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rRIVISTA TELEMATICA MENSILE A CURA DI GIOIA MINUTI

Perseguitato politico? No di certo : emerito bugiardo, questo sì!

 

Un cubano ha preso in giro il Consiglio Comunale della città di Grosseto e lo stesso Presidente della Regione Toscana, Sig. Martini

La bella città di Grosseto, che ha una lunga tradizione democratica alle spalle, è una città rifugio che accoglie scrittori, artisti e giornalisti di tutto il mondo costretti a lasciare la loro patria perchè perseguitati politicamente ed emarginati dalla società,  spesso con reali pericoli per la propria esistenza.  Alcuni mesi fa questa città ha accolto il poeta cubano Pedro Marques de Armas, sua moglie Lucia Reyes Pérez e la loro figlia di sette anni, Monica, perchè costui si è presentato e definito “un perseguitato politico del regime di Fidel Castro. Il Presidente della Regione Toscana, come i rappresentanti del Consiglio Comunale, gli hanno tributato una calda accoglienza.

È stato detto: “ Esprimiamo a Pedro, e alla sua famiglia, il nostro benvenuto e gli offriamo la più calda ospitalità della Regione, augurandogli di svolgere la sua attività nel modo più ricco e libero.”

Leggendo la notizia apparsa sul quotidiano “Il Tirreno” ci è parso di riconoscere un noto poeta cubano e, incuriositi, abbiamo fatto una breve ricerca negli archivi della UNEAC, la Unione degli Scrittori e degli Artisti di Cuba.

Pedro de Armas non è proprio per niente un perseguitato politico ai margini della società. Al contrario è un poeta con molte pubblicazioni (a spese dello stato cubano naturalmente) che ha ricevuto numerosi e importanti premi.  

Il detto “dissidente” ( ma sono proprio tutti uguali!) nell’aprile di quest’anno è stato inviato dalla UNEAC in missione in Germania con tutte le spese pagate dalla stessa Unione.  La città di Grosseto, come la Regione Toscana,  è liberissima di spendere i soldi dei contribuenti italiani per mantenere questa gente e di ospitare chi meglio aggrada, ma non di dire che hanno accolto un povero perseguitato politico del “regime” di Castro.  Hanno accolto un emerito bugiardo e appoggiano le sue menzogne, questo sì!
Il povero perseguitato ha una buona carriera alle spalle come poeta a Cuba - e non è il caso qui di parlare dei suoi studi a spese del governo cubano.   Questi sono alcuni libri che gli sono stati pubblicati a Cuba:

1998: “Fondo de ojos” – Editrce  Extramuros

1993: Editrice  Abril: “Los otros manicomios”

“Fasciculos sobre Lezama”: Editrice Letras cubanas. 

Premio della critica dell’Istituto Cubano del Libro ai 10 migliori libri dell’anno.

“Cabezas”: Edizioni UNION

Premio di poesia Julian del Casál,  con prologo di Rolando Sánchez Mejias.

Un Saggio pubblicato nella rivista UNION  nel 2002 

Premio della critica  nel 1995

Premio Dador nel 1998 per il suo progetto di libro: “La escritura del diablo” accompagnato da una borsa di studio dell’Istituto del Libro 

Inoltre le sue opere sono state pubblicate in parecchie antologie e selezioni tra le quali “La rebelión de los desobientes”, pubblicato in Messico nel 2002.

“Los nuevos canibales”, antologia di poeti di Cuba, Puerto Rico e Rep. Domenicana del 2003.

Nel febbraio del 2003 egli ha letto brani del suo libro “Cabezas” nella sala  Rubén Martínez Villena della UNEAC nell’ambito del VIIIº Festival internazionale di poesia dell’Avana e nella Fiera Internazionale del Libro dell’Avana.  

Che povero perseguitato politico emarginato e maltrattato!

Il Tirreno scrisse questo articolo a proposito del “perseguitato”

Grosseto città rifugio ieri ha accolto il 27 giugno scorso il poeta cubano Pedro Marques de Armas in una cerimonia pomeridiana nel consiglio comunale, alla presenza del sindaco, assessori e consiglieri, che  ha dato l’avvio al lungo periodo di residenza grossetana dello scrittore, accompagnato dalla moglie e dalla figlia. La famigli cubana resterà a Grosseto per un anno in un appartamento, gratuitamente, per un soggiorno di studi e lavoro....

Il cubano è nato all’Avana nel 1965, poeta e critico letterario, laureato in medicina e specializzato in psichiatria (sempre a spese del  governo cubano).

I contribuenti italiani devono essere sicuramente molto felici di pagare la bella vita di un bugiardo al quale non mancava nulla nel suo paese che aveva tutte le occasioni per esprimere il proprio pensiero, che era stimato e premiato per la su attività, che aveva la possibilità di viaggiare all’estero a spese del governo di Cuba, ma che non aveva la speranza di diventare ricco in un paese dove si cerca di mantenere una giustizia sociale equa, di dividere tutte le risorse tra tutti, dove non c’è spazio per gli egoisti,  irresponsabili e fascisti che “vogliono di più” in un mondo dove milioni di creature innocenti  muoiono di fame.

Pedro e famiglia avevano tutto: cibo, casa, scuola, sport, cultura salute assistenza in ogni senso...e questo in Italia si dovrebbe sapere...ma infamare Cuba è divenuto lo sport italiano di questa estate.

Lo sport di un paese dove gli anziani muoiono per il caldo perchè non sono state previste misure di prevenzione ...