Nel giorno in cui 
        forse il terrorista e assassino Posada Carrilles riavrà la libertà
        
         
        
        GIOIA MINUTI 
        
         
        
        Mi hanno svegliato alle tre della notte: cantavano e 
        gridavano slogan e camminavano verso i punti di concentrazione. 
        
        
        Fidel ha chiamato e il suo popolo risponde: tutta la 
        capitale, tutte le persone di buona volontà e coscienza, dai bambini ai 
        combattenti, dai lavoratori a tutti coloro che manifestano perchè lo 
        desiderano e non certo per obbligo, sono scese in piazza o meglio sul 
        Malecon, il lungomare.  
        
        È imponente il corteo (e non è ancora incominciata la 
        marcia- 
        oltre 1.400.000 persone n.d.r.-), è  impressionate e tutti sono indignati per la sporca 
        volontà di Bush e compagnia di liberare l’assassino dei 73 civili uccisi 
        con l’esplosione di un aereo della Cubana sopra Barbados. 
        
        Nessun cubano ha mai dimenticato la squadra giovanile di 
        scherma che morì, tutta, in quell’orribile attentato. Erano giovani  
        ragazzi e avevano vinto il campionato regionale a Caracas. Non sono mai 
        più tornati a  casa e le loro medaglie giacciono in fondo al mare.
        
        
        Ogni anno nel cimitero di Colón le famiglie li piangono 
        come nel primo giorno di lutto, ma molti piangono anche di rabbia perché 
        vogliono giustizia, esigono giustizia  e si potrebbe fare giustizia: 
        l’assassino è lì ma il presidente dell’impero, il nuovo Hitler del mondo 
        lo protegge.
        
        Bush parla di combattere il terrorismo ma  tratta il 
        peggior terrorista d’America come un principe.  L’umanità e davvero 
        in pericolo di fronte alle azioni di un governo disonesto e bastardo, 
        come ha detto Fidel, guidato da un pazzo sanguinario come Bush e 
        compagnia. 
        
        È già cominciata la marcia del popolo combattente per 
        esigere che Posada Carriles oggi NON venga liberato e che il governo 
        degli Stati Uniti ponga limiti alla sua arroganza. 
        
        Fidel alle otto in punto (qui a Cuba per ragioni di 
        risparmio energetico si usa l’ora legale ed è buio fino alle otto), ha 
        detto poche parole ed ha iniziato cosi: “Come sono coraggiosi gli 
        scarafaggi, hanno gia acceso il loro cartellone!” alludendo al ridicolo 
        messaggio con le frasi di Martin Luther King e paragrafi sui diritti 
        umani, che si stanno proiettando da alcuni giorni  dall’ufficio di 
        Interesse degli Stati Uniti, SINA.  Martin Luther King, forse lo 
        hanno dimenticato, è stato ucciso negli Stati Uniti da nemici della 
        libertà e dei diritti umani...  
        
        Fidel ha elencato brevemente le motivazioni di questa 
        grande mobilitazione cubana, indispensabile di fronte  a una grave e 
        perfida  provocazione ed ha salutato l’eroico popolo cubano, il nobile 
        popolo degli Stati Unitiu e l’opinione pubblica internazionale. 
        
        
        Il governo degli Stati Uniti vuole liberare Posada Carriles, 
        pericoloso terrorista, così definito dal FBI e non da Cuba, perchè, come 
        disse l’avvocato difensore i costui, Eduardo Soto, se Posada parla può 
        dare molti problemi a Washington e dintorni... 
        
        Posada è stato addestrato e preparato dalla CIA e dal padre 
        dell’attuale presidente  per commettere crimini orribili: ha cominciato 
        con l’organizzazione dell’invasione - fallita – di Playa Giró a Cuba; ha 
        partecipato attivamente al Plan Condor, un piano terrorista organizzato 
        e usato per uccide migliaia  e migliaia di progressisti, sindacalisti, 
        comunisti, lavoratori, intellettuali  in tutta l’America Latina, 
        fomentando le dittature.  
        
        La CIA lo ha liberato da una prigione in Venezuela dov’era 
        recluso e lo ha mandato in Guatemala dove ha lavorato con i Contras nel 
        contrabbando di droga per armi. 
        
        Posada è sempre stato strettamente legato ai servizi 
        segreti degli Stati Uniti ed ha lavorato al soldo della FNCA , la 
        fondazione cubano americana mafiosa di Miami; è  l’autore intellettuale 
        dell’assassinio di Fabio di Celmo. Dagli USA hanno pagato la ex 
        presidentessa Mireya Moscoso per regalargli l’indulto ed è stato accolto 
        nell’Unione dopo il suo viaggio con lo yacht Santrina, passando dal 
        Messico, nel marzo del 2005. 
        
        Oggi stranamente Santiago Álvarez, il suo socio, padrone 
        del Santrina, è detenuto per possesso illegale di armi e passaporti 
        falsi... 
        
        Il governo degli Stato Uniti  si sta disperatamente 
        agitando perchè i suoi piani contro Cuba sono tutti falliti.  
        L’amministrazione Bush deve compiacere la mafia di Miami che gli ha 
        regalato la Casa Bianca con la frode e che con il suo governo 
        fraudolento  e bastardo sostiene il “piano di transizione per Cuba” 
        studiato per far tornare Cuba allo stato di colonia. 
        
        Inoltre gli Stati Uniti vogliono bloccare le entrate di 
        Cuba come impediscono i viaggi e gli scambi culturali e scientifici. 
        Il governo degli USA vuole violare chiaramente gli accordi migratori 
        firmati e impedisce le vendite di prodotti agricoli che Cuba da cinque 
        anni acquista e paga in contanti, misura mai applicata nel mondo. 
        
        
        Il governo di Washington non vuole riconoscere l’accordo 
        voluto dal presidente Carter nel maggio del 1977 sulle minime relazioni 
        diplomatiche esistenti e questa è la sola spiegazione delle volgari 
        dimostrazioni che offre la SINA, ha sottolineato Fidel.  
        
        Il governo di Cuba non può più accettare tanti oltraggi: le 
        sue reazioni saranno pacifiche, ma colpiranno e reagiranno contro ogni 
        azione che vuole danneggiare il popolo dell’Isola e la sua sovranità, 
        con la sua etica  e la sua morale. 
        
        Fidel sta guardando la sfilata grandiosa che durerà – molto 
        probabilmente-   almeno sei - sette ore. 
        
        Il popolo cubano, quello della capitale, sfila sul Malecón 
        e grida il suo sdegno contro questo impero di volgari aggressori e 
        torturatori.  Bush ha appena dichiarato che la sua è una guerra 
        “differente” e che quindi lui ha il diritto di  prevenire qualsiasi 
        presunto atto di violenza da parte di qualsiasi presunto nemico complice 
        di Al Qaeda. 
        
        Nel suo stesso paese il criminale imperatore Bush sta 
        vivendo molti problemi per via dei controlli che si stanno esercitando 
        senza permessi su moltissimi cittadini. 
        
        Avvocati, congressisti e molte organizzazioni e 
        associazioni stanno agendo contro questa ulteriore azione illegittima di 
        un’amministrazione che ha solamente la ragione delle armi e della forza.
        
        
        Chi si alza con Cuba, si alza per tutti i tempi, ha 
        ricordato Fidel, che ha citato le parole dell’Eroe di Cuba, il titano di 
        bronzo, Antonio Maceo, che disse che la terra che il nemico potrà 
        occupare se attaccherà Cuba, sarà solo polvere intrisa di sangue. 
        
        
        Patria o Muerte. Vinceremos. 
         
        
          
            | servizio 
            fotografico Samuel Hernandez (Siporcuba) clicca sulla foto per ingrandirla
 |  inizio della marcia
 |  la testa del corteo
 |  bandiera della pace
 |  bandiere al vento
 | 
          
            |  guardando la marcia sfilare
 |  Fidel parla al popolo
 |  parlando agli studenti della Lenin
 |  studenti boliviani presenti
 |  anche il busto di Martì è presente
 | 
          
            |  Fidel,Machado Ventura, Esteban Lazo, Elìan e suo padre e Yadira 
            Garcìa
 |  le bandiere salutano el jefe
 |  la marcia
 |  striscioni alla marcia
 |  contro Posada
 | 
          
            |  il popolo di Cuba
 |  Sotomayor capeggia il gruppo sportivo
 |  finendo il discorso
 |  il sorriso di Fidel
 |  chiudendo la marcia
 |