SFUMATURE DELLA GUERRA DELL'IMPERO

  

 

 

Tutto un imbroglio il riscatto della soldatessa Linch

BBC: il Pentagono ha inventato uno show in un’ospedale iracheno libero dai nemici

Jim Cason e David Brooks

Washington e New York – 20 maggio 2003

Dicono che la prima a morire in qualsiasi guerra è sempre la verità. Ma in questo caso la verità non è stata ferita ma decisamente inventata e fabbricata. La grande notizia sull’eroismo statunitense nella guerra contro l’Iraq è solo un’invenzione del Pentagono!

In una sua ricerca la BBC di Londra ha concluso che la  versione ufficiale della storia, che ha fatto il giro del mondo, sulla cattura e sul riscatto della soldatessa Jessica Linch è stata una manipolazione dei fatti.

“La sua storia è un imbroglio tra i più sorprendenti mai concepiti prima a proposito della trasmissione di notizie” ha dichiarato la catena televisiva Inglese.  Come si ricorderà in aprile i mezzi di comunicazione statunitensi (The Washington Post, The New York Times, CNN, etc.) diffusero la notizia, con molti dettagli, della storia della soldatessa Jessica Linch.  Ella fu uno dei 10 militari degli USA catturati dalle forze irachene nei primi giorni dell’invasione terrestre. Alcuni mezzi di comunicazione informarono che la Linch aveva resistito sino alla fine, che sparò sino all’ultimo colpo prima di venir catturata e che venne anche pugnalata! Poi venne trasportata in un ospedale nel territorio nemico. Inoltre, scrissero, era stata picchiata da un ufficiale iracheno. Pochi giorni dopo le forze speciali degli USA montarono un riscatto spettacolare.  Con spari e detonazioni di esplosivi le truppe entrarono nell’ospedale, riscattarono la Linch e la trasportarono via con un elicottero. Il presidente Bush quella notte annunciò alla nazione, dalla Casa Bianca, che era stato effettuato il riscatto della soldatessa Linch e il Penagono diffuse un video sui fatti, che compete con le migliori sceneggiature di Hollywood.

E il problema era davvero Hollywood!

Secondo la BBC che ha svolto un lavoro intenso per stabilire i fatti e si è basata sulle interviste fatte ai medici che curarono la Linch in Iraq e agli statunitensi che la auscultarono dopo il riscatto, le ferite della soldatessa non erano risultato di combattimenti di sorta, ma erano state causate da un incidente del camion militare sul quale viaggiava.  Non ha mai ricevuto maltrattamenti, anzi al contrario i medici dell’Iraq le hanno prestato  un’attenzione accurata  e professionale. Il solo testimone “delle botte” è un ufficiale e avvocato iracheno che ricevette asilo dagli USA e che lavora come mediatore per la ditta di un ex rappresentante federale statunitense e che non vuole assolutamente parlare con la stampa.

La stessa Linch, che proviene da un povero villaggio del West Virginia, Palestine, e che è entrata nell’esercito per studiare e fare la maestra nell’asilo del suo paese, dice che non ricorda nulla della sua avventura.

I medici iracheni si misero in comunicazione con   quelli degli USA per cercare di rimpatriare la Linch. Due giorni prima del riscatto spettacolare, un’ambulanza aveva trasportato la Linch verso le linee statunitensi per cercare di consegnare loro la paziente, ma dovette rientrare perche le forze degli invasori le spararono  e per poco non ammazzarono la loro eroina.  Quando venne organizzato il grande riscatto, i medici iracheni restarono molto sorpresi perchè avevano già informato le truppe USA che le forze di Hussein avevano abbandonato il luogo due giorni prima del tentativo di riconsegna della donna alle truppe USA.  Otto giorni dopo la sua cattura i mezzi di comunicazione USA diffusero il grave dramma con la storia di come le forze ufficiali avevano riscattato la Linch. Questo divenne l’elemento eroico del conflitto.

Il Dott. Anmar Uday ha descritto la scena alla BBC.

“Rimanemmo molto sorpresi. Non c’erano militari o soldati nell’ospedale. Fu come in un film di Hollywood. Le forze speciali degli Stati Uniti gridarono: “ Andiamo, andiamo, con armi e pallottole a salve e c’erano rumori di esplosioni! Montarono  lo spettacolo sull’attacco all’ospedale!”  Udaya ha detto che fu come in un film d’azione come quelli di Silvester Stallone o Jackie Chan!”

Il giornalista Robert Scheer del Los Angeles Times ha scritto che le immagini vennero riprese dai soldati degli USA e inviate per l’edizione nel comando militare degli USA in Qatar, dove vennero diffuse, già selezionate dal Pentagono, alle agenzie di tutto il mondo.

La storia del riscatto della Linch è  solo un pezzo di propaganda  ufficiale fatto per la televisione e probabilmente resterà come  testimonianza di una guerra eroica, anche se è più che provato che si tratta di una vera invenzione,  fittizia come le ragioni dichiarate per giustificare la stessa invasione, ha scritto Scheer.  Per alcuni mezzi di comunicazione che hanno pubblicato la versione ufficiale, le rivelazioni della BBC sono “irritanti”. Un reporter della BBC è stato intervistato molto aggressivamente dalla BBC sulla storia della Linch.

“Non avete prove su tutto questo... come potete dire che non è stata maltrattata? Era una prigioniera!” ha affermato il giornalista della CNN. Il reporter della BBC ha risposto che non stavano affermando di avere tutta la verità  in tasca, ma che il Pentagono aveva manipolato quanto era accaduto per farlo divenire un atto di propaganda.

I produttori dello show, cioè il Pentagono, hanno risposto oggi al reportage della BBC, dichiarando che era assolutamente ridicolo e senza fondamenta.  In un’intervista della CNN, il portavoce del Pentagono Bryan Witman ha negato che il Pentagono ha esagerato parlando del riscatto e negando il tentativo di occultare la vera storia.  Quando la BBC ha chiesto la copia del video completo di questo imbroglio filmato dal Pentagono, i militari hanno risposto picche e non lo hanno consegnato.

Da “La Jornada”     

 

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