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Aznar e la mafia terrorista

 

Nel1995 Aznar si lanciò tra le braccia di Más e di Más figlio, padroni virtuali della Fondazione Nazionale cubano - americana con una tale volontà di servire che divenne rapidamente “ uno dei nostri” delle truppe mafiose...

 

Jean Guy Allard – Speciale per Granma Inetrnacional

 

José Maria Aznar, il discusso capo del governo spagnolo,  ha realizzato un bel pasticcio facendo divenire  politica ufficiale della Unione Europea   i piani contro Cuba di alcuni capi mafiosi di Miami, il cui dominio della comunità cubana emigrata è in calo continuato.

Paradossalmente l’inquilino neo falangista della Moncloa conosciuto per la repressione sino alla tortura, come dice Amnesty Internacional, dei sospetti di terrorismo nel suo stesso paese, non ha avuto dubbi nel fraternizzare con alcuni dei più noti terroristi della Florida del sud.

Nel novembre del 1995 Aznar cominciò la sua vergognosa relazione con gli eredi della tirannia di Fulgencio Batista e si vincolò rapidamente alla generosa tesoreria della FNCA, l’organizzazione che allora era la più potente della contro Rivoluzione.

Creata dalla CIA sotto il regno di Reagan e di Bush padre, la FNCA o meglio la “Fundación”, come la si conosce a Miami dove ha imposto il suo dominio con ricatti, corruzione e violenza, ha sempre avuto una capacità speciale nell’acquisto della buona volontà di vari politici sia nel congresso che nel senato.

Jorge El Chairman Más Canosa, Agente della CIA addestrato a Fort Benning assieme al noto terrorista internazionale Luis Posada Carriles, oggi detenuto a  Panama, il fondatore della FNCA, grazie a una elite ben foraggiata riuscì ad ottenere la subordinazione cieca di personaggi importanti come i congressisti Helms e  Burton, autori della famosa legge assassina.

Il politico spagnolo si lanciò nelle braccia di Más e Más figlio, i padroni virtuali dell’organizzazione con una tale volontà di servirli che riuscì in breve tempo a divenire “uno dei nostri” della truppa mafiosa.

Si dice che il capo del Partito Popolare di Spagna si riunì e condivise la tavola con un incredibile numero di individui legati all’organizzazione di attentati contro il Presidente cubano negli ultimi decenni.

Come poteva Aznar ignorare la fama dei patrocinatori del terrorismo e  suoi nuovi soci?

In quei giorni di novembre del 1995 si riattivò il legame politico tra la FNCA e il terrorista Orlando Bosh Avila, quando Roberto Martínez Pérez Rodríguez, un altro membro eminente della cupola terrorista, con una lunga carriera  da sbirro del terrorismo alle spalle,  fu mecenate  a Miami  di un’esposizione di quadri di Bosh e di Posada Carriles. Gli autori intellettuali del sabotaggio contro l’aereo della Cubana de Aviación del 1976 nel quale morirono 73 persone.

I due pittori regalarono alla FNCA alcune opere.

 

Circondato da noti terroristi

 

In una foto ben nota, scattata a Miami durante il viaggio di iniziazione, nel 1995, Aznar appare circondato (ed emozionato) dai suoi nuovi amici: Jorge Más Canosa, il capo vitalizio della FNCA e agente della CIA specializzato in sabotaggi e José Antonio “Toñin” Llamas, membro del Comitato Esecutivo della FNCA. Questo personaggio apparirà sui giornali quando il 27ottobre del 1997 verrà detenuto a Puerto Rico, con quattro emigrati cubani, a bordo di un motoscafo di Miami, “La Esperanza”, che trasportava fucili calibro 50.

Il gruppo era diretto verso l’Isola Margarita, dove il Presidente cubano andava a parlare in un Summit ispano – americano. Il motoscafo era di proprietà di Llamas semplicemente.

Le investigazioni riveleranno che Francisco “Pepe” Hernández, allora presidente della FNCA dalla morte di Más Canosa, era padrone di uno dei fucili.

Che incredibili amicizie per il capo del governo spagnolo!

Vale la pena ricordare che nel 1995 colui che dirigeva le operazioni di fomento, finanziamento e orientamento del terrorismo nella FNCA era Guillermo Novo Sampoll, già famoso per avere partecipato alla cospirazione che costò la vita al ministro degli esteri cileno Letellier e al suo collaboratore Ronni Moffit. Novo Sampoll venne recuperato dalla FNCA all’uscita dal carcere.

Nel marzo di quell’anno le autorità cubane imprigionarono all’Avana due individui di origine cubana residenti a Maimi, Santos Armando Martínez Rueda e José Enrique Ramírez Oro, perchè avevano collocato una bomba di 1,38 Kg di esplosivo C – 4 in un albergo di Varadero.

I due dichiararono che avevano ricevuto istruzioni da Guillermo Novo Sampoll che identificarono come Mister Hill e da un altro noto terrorista ed importante dirigente della FNCA, Arnaldo Monzón Plasencia.

Novo attualmente è in prigione a Panama assieme a Posada Carriles.

Il noto accademico e ricercatore cubano José Luis Mendéz, in un suo libro recentemente pubblicato, “Salvare il mondo dal terrorismo”, scrive che nel 1955 la FNCA stava incrementando i suoi piani di terrorismo. Quella scalata selezionò centri industriali e punti di concentrazione dei turisti, studiò le raffinerie di Cienfuegos, la termoelettrica di Matanzas e il cabaret Tropicana a ovest della capitale.

Quelle operazioni della FNCA erano molto sofisticate e l’organizzazione aveva distribuito a vari agenti nell’Isola, poi catturati, attrezzature GPS per identificare le abitazioni dei dirigenti della Rivoluzione, gli ospedali dove si ricoveravano gli stranieri e le sedi delle organizzazioni di massa.

L’amicizia tra Aznar e Más Canosa era a tale livello che il capo di Miami gli prestò il suo aereo privato per andare in El Salvador e in Costa Rica in compagnia di Más figlio che si incaricava che il visitatore fosse pienamente soddisfatto.

Aznar oggi pretende di far credere che ignorava, mentre stava a Miami nel novembre del 1995, che quei personaggi che lo ospitavano con tanta attenzione  erano vincolati fortemente a fatti di terrorismo? Era così male informato da non sapere nel 1997 del caso di La Esperanza,  delle successive accuse contro vari personaggi vincolati alla FNCA in quello scandaloso dossir?

Carriles ha confessato al New York Times che aveva ricevuto 200.000 dollari da  Jorge  Más Canosa per eseguire atti di terrorismo contro Cuba e che in quel modo era stato finananziato il piano di attentati all’Avana, nel 1997, quando venne ucciso il giovane Fabio di Celmo?

Nel novembre del 2000 Aznar si trovava  a Panama e le autorità di questo paese arrestarono il terrorista internazionale Posada Carriles che voleva fare esplodere una bomba nell’anfiteatro dell’università mentre parlava Fidel Castro. Aznar ignorava ancora che questo  sinistro personaggio era vincolato ai suoi amici della FNCA? Come il complice Guillermo Novo Sampoll, il dirigente della stessa organizzazione?

Quando condannava con tanto strepito i terroristi baschi in quel Summit, Aznar non si era accorto che a Miami i suoi amici della FNCA fomentavano e finanziavano e orientavano da anni le attività di Posada e della sua banda di terroristi internazionali?

 

La Sintel: un regalo per Más Canosa

 

La complicità  di Aznar con la consegna dell’impresa pubblica spagnola Sintel alla famiglia  Más Canosa indica chiaramente  i livelli di intesa tra lo statista spagnolo e i suoi patrocinatori della Florida.
Nel 1996 la Sintel aveva 21 filiali nel mondo quando Juan Villalonga penultimo presidente di Telefonica e amico intimo di Aznar la vendette alla ditta degli USA “Más Tec International” di proprietà di Más Canosa e di suo figlio Más Santos.

Secondo i soci di Más Santos costui ha poi liquidato con la frode la Sintel, con una serie di manovre finanziare dubbie e con un insieme di società internazionali nei paradisi ifiscali e nelle banche del Lussemburgo, Haiti, Isole Vergini, Messico, Puerto Rico, Svizzera e Stati Uniti.

La truffa spettacolare lasciò senza lavoro migliaia di lavoratori di Sintel e delle sue ditte sussidiarie.

La Sintel trascinata in un’operazione speculativa dichiarò alla fine il fallimento. Il caso è stato affidato alla procura contro la corruzione in Spagna e a un tribunale federale di Miami.

Aznar intanto, con la complicità del suo allora Ministro degli Esteri, Josep Piqué, portò persino i Re di Spagna a Miami e li fece riunire con i suoi complici Más Santos, Pepe Hernández, José Antonio Llamas e con i sindaci della mafia Joe Carollo e Alex Penelas. Egli approfittò di  una sosta all’Avana per partecipare al 9º Summit ispano – americano e per contattare i mercenari nell’Isola.

Con la stessa tranquillità ha consegnato l’Unione Europea alla sua famiglia mafiosa di Miami.

E adesso? Quali altre manovre traditrici sta organizzando Aznar, il socio di Bush nel massacro di Baghdad per compiacere le amicizie mafiose che sognano apertamente l’aggressione nordamericana dell’Isola?