MIRADA CUBANA ARCHIVIO


 

 

DI CHI E' IL "CHE"?

 

 

 

Riceviamo a pubblichiamo a margine, la querelle tra la Arnoldo Mondadori e l'editore compagno Roberto Massari, a proposito del diritto a pubblicare le opere di Ernesto Guevara. E' imbarazzante constatare che la figura di tale personaggio - non solo eroe della rivoluzione a Cuba ,ma soprattutto esempio morale e materiale di un uomo che certo non avrebbe voluto essere solo una stereotipo commerciale- sia ancora fulcro di polemiche di sperequazioni commerciali che, di certo, non possiedono alcuna anima.
La battaglia a cui assistiamo, tra un Golia come la Mondadori SpA e il David Massari Editore ha l'esito certo di chi soccomberà e non è uno dei due contendenti ma la figura del Che, sicuramente trascinata di fronte  ad un tribunale tra carte bollate ed avvocati togati.
Ovviamente non possiamo che parteggiare per chi, da anni, si batte per divulgare l'azione del Che e non solo editando testi che, spesso, rimangono in magazzino in attesa di essere venduti, ma anche per l'opera di studio che viene prodotta attraverso dibattiti, conferenze e qualsivoglia manifestazione atta a far conoscere la storia di questo unico eroe del 900 mondiale.
Senza entrare nella dinamica della legalità e della acquisizione dei diritti alla pubblicazione degli scritti di Guevara, è innegabile che queste, debbono poter godere di un'ampia divulgazione per testimoniare, non solo la grandezza dell'uomo nuovo (interpretato in prima persona dal guerrigliero internazionalista) ma, soprattutto, della sua volontà di come e perchè lottare contro le ingiustizie sociali e politiche in tutto il mondo.
Non sappiamo chi tra i due editori riuscirà a far valere le proprie azioni, ma daremo ampio spazio a tutte gli aggiornamenti del caso ed alle polemiche che seguiteranno ad esserci.
Infine, un quesito:  Ma di chi è il CHE?
 

 


 

INVIO LA LETTERA CHE HO SCRITTO ALL'UFFICIO LEGALE DELLA MONDADORI, IN RISPOSTA ALLA LORO LETTERA (DI CUI ALLEGO IL TESTO) NELLA QUALE SI COMINCIA A RENDERE OPERATIVA LA PROIBIZIONE DI PUBBLICARE OPERE DEL CHE IN ITALIA AL DI FUORI DEL CONTRATTO CHE LA MONDADORI STESSA HA SIGLATO CON LA FAMIGLIA CUBANA DEL CHE. I DIRETTORI DEL CORRIERE, DELLA REPUBBLICA, DEL MANIFESTO, DI LIBERAZIONE E DELL'UNITA' RICORDERANNO CHE QUESTA PROBLEMATICA FU OGGETTO DI UN'AMPIA POLEMICA ALLA FINE DEL 2005.

RINGRAZIANDO FIN D'ORA CHI VORRA' PUBBLICARE O COMMENTARE LO SCAMBIO DI LETTERE E A DISPOSIZIONE PER QUALSIASI CHIARIMENTO

INVIO CORDIALI SALUTI

Roberto Massari

 

 

ARNOLDO MONDADORI EDITORE spa
20090 Segrate (Milano)
Milano, 6 marzo 2007

 
a Massari Editore
 
Oggetto: Opere di Che Guevara - Diritti esclusivi di Arnoldo Mondadori Editore - Verifica della legittimità delle vostre pubblicazioni

 

Gentili signori,

scriviamo la presente nella nostra qualità di titolari dei diritti esclusivi di pubblicazione delle opere di Che Guevara, acquisiti con contratto dai suoi eredi.

Intendiamo verificare la legittimità delle pubblicazioni attualmente in commercio delle opere di Che Guevara al fine di individuare quelle che risultino pubblicate in violazione dei nostri diritti esclusivi così come tutelati dalla legge sul diritto d’autore. Da una ricerca effettuata sulle opere in commercio dell’autore, ci risultano di vostra edizione le seguenti opere:

- Passaggi della guerra rivoluzionaria (1997)

- Testi essenziali (1997)

- Testi essenziali con Cd-Rom (1997)

- Scritti scelti (2 voll.) (1996)

- Diario di Bolivia (con foto e mappe) (1996)

 

Ritenendo che tale individuazione debba essere condivisa con gli editori che operano nella legalità, prima di intraprendere qualsiasi iniziativa a tutela dei diritti della Mondadori, consideriamo opportuno avere un riscontro diretto con gli editori interessati e pertanto vi preghiamo di comunicarci in virtù di quali accordi avete pubblicato le suddette opere.

Restiamo in attesa di un vostro preciso e cortesemente sollecito riscontro, comunque non oltre quindici giorni dal ricevimento della presente lettera, informandovi che in difetto, ci riserviamo fin d’ora di intraprendere le opportune iniziative a tutela dei nostri diritti.

Cordiali saluti,


 

Arnoldo Mondadori Editore Spa

(Stefania Alfano)

 

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ad ARNOLDO MONDADORI EDITORE spa Bolsena, 16 marzo 2007


 

Oggetto: Assenza di qualsiasi titolo per la richiesta di verifica da parte della Arnoldo Mondadori Spa sulla legittimità delle nostre edizioni di Opere di Che Guevara


 

Gentili signori della Arnoldo Mondadori Spa,


 

vedo con dispiacere che non siete al corrente della polemica sviluppatasi sulla stampa nazionale e internazionale a proposito della cessione commerciale di diritti delle Opere del Che alla vostra casa editrice. Quella polemica si svolse per alcuni mesi a partire dalla fine di agosto del 2005 e vide intervenire varie personalità del mondo della cultura, con articoli su quotidiani nazionali come il Corriere della Sera, Repubblica, il Manifesto, Liberazione, l'Unità, oltre a vari giornali esteri.

Tutti gli interventi furono tradotti in spagnolo e l’intero corpo della polemica è stato successivamente pubblicato sulla rivista Che Guevara. Quaderno n. 6 della Fondazione Ernesto Che Guevara, con uno speciale Dossier bilingue (pp. 69-204) intitolato «Contro la privatizzazione delle Opere del Che», da me personalmente curato. Quel Quaderno è in circolazione dal settembre 2006 e ha avuto anche una diffusione in America latina e altre parti del mondo.

Provvedo quindi a inviarvi immediatamente copia di tale Quaderno, in modo che possiate avere un quadro «storicamente» più preciso della questione dei diritti delle Opere del Che.

Lì dentro troverete anche risposta ai quesiti che ponete nella vostra lettera. Ma per facilitarvi il compito vi riassumo i punti seguenti:


 

1. Le Opere del Che sono un patrimonio dell’umanità e nessuno potrà mai vantare diritti commerciali al riguardo. Ciò anche per rispetto dello stesso Guevara che in varie sue lettere (compresa quella di addio a Fidel, una sorta di testamento spirituale) espresse in maniera incontrovertible tale volontà. Chi viola quel mandato del Che lo fa sapendo di violarlo.

2. La pubblicazione da parte mia di opere del Che è avvenuta in un quadro di collaborazione e solidarietà con la Rivoluzione cubana del quale non ritengo voi dobbiate essere messi al corrente. Non avete alcun titolo storico per una tale pretesa.

3. Non avete nemmeno i titoli culturali per pubblicare le Opere del Che, visto che lo state facendo in maniera filologicamente scorretta, con vistosi errori di date e di traduzione. Alcuni di questi errori sono già indicati nel Dossier di cui sopra, altri sono apparsi successivamente. Come editore penso che, dopo aver speso un milione e mezzo di dollari per assicurarvi una presunta esclusiva commerciale sulle Opere di questa grande personalità della storia, avreste potuto spendere qualche migliaio di euro in più per realizzare delle edizioni serie e accurate.

Per inciso, sarebbe istruttivo fare un confronto tra la vostra edizione del Diario di Bolivia e la mia. Basterebbe tale confronto per dimostrare che non disponete dei titoli culturali necessari per affrontare la pubblicazione di opere che, tra l’altro, in Italia sono già in circolazione da decenni. Visto che il vostro interesse è rivolto solo allo sfruttamento del nome e dell’immagine, potreste avere almeno la sensibilità di lasciar lavorare chi, per l’appunto da decenni, svolge un’attività scientifica su Guevara.

4. Vi informo, comunque, che sulla questione della pubblicazione delle opere di Guevara - patrimonio dell’umanità, ma anche della Rivoluzione cubana, delle lotte antimperialistiche dei popoli in America latina e nel mondo - non accetto imposizioni da chiunque sia estraneo a tali lotte, meno che mai dalla Arnoldo Mondadori Spa.

Pertanto, come già annunciato da altri «guevarologi» di altri paesi, dichiaro anch’io formalmente che continuerò a pubblicare e curare scientificamente l’opera del Che finché avrò le forze per farlo. Mi auguro che non vogliate intromettervi in questa mia scelta editoriale e di vita.

Hasta la victoria

 

(Roberto Massari)

 

 

 

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