|   SE SI VA OLTRE LE RIGHE...   Il problema si chiama 
        informazione oltre le righe. Quella coraggiosamente portata avanti da 
        Santoro ed il suo 'AnnoZero', oppure dalla Gabbianelli con 'Report' o da 
        Riccardo Iacona.Prodotti -si dirà- di teleKabul di un tempo, ossia Rai3, che a volte non 
        si attiene alle rigide norme censoree del CdA della Rai.
 Trasmissioni che 
        toccano problemi scottanti e che il più delle volte, toccano i nervi 
        scoperti dei nostri politici e dei loro portaborse di qualsiasi 
        categoria professionale.E' il mondo di interessi che non si vuole propagandare fuori dalla lobby 
        e, laddove ciò avvenisse, c'è sempre da esautorare il colpevole.
 Se sia tv di informazione o satira, il fattore non cambia: la politica 
        ripiegata solo sui suoi stessi interessi ed alleanze, non deve essere 
        bistrattata e neppure criticata.
 
 L'informazione deve sottostare alle regole delle veline a mò di grande 
        fratello, dove tutti i cronisti, gli opinionisti ed i conduttori hanno 
        delle strade prefissate da percorrere e guai se si esce dal seminato.
 L'epurazione di vecchia 
        data di Biagi, Santoro, Luttazzi, Guzzanti è cosa nota ma si potrebbero 
        portare esempi ancor più remoti tanto per ricordare alcuni esili forzati 
        provocati da un non corretto uso del percorso informativo secondo le 
        'loro' regole. Il problema non è 
        l'argomento toccato da Santoro a proposito della giustizia (sic!) 
        italiana; poteva essere un altro. Il problema è l'ottica nella quale si 
        cerca di inquadrare il problema. E se si va fuori dal seminato, escono 
        furiose polemiche ed accuse di comunismo. Ovviamente, il 
        centrosinistra che si regge a malapena anche sui voti di Mastella, non 
        può derogare dal non unirsi al coro di critiche contro 'AnnoZero' (tanto 
        più che nell'argomento specifico trattato in trasmissione, anche Prodi 
        aveva qualche fantasma nell'armadio...) non solo per seguire l'alleanza 
        con l'Udeur ma, soprattutto, per non incentivare una vera 
        controinformazione che, seppur con tutti i limiti imposti, qualche 
        coraggioso ogni tanto tenta di produrre. Ci saranno 
        interpellanze, accuse, blande difese e tutto sarà come già scritto. 
        Reprimende a non finire, sindacati che interverranno in un modo o 
        nell'altro tanto per salvaguardare la politica del 'uncolpoallabotteedunoalcerchio' 
        e tutto finirà a tarallucci e vino come sempre. Che schifo!     
        CaneSciolto   
    
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