MIRADA CUBANA ARCHIVIO


 

 

IL FUTURO DI CUBA E' GIA' INIZIATO

 

In questi momenti di incertezze mondiali circa la sorte di Fidel Castro e di Cuba, e all'interno della ridda di ipotesi politiche e fantascientifiche che si propagano attraverso mass media fortemente interessati a speculare circa la malattia del comandante, nessuno ha considerato il fatto che il futuro di Cuba è già cominciato.
Il problema fondamentale è quello che non è iniziato con lotte dinastiche di successione come vorrebbero far credere, e neppure con accordi segreti tra Cuba e gli Stati Uniti, magari attraverso la Chiesa Cattolica. Non crediamo che ci siamo conflitti intestini all'interno dell'apparato governativo cubano e che neppure Fidel sia già morto e sepolto in attesa di dichiararlo al mondo dopo aver soluzionato problemi interni.

Il futuro di Cuba è iniziato si, ma a partire dal 1959 ed esattamente da quando il popolo cubano applaudì la rivoluzione vittoriosa che aveva cacciato Batista e la sua banda di governanti prezzolati dagli USA.

Questo futuro, seppur con tutti i suoi errori e limiti propri di ogni stato sovrano, continua a svilupparsi giorno dopo giorno, in una estenuante battaglia contro ogni forma di imperialismo e cercando di sopravvivere agli strangolamenti imposti da un arcaico blocco economico.

Mentre Bush jr. stanzia milioni di dollari per pagare una transizione democratica che dovrebbe vedere Cuba satellite degli yanqui e mentre fascisti cubani festeggiano a Miami una morte che non c'è, e mentre in Italia certi onorevoli di sinistra, auspicano cambiamenti epocali a Cuba dimenticandosi che stanno loro stessi tradendo ideali che avevano abbracciato fino ad un minuto prima, Cuba continua la sua battaglia contro avversari che non perdono tempo ad infarcire di menzogne la comunicazione globale per irridere sia Fidel che Raul, come se Cuba fosse una loro proprietà ormai perduta e dimenticandosi che dei quasi 11 milioni di cubani, circa otto e mezzo partecipano attivamente ai CDR e, tramite questi mandano a dire che Cuba non si lascerà conquistare da nessuno.

I tempi della resistenza e della rivoluzione a Cuba non sono mai terminati, anzi: potremo affermare che l'isola è in permanente stato di allerta da quando abbracciò l'ideale socialista e tutto ciò alla faccia di chi prevedeva 1,10,1000 baia dei porci.

Ha sopravvissuto alla controrivoluzione, alla Baia dei Porci, alla caduta del muro di Berlino, al periodo especial sempre lottando per i propri ideali e un internazionalismo che sempre l'ha vista solidale con i popoli oppressi di tutto il pianeta. Il vento di Fidel e di Cuba è stato sposato da Chavez in Venezuela e da dal brasiliano Lula, dall'argentino Kirchner, dal boliviano Morales e dall'uruguayo Vasquez che hanno compreso l'importanza di governare al di fuori delle ottiche prestabilite da un imperialismo duro a morire e che vede nel presidente degli Stati Uniti, il miglior rappresentante del peggior colonialismo globalizzato ora esistente sul pianeta.

Certo, Fidel come tutti, terminerà la sua esistenza in vita prima o poi e seguirà un inevitabile cambio al vertice del potere cubano, ma siamo certi che i suoi insegnamenti, il suo carisma, la sua storia, non solo sarà seguita a Cuba da chi lo succederà ma sarà ricordata in tutto il continente latinoamericano, quale esempio di perseveranza politica e di acuta intelligenza.

A Cuba il futuro è già incominciato...e non solo a Cuba.

 

 

 

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