo discorso di 
            chiusura, Alan García, presidente del Perù e anfitrione del Vertice, 
            ha proposto di mettere un punto finale alla pazzia della corsa alle 
            armi e di destinare i fondi di milioni di milioni che si usano per 
            comprare armi, ai programmi per l’eliminazione della povertà. 
             
            
            Efe ha reso noto 
            che lo spagnolo José Luis Rodríguez Zapatero e l’argentina Cristina 
            Fernández de Kirchner, saranno i co-presidenti del VI Vertice, che 
            si svolgerà in Spagna nel 2010.  
            
            A Lima hanno 
            partecipato rappresentanti di 33 paesi dell’America Latina, i 
            Caraibi e 27 delle nazioni europee.  
            
              
            
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