CUBAOGGI


MNOAL. Il 14ş  VERTICE DEI PAESI NON ALLINEATI

 

 

 

 

 

di GIOIA MINUTI

 

Nel nuovo centro della stampa di Miramar, aperto in occasione del vertice MNOAL, che ha tre piani messi a disposizione dei 992 giornalisti di tutto il mondo venuti, accreditati  per seguire questo importantissimo incontro  internazionale, clamorosamente ignorato da molti paesi, come l’Italia.

Il presidente Castro ufficialmente presiede la delegazione cubana e riceverŕ molte personalitŕ, tra le quali il segretario generale dell’ONU, Kofi Annan.

Il ministro degli esteri di Cuba Felipe Pérez Roque lo ha confermato ed ha dichiarato che oggi il Movimento č piů che mai necessario, aprendo i lavori nel Palazzo delle Convenzioni dove sono riuniti gli alti funzionari  di un centinaio di Stati membri, in una riunione di esperti a nome dei loro paesi.

Pérez Roque ha detto che tra gli obiettivi fondamentali dei tre anni di presidenza cubana alla testa dei Non Allineati (2006 – 2009) c’č quello di ottenere una maggiore soliditŕ e coesione per il MNOAL.

L’eterogeneo gruppo di nazioni costituisce due terzi dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite (saranno 118 i membri con il nuovo ingresso di Haiti e St.  Kitt’s & Nevis) e anche se non esistono piů il bipolarismo ed il confronto est-ovest, questa č una forza decisiva per la difesa del Terzo Mondo, in una fase in cui un solo paese si arroga la potestŕ d’intervenire in qualsiasi situazione, violando il diritto internazionale.

Il paese sede e gli altri Stati componenti coincidono nel propiziare la pace e lo sviluppo ed esistono interessi comuni che si possono fomentare, come quelli legati al commercio mondiale, una sfera caratterizzata da molte irregolaritŕ che favoriscono il ricco Nord e danneggiano un povero Sud.

Pérez Roque ha detto che la Malesia, che ha compiuto un’eccellente lavoro esercitando la presidenza ogg8i a termine, lascia nelle mani di Cuba i progressi fatti nella rivitalizzazione del MNOAL, un processo che era giŕ stato iniziato dal Sudafrica.

All’incontro parteciperanno piů di cinquanta capi di Stato e di Governo, tra i quali il sudafricano Tabo Mbeki, incaricato del Gruppo dei 77 in questa fase; l’algerino Abdelaziz Bouteflika; i presidenti della Bolivia Evo Morales e del Venezuela Hugo Chávez; Mahmud Almanideyad, dell’Iran e i massimi rappresentanti dell’ONU, dell’Organizzazione per l’Unitŕ Africana e della Lega Araba. Gli osservatori rappresentano 11 paesi. Tra una trentina di invitati ci sono i delegati di vari continenti e paesi europei.

Nella sessione plenaria che ha inaugurato la Riunione degli Alti Funzionari ha parlato il capo della delegazione della Malesia, Datuk Rastam  Mohamed Isa,  per consegnare a Cuba la conduzione del MNOAL.

Il ministro degli esteri di Cuba, Pérez Roque, ha dato il benvenuto a tutti i partecipanti   e ai rappresentanti dell’Egitto, paese che ha la responsabilitŕ di organizzare il XVş Summit e di presiedere il MNOAL dopo Cuba, oltre a fare parte della Troika al posto del Sudafrica nei prossimi tre anni.                               

Due riunioni parallele al Summit NOAL, a Cuba

                             

Due importanti riunioni verranno effettuate a L’Avana nell’ambito del prossimo 14ş Summit del Movimento dei Paesi Non Allineati (MNOAL).

La mattina di giovedě 14 settembre, si riuniranno per la prima volta al massimo livello i rappresentanti dei Paesi in Via di Sviluppo senza Litorali, un Foro del quale fanno parte 31 nazioni.

Questo appuntamento č stato convocato su richiesta del Laos e tra i partecipanti ci saranno delegati di Afganistan, Mauritania, Bolivia, Botswana, Burundi, Ciad, Etiopia, Lesotho, Malawi, Mongolia, Nepal, Niger, Uganda, Uzbekistan, Zambia e Zimbawe.

La partecipazione effettiva di questi Stati al commercio multilaterale ed alla cooperazione, per quanto riguarda i sistemi di trasporto, vitali per i territori senza sbocco al mare, saranno i temi principali negli scambi tra le  delegazioni.

Nel pomeriggio della stessa giornata si svolgerŕ anche l’incontro tra i rappresentanti del Gruppo dei 15 che, in realtŕ, č composto da 19 paesi: Argentina, Cile, Brasile, Colombia, Algeria, Egitto, Giamaica, India, Indonesia, Iran, Malesia, Messico, Kenya, Nigeria, Perů, Senegal, Venezuela, Zimbawe e Sri Lanka.

La lotta per un sistema di commercio mondiale piů giusto ed equo e per la riduzione dei sussidi applicati dalle nazioni sviluppate, per proteggere i loro produttori a scapito dei piů poveri, saranno temi all’ordine del giorno.


 

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Servizio fotografico
SAMUEL HERNANDEZ (Siporuba)

Felipe Péres Roque alla conferenza stampa

Felipe Péres Roque annulla il francobollo allegorico

il Ministro degli affari esteri e Ramiro Valdés Menéndez Ministro delle Comunicazioni

 

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