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Il caporale James Cason e i suoi ridicoli tentativi di provocazione, mentre si organizza la cena del 31

 

Sta per finire il 2004: un altro anno di blocco, di minacce, di politica ostile da parte degli Stati Uniti contro Cuba.

Bush e stato rieletto e ora James Cason, il caporale che fa il diplomatico nella SINA, l’ufficio di interesse all’Avana, ha posto un cartellone luminoso con scritto 75, con le colombe imprigionate, si mette le magliette che dicono “Noi vogliamo aiutarli ma non ci lasciano” e continua a portare con la valigia diplomatica oggetti e materiali di minaccia contro il governo legittimo dell’isola, contro Fidel e la Rivoluzione...

Cason è molto amico della mafia di Miami e farebbe di tutto per accontentarli, è come un cagnone scodinzolante di fronte ai padroni amati. 

Ma questa, lo sappiamo, è la democrazia nata dall’idiotizzazione che Fidel Castro spiega cosi bene.

Il presidente di Cuba, alla faccia dei suoi nemici che gli avevano augurato cose terribili, ha ripreso a camminare ed ha partecipato all’ultima Assemblea Nazionale del Poder Popular di quest’anno.

Cason ha avuto alcune risposte  alla cubana, ingegnose e pacifiche, colte, con disegni caricature e musica. Giovani ironici e intelligenti che non sono, perchè cubani,  mai stati coinvolti nell’idiotizzazione che riguarda, purtroppo per loro, i paesi più sviluppati.

Ma i cubani,  con tutte le difficoltà, i problemi, la carenze di molte cose, sanno vivere  e  apprezzare le sfumature di tutte le cose belle e buone, tra le quali anche i cibi tradizionali che in questi giorni sono molto presenti per via delle feste di fine anno.

A Cuba Natale è ritornato ad essere  una festa dalla visita del Papa, alcuni fa, ma in realtà  è una festa molto diversa da quella die paesi ricchi... molti vanno alla messa di mezzanotte- del gallo - e ci sono tanti alberi pieni di palline colorate. 

I presepi sono molto rari e oggi toccherebbe fare un presepio a prova di israeliani che si può supporre, non avrebbero problemi a travolgere il Bambino, il bue e l’asinello.

Un fatto divertente è che a Cuba gli alberi di Natale spesso rimangono fino al mese di marzo, chissà perchè.

La notte del 31 che è la Festa e il Trionfo della Rivoluzione, la cena prediletta dei cubani prevede il maiale arrosto, la yucca con succo di arance amare e aglio fritto, le banane fritte, tostones o mariquitas, l’insalata di lattuga e pomodori, il riso, bianco, congrí o moros y cristianos e i dolci casalinghi di cocco e di guayava.

La cucina cubana ha forti radici spagnole e africane, ma non vanno dimenticati i cibi degli aborigeni come il aguacate. (l’avocado), la yucca, con la quale si fa il casabe, il pane che dura mesi e mesi senza ammuffire, che salvò i marinai spagnoli in molti viaggi.

Gli spagnoli hanno portato a Cuba il maiale, gli africani mille piatti squisiti, le banane, il quimbombó... ma non vanno dimenticate le altre realtà che formano questo mosaico incredibile che è Cuba, una piccola isola con solo 11 milioni di abitanti,  in ogni forma, dall’architettura alle tradizioni, dalle culture alla culinaria.

La cucina ebrea è molto presente e la si può gustare – eccellente – nell’Hotel Raquel dove si offrono tipici piatti di pesce, dolci con miele, frutta e il Jalá, un pane a treccia, o la Leicaj, un dolce con uvetta e noci, il Kugel, una torta salata con vegetali. 

La cucina araba è molto apprezzata all’Avana, dove si possono mangiare i Couscous, le Kibbe, polpettine di carne, i datteri, i Laben, i cetrioli ripieni di aglio, yogurt e yerba buena. 

L’Hummus all’Avana si fa con i piselli secchi e non con i ceci e l’olio di sesamo che non c’è si sostituisce con maionese. Le Basubisa sono dolci di semola che ha Cuba si sostituisce con arachidi, il Macran, squisito, è ripieno di mandorle o arachidi.

La presenza cinese è importantissima: ci sono molti ristoranti eccellenti nel quartiere cinese e non solo.

Si possono gustare i piatti cotti a vapore e il famoso Riso Fritto, con diverse varianti, i Pao, panini ripieni di carne e per il maiale si usano condimenti speciali, seguendo la ricetta Sha Siù. Il vino di riso accompagna i Chop Meen, i tagliolini con gamberetti, il Sha Siú, che è maiale affumicato, il pesce in agrodolce, i Cho Suey.

 

Come preparare l’Hummus alla cubana

L’Hummus a Cuba si prepara con piselli secchi o ceci che devono essere molto cucinati e passati per farne un purè grossolano al quale si aggiungono la maionese, l’aglio schiacciato, il sale, succo di lime. Si serve con rotelle di cipolla cruda e prezzemolo tritato.

 

Come preparare il pesce ripieno

Usate quattrocento grammi di  carne di pesce tritata, una cipolla tritata e fritta, sale, zucchero e pepe. Poi aggiungete due uova e farina matza o pane grattugiato. Preparate le polpettine di pesce e fatele bollire in un brodo fatto con la spina del pesce, una cipolla, una carota, sale e zucchero. 

Le polpette si servono con Jrein, una salsa piccante...

 

Sono ricette facili e saporite ma servono per l’integrazione delle tradizioni. Mangiare cibi “diversi” e magari sconosciuti è importante per avvicinarsi a culture culinarie differenti.      Comunque, anche quest’anno i cubani avranno sulla loro tavola modesta il macho o cerdo, lo Sha Siú o l’Hummus, insomma quello che sceglieranno e mangeranno questi cibi prelibati con la famiglie e gli amici, con le porte e i cuori aperti al mondo, ridendo, ballando e cantando, certi delle loro idee, sicuri di star costruendo un mondo migliore e difendendo la loro sovranità e la loro Rivoluzione.

Il caporale Cason invece ha sempre l’espressione di chi soffre di gastrite...