AVVENIMENTI
Cuba intera è
un’Università
• Dipinta di
nero, mulatto, contadino e operaio...
GUSTAVO B. ESTORINO – Speciale per
SiporCuba
Fidel ha
fomentato l’idea di portare l’insegnamento superiore in ogni
municipio di Cuba, con un progetto chiamato Municipalizzazione, il
cui interesse è trasformare l’Isola in una gigantesca università.
Il proposito è
sviluppare una cultura generale integrale nei cittadini e offrire
così una vita più piena, partendo dall’accesso alla conoscenza.
Attualmente
esistono più di tremila centri docenti e si insegna in 168 municipi
della nazione.
Questo modello
rivoluzionario pedagogico favorisce 620 mila studenti iscritti nei
luoghi dove vivono o lavorano.
Circa 100.000
persone sono entrate nelle aule universitarie del paese nel corso
accademico 2007-2008, nella loro località di residenza.
Nel luglio
scorso il Monte delle Bandiere della Tribuna Antimperialista José
Martí è servito da scenario per la prima laurea, dopo la
municipalizzazione dell’Università in una cerimonia nella quale si
sono laureati 479 nuovi professionisti, in rappresentanza dei 1.723
che hanno terminato gli studi in tutta l’Isola.
Il ministro
all’Educazione Superiore, Juan Vela Valdés, ha dichiarato che questa
laurea è una conquista nella storia universitaria cubana e che
l’aspirazione è avere un milione di laureati universitari nel 2009,
perchè questa cifra significherà che c’è un laureato ogni 11
abitanti nell’Isola, fatto senza precedenti nel mondo intero, ha
sottolineato il ministro.
Rubén Zardoya,
rettore dell’Università dell’Avana ha messo in risalto che questi
nuovi professionisti possono continuare a studiare con i programmi
per ottenere il titolo di Master o il Dottorato, sempre frequentando
i corsi nei loro luoghi di residenza.
Ma come funziona
questo modello d’insegnamento?
Il progetto di
diffusione capillare o Municipalizzazione dell’educazione superiore
è cominciato considerando come missione fondamentale la garanzia
della continuità degli studi per i giovani che cooperano nei vari
programmi della Rivoluzione, come i lavoratori sociali e i maestri
elementari emergenti, un’iniziativa che ha permesso di far fronte
alla mancanza di docenti a questo livello.
Le lauree che si
offrono in questo modello educativo sono Psicología, Diritto,
Comunicazioni Sociali, Bibliotecologia e Scienza dell’Informazione,
Studi Socio Culturali, Storia e Sociologia, e si sta studiando come
incrementare l’elenco.
Il modello
d’insegnamento delle sedi municipali si svolge con incontri
quindicinali e progetta il suo sviluppo con sei anni di studi divisi
in dodici semestri tipici e quattro esami ogni semestre.
Dal secondo anno
lo studente può selezionare un modo più rapido o più lento, con un
piano di studi che corrisponda alle sue possibilità; non esiste un
termine per concludere gli studi e ogni alunno avanza seguendo i
propri ritmi.
Sempre dal
secondo anno si possono scegliere da due materie per ogni semestre e
sino a un massimo di sei e gli esami si possono ripetere sino alla
promozione.
Generalmente gli
studenti di questo genere d’insegnamento lavorano ai progetti di
priorità dell’Isola e il modello pedagogico stabilito si basa
sull’ottenimento di un’efficiente continuità degli studi, con un
livello equivalente a quello dei corsi diurni regolari.
La meta è una
sfida per gli studenti che devono sviluppare il loro impegno sociale
nei progetti dove sono ubicati e rispondere alle esigenze dello
studio superiore. Per questo si può dire che il progetto è
flessibile e centrato sull’alunno, dato che questi dev’essere molto
attivo nel suo processo di formazione.
Dai prossimi
anni i giovani diplomati con altre modalità di studio, come il
liceo ordinario, potranno contare su questa opzione per accedere
all’università.
L’apertura delle
sedi municipali in ogni territorio ha generato un gran impatto
nell’educazione superiore, dato che offre le stesse opportunità a
tutte le donne e a tutti gli uomini che desiderano studiare.
La percentuale
maggiore degli iscritti sono figli di contadini, di operai, donne di
casa...
L’impatto della
diffusione capillare degli studi superiori e stato così notevole
dall’inizio che ha raggiunto anche le entità, le imprese, le
istituzioni culturali e le organizzazioni di massa e politiche, i
gruppi della terza età e la società in generale.
Una delle
laureate della prima promozione di professionisti con questo
sistema, la lavoratrice sociale di Matánzas, Loismy Brito, ha detto
che la municipalizzazione dell’università è espressione
dell’umanesimo della Rivoluzione e dell’uguaglianza di possibilità
che hanno tutti i cubani.
Roilán
Rodríguez, membro del Burò Nazionale della Unione dei Giovani
Comunisti, ha precisato che nel 40 Anniversario dell’uccisione di
Che Guevara, la municipalizzazione degli studi superiori è
conseguente con le idee del Guerrigliero Eroico di dipingere di
nero, di mulatto, di operaio e contadino tutte le università di
Cuba.
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