SFUMATURE DELLA GUERRA DELL'IMPERO

  

 

Quanto petrolio consumano gli Stati Uniti?

La Federazione dell’Economia Petrolifera (MWV) della Germania ha comunicato che gli Stati Uniti sono il paese che consuma più petrolio nel mondo intero, cioè utilizza 888 milioni di tonnellate di crudo. Gli Stati Uniti sono il paese che ha consumato più idrocarburi nel mondo, cioè quasi il 25% del tonnellaggio totale usato da tutte le altre nazioni messe insieme.  Gli Stati Uniti, nonostante queste cifre impressionanti sui loro consumi, hanno pianificato di consumare molto più petrolio, come sostiene il Piano Nazionale dell’Energia –PNE- presentato dal Presidente George W. Bush nel 2001, che stabilisce un incremento dei consumi di idrocarburi provenienti dall’estero di almeno il 50%. La guerra contro l’Iraq non è casuale ...
Bush, quando presentò il piano,  sostenne che gli obiettivi della strategia del suo governo erano molto chiari: assicurare un’offerta continuata ed economica, accessibile alle case, alle imprese e alle industrie degli Stati Uniti.  Negli USA i combustibili  si vendono a un prezzo decisamente basso, insostenibilmente basso... La domanda di energia però cresce più rapidamente dell’offerta e Washington deve importare tutto il petrolio che necessita per poter attuare il suo PNE .
Gli Stati Uniti importano il 50% degli idrocarburi necessari oggi ma si calcola che nel 2002 dovranno importare almeno il 62%. Quindi i 24 milioni 400 mila barili al giorno ( cioè quasi la produzione di tutta l’Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio che è di 24,5 milioni di barili al giorno) diventeranno 37 milioni 100 mila. L’offerta quindi sarà insufficiente...Russia, Francia e Germania hanno chiesto alle Nazioni Unite di congelare il petrolio dell’Iraq e l’attuale presidente del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite,  il messicano Adolfo Aguilar Zinser, ha dichiarato che “il petrolio iracheno è degli iracheni”. Gli Stati Uniti hanno deciso che le entrate provenienti dal petrolio serviranno per la ricostruzione dell’Iraq e che sarà un dirigente statunitense a gestire il settore degli idrocarburi...  Persino i britannici alleati degli USA hanno sostenuto che Washington non può pensare di poter vendere il petrolio iracheno, nemmeno temporaneamente, perchè è indispensabile, per una responsabilità  del genere, una risoluzione del Consiglio di Sicurezza. Washington però ha già risolto il problema: saranno iracheni in esilio a vendere il petrolio, come l’ex presidente generale della filiale degli USA della Shell, Philip Carrol.

 

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