MIRADA CUBANA ARCHIVIO


 

 

IL GIARDINO DI CASA NOSTRA NON FA BENE A CUBA...

Si chiude un 2005 che ha evidenziato, purtroppo, le divisioni interne alla sinistra italiana a proposito di Cuba e del suo governo.
La ex sinistra dei DS, sempre più orientata verso il centro, accusa Cuba e Fidel Castro di mantenere un sistema vetusto e, addirittura da caudillo, negando libertà, democrazia, diritti umani. Le prese di posizione dell'ex PCI e dei suoi organi di informazione (L'Unità in primis) raggiungono addirittura il paradosso se si considera l'origine di questo partito ormai esautorato da qualsiasi stimolo vicino a popolo e passato, nel corso degli ultimi anni, ad essere un movimento radical-chic neppure più di tendenza. L'unica cosa certa è il contrasto politico che regna alla base ma, in fondo, è il risultato di un rinnovamento orientato verso destra ed il rinnegamento delle origini di base.

Rifondazione Comunista è spaccata politicamente dove convivono due realtà: una con Cuba senza se e senza ma (soprattutto nella base) e quella che recita con CUba con qualche se e qualche ma.

Il PdCI, invece, abbraccia totalmente la causa Cuba senza alcuna remora, probabilmente per impadronirsi di uno spazio senza guida e scalando la vuota, ma sempre istituzionale, associazione di amicizia Italia-Cuba.
Il problema è che anzichè partecipare come associazione, vuole dirigere il movimento italiano pro Cuba, creando ulteriori divisioni e spaccature e guidando un carro vuoto nei contenuti e nelle forme, ma forte solamente di un logo che ha visto tempi migliori.

In questo contesto si aprono realtà minori ma importanti. Pensiamo, ad esempio, ai compagni de La Villetta di Roma e Bologna che da anni fattivamente e senza clamore, portano avanti il loro impegno concreto di aiuto e solidarietà. Così come pensiamo al Comitato 28 giugno, nato sull'onda di quanto accaduto due anni fa circa e che, in teoria, dovrebbe raggruppare diverse forze politiche e sociali ma, che in effetti, vive nel clima avvelenato delle divisioni prodotte da Italia-Cuba.
Da ricordare l'impegno del Comitato Fabio Di Celmo che si muove soprattutto in ambito internazionale per fornire il suo appoggio, seppur nella sua diversità di identità.

Siporcuba ha da sempre auspicato il raggiungimento di un denominatore comune a favore di Cuba dove tutte le associazioni ed i movimenti, mantenendo le proprie peculiarità, possano partecipare e fornire il loro appoggio alla causa cubana, con momenti di informazione, sensibilizzazione, solidarietà concreta, manifestazioni e seminari.
Sappiamo di incappare nella classica dietrologia che mai sfugge quando si parla di unità e partecipazione ma è un rischio calcolato. Se vogliamo realmente portare avanti un filo conduttore che si manifesti a favore di quanto dato da Cuba in questi quasi 50 anni, dobbiamo farlo lasciando da parte protagonismi, giochi di potere politico, calcoli cinici di convenienza.
L'idea e la forza dell'imperialismo, che si possa chiamare Bush, Berlusconi o in altro modo non importa, è quella di approfittare delle debolezze storiche di una sinistra litigiosa ed immatura che perde ogni occasione per trovare un accordo di massima su tutte le sfaccettature che essa rappresenta.

Crediamo che sia indispensabile nel 2006 trovare un accordo che metta un pò d'ordine in tutte quelle organizzazioni che si dispensano fautrici di solidarietà per Cuba.
Non male pensare ad una sessione di studi dove tutti gli organismi interessati potrebbero studiare il modo per sposare un codice comportamentale che tenga in considerazione in primis, il vero bene di Cuba e che rifletta sul fatto che guardare e curare il proprio giardino a discapito di una unità auspicabile ed ottimale, fa male proprio a Cuba e alla sua rivoluzione.

Siporcuba è disposta a fungere da collettore per l'organizzazione di tale evento, sperando di non raccontare anche in futuro, appelli di questo genere.

Buon 2006 a tutti ma, in primis, proprio a Cuba, al suo popolo, a Fidel e alla Revolucion!

 

 

 

info@siporcuba.it

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