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La cultura cubana ha reso omaggio a Vilma Espin

 

La cultura cubana ha reso un affettuoso tributo postumo  all'Eroina della Repubblica di Cuba, Vilma Espin Guillois,   radicata alla storia e al patrimonio spirituale dell'Isola, al quale ha  impresso, arricchendolo, la sua impronta personale.

Nel teatro Karl Marx si e svolta una veglia con la presenza del vicepresidente cubano Raul Castro, suo marito, i loro figli e i loro nipoti, i familiari e gli artisti che hanno offerto il loro omaggio.  I frammenti della poesia di Jesus Orta Ruiz (l'Indio Naborí), intitolata “Radice storica della donna cubana”, che esalta la vocazione per la libertà e la dedizione alla Patria, nella quale sono inserite personalità come quelle di Lucia Iñiguez, Haydée Santamaria, Melba Hernandez e Vilma Espin, ha iniziato l’omaggio.

“Come un fiore illuminato da una stella, audace nel II Fronte, sorse l’immagine di Vilma Espin", aveva scritto il poeta in uno dei suoi versi.

Il maestro Guido Lopez Gavilan  ha dedicato a Vilma l'opera inedita: “Donna nella memoria”, alla quale Sara Gonzalez ha aggiuto una canzone inedita, “Per  tutto questo, grazie”, in omaggio alla memoria della leggendaria combattente della clandestinità.

Il compositore José Luis Cortes ha segnato uno dei momenti culminanti  della veglia, cantando l'Ave Maria con un profondo lirismo, in una versione creata per l'orchestra di flauti che lui stesso dirige.

Beatriz Marquez ed Adriano Rodriguez hanno intonato uno dei pezzi favoriti  dell'eroina, “El mambì”, una pagina esaltante con la musica come elemento  di movimento della lunga storia per l'indipendenza dell'Isola, scritta nel  gennaio del 1959.

L'immagine della fondatrice dell'Esercito Ribelle, della sua lotta per l'uguaglianza della donna, la sua intelligenza, la sua sensibilità, la sua devozione alla cultura, il suo culto alla famiglia, la sua audacia  sono virtù presenti in un documentario di Rolando Segura e Manuel Iglesias.

Vilma vista dagli sguardi di Alicia Alonso, Alfredo Guevara, Asela de los  Santos, nella voce delle persone che la conobbero, quando cantava la  sua canzone preferita: “Sin ti”; Vilma moltiplicata nel suo sorriso,  è divenuta uno dei simboli della Rivoluzione trionfante.

Così la propongono gli autori di questo documentario, nel quale Vilma brilla con la sua forza interiore, con la sua personalità forte e trasparente.  Vilma per sempre. Alla fine un applauso devoto.