RACCONTI SU CUBA


 

 

NEW ECONOMY ( El Palmita)

 

Entro nell’androne buio e disastrato di un fatiscente palazzo del Centro Habana. Nonostante la scena mi appaia come quella di un film neorealista ambientato subito dopo l’ultima guerra mondiale, non mi sorprendo più di tanto nel verificare che per le antiche e mal ridotte scale non vi è un briciolo di spazzatura. La luce di poche candele di wattaggio, ha il potere di rendere ancor più tetra la scena. Mai, un turista dell’Habana Libre o del Melià Cohiba, entrerebbe qua. Non solo perché non ne avrebbe alcun motivo ma, soprattutto, perché gelerebbe di paura supponendo a chissà quali scene da Bronx.

Il ragazzo che mi fa strada si chiama Luis. E’ un nero, vestito come un nero del Vermont, con pantaloncini e maglietta  blu Nike, scarpe bianco immacolato Nike, cappello da baseball Nike. Capisco che ama le Nike. Con un sorriso sincero a 32 denti mi fa entrare in uno sterminato labirinto fatto di piccole camere e ripostigli dove sono ammucchiati centinaia di libri che, sia in spagnolo che in inglese, trattano l’elettronica e la l’informatica.

Ogni tanto scorgo vecchie radio, televisori de tempo che fu, schermi di obsoleti computer ormai spenti da anni. E, soprattutto, mille aggeggi occorrenti a riparare il riparabile, assemblare l’assemblabile, costruire l’impossibile.

Alla fine delle umide scale, si apre un ballatoio dove a destra intravedo un lettino, un comodino e un piccolo armadio. A sinistra, un’altra camera cieca, dove mi fa accomodare sopra un trespolo. L’aria è afosa e mette in azione un ventilatore che deve avere oltre 50 anni, completamente arrugginito ma ben funzionante.

Sono nel sorprendente regno di Luis. Su di un tavolaccio impera uno schermo da 21 pollici della Asus, un mega computer con due dischi da 30 giga l’uno, masterizzatori, scanner, stampanti e centinaia e centinaia di floppy e CD rom confusi fra manuali ed appunti.

Sono qui perché lui cattura musica dalla rete, la formatta, la incide su CD e la rivende. Siti come Napster, Gnutella e tutto l’universo degli MP3 e dei file Waw  non ha confini per lui. Possiede migliaia di file musicali, ognuno debitamente composto come nell’album originale, pronti ad essere riversati su CD da vendere a turisti e a cubani.

La sua dimestichezza con i programmi è impressionante. Dà sfoggio della sua maestria, mostrandomi alcuni file musicali fra i quali passa indenne aprendo,chiudendo,manipolando decine di programmi operativi. Vivo fra i computer e so stabilire chi li sa usare e chi no. Luis, appartiene a quel ristretto cerchio che li domina semplicemente.

Guadagna 6 dollari a pezzo se non gli forniscono del CD e la metà se gli portano il supporto su cui registrare. Inoltre, Luis, masterizza. Ogni masterizzazione proveniente da terzi, rappresenta per lui un ampliamento del suo archivio. Infatti, copia a sua volta il CD originale, che conserverà di conseguenza nella sua “banca dati” e che rappresenterà una nuova opzione del suo portafoglio titoli. Vive 24 ore davanti allo schermo, ormai grande fratello, per guadagnare i soldi che ama spendere come tutti i giovani della sua età. Mi fa vedere i suoi diversi accessi ad internet, recuperati nel clandestino mondo della vendita della chiavi di accesso, che lo aiutano a piratare musica e software.

E’ sempre pronto a scaricare programmi dalla rete che aiutano a migliorare le risorse del suo PC e per dinamizzare il suo lavoro.

Non gioca con la chat ne con il trading-on line e, forse, non sa neppure cosa è…ma m’immagino Luis a frequentare una Università USA, perfezionandosi sul linguaggio informatico per poi finire in qualche Silicon Valley del mondo.

Invece, eccolo qui, bere la sua Cristall, destreggiandosi fra CD rom e le richieste che gli pervengono tramite un suo amico nelle vesti di un bravo produttore che, in un andirivieni continuo, gli porge dei minuti fogliettini con le prenotazioni di nuove incisioni.

Quando ci scambiamo le e-mail, segna la mia su di una agendina elettronica recuperata chissà come in questa strana Avana, anch’essa preda di questa originale New Economy.

In seguito vengo a conoscenza del fatto che Luis accudisce la mamma anziana e malata, in modo terminale, di cancro. Per questo motivo non si muove mai da casa ed investe gran parte del suo guadagno in inutili e costose medicine tendenti solo ad alleviare il dolore della terribile malattia.

 

info@siporcuba.it

 HyperCounter