MIRADA CUBANA ARCHIVIO


 

 

30 settembre a Milano, per un impegno concreto

 

Manca poco alla manifestazione nazionale a favore di Cuba che si terrà a Milano a fine mese. Associazioni, rappresentanze sociali, studenti, movimenti politici, manifesteranno in favore di Cuba, della sua sovranità e per la liberazione dei 5 eroi.

Dovrebbe essere un momento nel quale, i pregiudizi e le differenze di metodi esistenti purtroppo in seno alla sinistra, potrebbero venir superati in nome della comune causa pro Cuba anche se, temiamo, ancora una volta non sarà così.
Fa un certo effetto sentire Bertinotti alla festa di AN parlare di Cuba e di Fidel solo come retaggi della sua infanzia politica che, quindi, legge oggi con nostalgia come se vedesse una vecchia foto in bianco e nero e non più una realtà sovrana, esistente e resistente da quasi mezzo secolo.

E già che Rifondazione, in parte, si salva dall'aut aut imposto dai DS alla propria base: mai più con questa Cuba, ma solo con quella 'democratica' che si aprirà nel dopo Fidel.

In questo marasma di valori e confusioni ideologiche, restiamo ancor di più attoniti, sapendo quanti compagni vivono oggi Cuba come un esempio e non come uno sterile ricordo del tempo che fu e che non hanno il coraggio di manifestare per un 'regime' così coercitivo e brutale come quello cubano.

Certo che Cuba non può essere quella ricca nazione (sic!) che sono gli Stati Uniti dove tutto brilla di democrazia e libertà: per saperlo, i responsabili cubani, dovrebbero fare un giro vero il confine con il Messico dove pare che i rangers sparino contro i clandestini messicani in cerca di fortuna al di là della rete; oppure sentire alla guardia costiera statunitense di base in Florida, di come vengono accolti i balzeros haitiani che, ahi loro, non potendo essere merce di marketing politico, non vengono certo aiutati se non nel finire in pasto agli squali.
Ma se proprio volessimo restare nel giardino di casa USA, allora basterebbe fare un giro nelle bidonville delle grandi città (ce ne sono anche la, ci pare) e contare gli homeless che muoiono di fame e di malattie o che combattono contro i topi di fogna per dividersi un rifiuto da mangiare.
Non necessita andare in Afghanistan oppure nel pacificato Iraq insieme ai soldati a stelle e strisce (3000 morti ufficiali?) per vedere quale sia la pax americana che Bush jr e la Condy Rice vogliono esportare anche a Cuba...

In nome e virtù di questa veltroniana realtà nordamericana, dovrebbe essere opportuno che le distanze -a volte epocali- di questa sinistra di base, potessero essere ridotte e la manifestazione nazionale speriamo che sia la svolta atta a ricomporre un movimento che possa essere il fulcro di una nuova sensibilizzazione verso le problematiche cubane in modo che queste, possano ritornare a vivere il significato che meritano nel panorama italiano ed europeo.

Siporcuba seguirà la manifestazione e ne darà ampio spazio nelle pagine che saranno pubblicate in ottobre. 

 

 

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