MIRADA CUBANA ARCHIVIO


 

 

QUE VIVA FIDEL!

 

Ancora una volta Fidel Castro Ruz, il comandante Fidel, con la scelta di dimettersi da Presidente di Cuba ha realizzato un atto coerente con tutta una vita dedicata al suo popolo, alla lotta all’analfabetismo e contro ogni disuguaglianza, alla conquista di diritti fondamentali, dalla sanità all’istruzione, lanciando con la battaglia delle idee la possibilità di coniugare bisogni immediati con il bisogno di libertà, cooperazione tra i popoli, pace, giustizia. Tutto questo nonostante un “bloqueo” voluto dagli Stati Uniti (che mai hanno tenuto conto dello stesso parere dell’ONU e di quasi tutte le nazioni del mondo), nonostante migliaia di attentati e migliaia di vittime innocenti, e tra queste l’italiano Fabio Di Celmo, nonostante le tante menzogne che avevano lo scopo di oscurare una delle pagine più belle della storia dell’umanità rappresentata dalla Rivoluzione Cubana, scritta da uomini e donne semplici a due passi dalla Florida, in mezzo all’oceano, per dire che un mondo nuovo era possibile. Un esempio che ha resistito nel tempo, che è andato, non casualmente, oltre la “caduta del muro” ed è ancora lì come faro acceso per indicare ad altri popoli, in America Latina e in ogni continente, che si può essere protagonisti del proprio destino, che la lotta di uomini come Garibaldi, Martì, Bolivar si rinnova nel non cedere oggi al pensiero unico di un fondamentalismo del mercato cinico e di un imperialismo impietoso che genera nuovi drammi umani, guerre e nuova barbarie. Cuba è lì, meno sola, con Il Brasile, il Venezuela, La Bolivia e altre nazioni che vogliono guardare con serenità ed autonomia al loro futuro, con la loro storia, la loro dignità. Cuba è lì, con Fidel ancora e con il nuovo Presidente Raul Castro, fratello e combattente al suo fianco e al fianco di altri combattenti pratici e giusti, come Ernesto, Camilo, Wilma e tanti altri di cui non sappiamo o non ricordiamo neppure il nome ma che misero la loro a vita a disposizione per veder trionfare le idee di Martì, per dire no alla schiavitù e ad una feroce e sanguinaria dittatura. Sulle pagine di molti giornali in Italia, in Europa, negli Stati Uniti non mancano commenti ipocriti e falsità. Si tenta di sostituire il termine rivoluzione cubana con golpe, si tenta di mistificare la realtà, di nascondere la memoria angusta della “Baia dei porci” o dei Posada Carilles, le ingiustizie come quella perpetrata nei confronti di cinque eroi cubani ingiustamente detenuti nelle carceri nordamericane perché volevano fermare le mani sporche di sangue di feroci terroristi, si tenta di confondere l’idea di democrazia cubana e di partecipazione popolare ad ogni scelta con parole quali “dittatura”, si tenta, in sintesi, di manipolare la realtà come si fa, qui in Europa, nei confronti del mostro nazifascista, sdoganando i suoi eredi e ingannando il popolo. Probabilmente niente di nuovo mentre di nuovo c’è che Cuba va avanti, con Fidel, con Raul, con il “poder popular”, con il suo popolo, cercando di comprendere le contraddizioni del presente per rinnovarsi, quotidianamente, come si fa da quasi un cinquantennio, dall’assalto al Moncada ad oggi. Rinnovarsi nella continuità, praticando anche strade inesplorate, guardare al futuro penetrando il presente, indagandolo, cercare il nuovo, nonostante le difficoltà e il “bloqueo”, per proseguire sulla via di una società migliore in un mondo migliore. Grazie Comandante Fidel per il tuo esempio, per la tua vita degna, per averci detto e per dirci ancora che dobbiamo continuare a lottare, soprattutto quando le difficoltà sono più grandi, per un umanesimo nuovo, per una qualità della vita nuova, per l’avvenire dei popoli, la loro emancipazione, il trionfo dei loro diritti contro privilegi, oppressione e nuove forme di colonizzazione e schiavitù.

La lucha sigue con dignidad.
 

Viva Cuba

Viva Fidel

Viva Raul

 

 

Ines Venturi

Presidente Comitato di solidarietà con Cuba “Fabio Di Celmo”

Presidente Associazione Internazionale di Amicizia e Solidarietà con i Popoli

   

 

 

 

 

 

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