MIRADA CUBANA ARCHIVIO


 

Giustino di Celmo è candidato al Parlamento italiano

 

• Lo presenta il Partito dei Comunisti Italiani

 

Giustino di Celmo è il padre di Fabio, un ragazzo ucciso vigliaccamente dalla bomba di un mercenario a buon mercato, 3.500 dollari per uccidere chi aveva tutta la vita davanti a sè.

Giustino ha continuato la propria vita dopo quell’immenso dolore dedicando tutta la sua volontà e le sue forze, nel ricordo di Fabio, alla lotta contro il terrorismo, per la libertà dei Cinque Eroi Cubani sequestrati negli Stati Uniti dopo un processo politico e manipolato e in difesa della Rivoluzione.   

E dato che i suoi ideali coincidono con i principi e il programma del Partito dei Comunisti Italiani, PdCI, il solo che è sempre stato con Cuba senza se e senza ma, (come dice lo slogan dell’Associazione di Solidarietà con Cuba La Villetta) Giustino ha accettato la proposta che gli ha fatto Oliviero Diliberto, segretario generale del partito, di presentarsi come candidato al Parlamento nelle elezioni politiche del prossimo 9 aprile a Roma. 

Mi dice Giustino, che ha 86 anni e sta preparandosi e difendere la sua tesi del dottorato in sociologia nell’università dell’Avana, ai primi di maggio: “Io voglio prima di tutto continuare la lotta, quella vera, contro il terrorismo e per la vera giustizia, non quel terrorismo e quella giustizia – falsi - che i più grandi pretendono di imporre al mondo.

Il Partito dei Comunisti Italiani mi è piaciuto dall’inizio perché per me è la continuazione del glorioso Partito Comunista Italiano che ai miei tempi giovanili, dopo la IIª guerra mondiale è stato un partito di massa di grandissima forza, anche per il numero di iscritti e militanti. Io non ho ancora capito perché a un certo punto questo glorioso partito è stato diviso, è andato a pezzi, ma so bene che non si riuscirà in breve tempo a integrare le forze progressiste di sinistra, saremo condannati alla scomparsa dai luoghi di potere e dirigenza politica in Italia.   

Perché continuo a studiare? Perché sono sicuro che l’uomo deve, per stare bene, per vivere bene, avere sempre degli obiettivi da realizzare che lo facciano pensare...

La mia vita è molto occupata: io sono sempre stato un commerciante e ho ancora i miei uffici a Praga. Qui all’Avana dove vivo ormai fisso da diversi anni, gestisco il ristorante- pizzeria  Fabio e viaggio molto per partecipare a manifestazioni e incontri sociali, contro il terrorismo, per costruire un mondo migliore, che è possibile.

Poi mi invitano in occasioni speciali, come la nomina presidenziale di Evo Morales, che mi ha trattato come un capo di stato e come un amico...ne sono davvero orgoglioso.

L’America Latina sta cambiando ed avrà un grande futuro; non credo di sbagliarmi perché  conosco bene questa ragione dato che ho vissuto tanti anni in Argentina.

Di recente sono stato anche in Venezuela dove  con Acela Caner l’autrice del libro “Fabio el muchacho del copacabana”  dove abbiamo presentato la nuova edizione del libro che si vende anche in itala  (edizioni achab) e io ho tenuto quattro conferenze: una alla televisione, una per i lavoratori sociali, una nell’università bolivariana di Caracas e una quarta con i coraggiosi cubani in missione che lavorano nel settore della  salute in tutto il Venezuela.

Se verrò eletto dovrò dividere lamia vita tra l’Italia e Cuba e questo so che non sarà facile ma ci penserò al momento

Uno dei doveri principali di tutti gli italiani onesti è sconfiggere uno dei governi più disastrosi per l’Italia di tutto il XX secolo. Credo che si debba fare una lotta contro la  disoccupazione per cercare in un società diversa giusta equa per tutti e soprattutto per i giovani che oggi hanno al massimo la prospettiva di un lavoro a tempo determinato ad un anno e poi chissà. Questa è una tragedia per moltissimi giovani dei due sessi che non possono maturare e che non possono cercare di formare una famiglia perché non hanno certezza per la loro vita futura… Si dovrebbe proibire la parola flessibilità nel lavoro perché la gente ha diritto di vivere con dignità come vivono i cubani che Fabio stimava tanto e che io ritengo più che degni, Fidel per primo  

Ho ricevuto molte onorificenze  in memoria di Fabio come la medaglia dell’ICAP, le chiavi di diverse città come Camagüey e Montefalcone ma soprattutto ho ricevuto tante dimostrazioni di amicizia, di solidarietà e stima ed è per tutto questo che se verrò eletto lotterò ancora e di più per tutto quello che difendiamo a proposito di questa isola che è diventata anche la mia patria.   

 

 

info@siporcuba.it

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