I CINQUE

 

Un imbroglio a Panama

 

Lázaro Barredo Medina

Il Canale 4 della televisione di Panama ha trasmesso 48 ore fa, cioè sabato scorso, un esteso reportage sulle “ingiustizie alle quali è sottoposto il perseguitato politico del regime di Castro, Luis Posada Carriles, un uomo anziano che soffre di molte malattie e che dovrà sperare - ha detto la presentatrice alla conclusione del reportage - che un giorno si concluda il processo dilatato dalla parte dell’accusa...”

Il giorno prima il giornale “La Prensa”, che si vende a Città di Panama ha pubblicato una grande foto di mezza pagina dove la presidentessa Mirella Moscoso, accompagnata dalla direttrice delle prigioni, la Dott. Concepcion Corro, sta ammirando un quadro in una esposizione di quadri di reclusi di differenti prigioni del paese. La mostra è stata organizzata dal Ministero del Governo e Giustizia per commemorare il centenario della Repubblica.  La Prensa commenta che Mirella Moscoso sta osservando proprio un quadro di Luis Posada Carriles che è rinchiuso nella prigione El Renacer, accusato di aver cercato di assassinare il presidente di Cuba con un attentato durante l’incontro dei presidenti nel novembre del 2000.  La Sig. Moscoso è andata alla prigione El Renacer proprio per inaugurare l’esposizione di quadri.

Il mercoledì precedente il Sig. Rogelio Cruz, avvocato difensore di Luis Posada, annunciò pubblicamente l’intenzione di appellarsi per la quarta volta con la risorsa dell’habeas corpus, presso la Corte Suprema di Giustizia, per far accelerare il processo affinchè continui o smetta la detenzione preventiva dei quattro terroristi.

L’ex giudice di Panama ha detto che la richiesta è stata presentata da Pedro Remón Rodríguez, dal carcere, questa settimana, a suo nome e a nome degli altri tre detenuti che invocano ragioni umanitarie di età e le norme della Convenzione Americana dei Diritti Umani che indica che ogni persona accusata di un delitto ha diritto ad un processo veloce e di ottenere la propria libertà senza pregiudicare il processo, ha segnalato Cruz.

Curiosamente da molti giorni la giornalista Mayin Correa, ex Sindachessa di Città di Panama e amica intima dei capi della mafia di Miami, sta istigando dalla radio di Panama contro Cuba ed ha offerto i microfoni alla cara sorella Ninoska Pérez, con attacchi insultanti e violenti contro la Rivoluzione e i suoi rappresentanti a Panama, come l’amabasciatore Carlos Zamora.

Tutto questo, secondo gli intenditori è un classico imbroglio per ammorbidire l’opinione politica approfittando del clima contro Cuba creato nelle ultime settimane con la detenzione di mercenari degli Stati Uniti e la pena di morte applicata a tre dei sequestratori del traghetto Baraguà e anche al gonfiato fatto dei balseros sulle coste di Maimi che per una incredibile casualità incontrarono una imbarcazione guardacoste nordamericana dove casualmente era a bordo un cameraman che ha fatto uno show televisivo alla CNN... Panama ha offerto asilo a questi balseros! ....

Chiama l’attenzione il modo di fare dell’avvocato Cruz che presenta un nuovo appello dopo tre rifiuti della Corte Suprema di Giustizia con tre ricorsi al habeas corpus.  Cruz aveva detto già ai mezzi di comunicazione che non avrebbe più appellato per non facilitare una dilatazione del processo, ma in realtà lo disse perchè le motivazioni dei magistrati erano inappellabili. Perchè improvvisamente ha cambiato opinione?  Perchè corre il rischio divenire accusato di abuso di difesa?

L’habeas corpus, come istituzione di garanzia della Carta Fondamentale di Panama,  determina esclusivamente se la privazione di libertà è stata realizzata in accordo alle esigenze e formalità stabilite dalla costituzione e dalla legge, senza maggiori considerazioni rispetto al materiale di fondo della causa o per aspetti come lo stabilire l’innocenza o la colpevolezza degli imputati, il grado di partecipazione o la qualifica della condotta delinquenziale che si attribuisce, poichè tutto questo è di competenza del giudice. Meno di sei mesi fa, il 22 novembre 2002, Il Pleno dei Magistrati della Corte Suprema di Giustizia stimò che, come era già successo in questo caso particolare, il comportamento delittuoso delle persone coinvolte nei fatti investigati riveste un alto grado di pericolo non solo per il materiale esplosivo che venne recuperato, ma anche per i casi precedenti degli accusati vincolati ad atti di terrorismo.

I giudici dissero anche che è per questo che a nostro giudizio la privazione di libertà richiesta deve essere proporzionata alla natura e alla gravità dei fatti penali attribuiti.

Varie fonti degne di fede a Città di Panama assicurano che questa nuova manovra della mafia, che sostiene l’avvocato, si giustifica solamente con la pressione di un gruppo politico che vuole che il Governo di Panama esca da questo problema e approfitti del momento per cercare una soluzione con i quattro cubani - americani. Altre persone sono allarmate per la coincidenza dell’appello con le forti pressioni alle quali è sottoposta la Corte Suprema di Giustizia da parte del governo degli USA, la cui relazione annuale sui diritti umani pubblicata in marzo ha attaccato il sistema di giustizia di Panama dicendo che “soffre di inefficienza, corruzione e manipolazione politica” e ricorda anche che pochi giorni fa l’ambasciatrice degli Stati Uniti che fu assistente politica del comando sur dell’esercito, ha incontrato  i magistrati di Panama  per trattare diversi fatti. Diversi esperti non accettano l’idea che la Corte Suprema possa cambiare opinione e soprattutto in un caso di tanta notorietà e considerano che accettare l’appello di Cruz significa calpestare la dottrina giuridica del paese. La maggiore preoccupazione la costituisce la recente visita della presidentessa Moscoso a El Renacer, che con le sue stesse dichiarazioni su Cuba, molto violente, ha aperto aspettative e non poche speculazioni a proposito di indulti nell’ambito delle commemorazioni del centenario della Repubblica, che lei stessa potrebbe concedere.  C’è chi assicura che quando ha visitato El Renacer per vedere i quadri dei reclusi ha salutato molti carcerati tra i quali i quattro terroristi ed ha parlato del possibile indulto. Una figura politica ha detto che questa sarebbe un’aberrazione giuridica inaudita perchè, come si può dare un indulto a chi non è ancora stato condannato? E c’è anche di peggio: come può il governo di Panama abbandonare l’impegno internazionale di giudicare i quattro criminali che hanno danneggiato la vita e gli interessi di moltissime persone in più di venti paesi?

Tutto si sta svolgendo nell’ambito di una speculazione, ma dopo l’analisi di tanti fatti vincolarti e in così breve tempo, non ci sono dubbi che esiste qualcosa di  raro nell’ambiente e che esiste anche la possibilità che si stia preparando uni vero imbroglio a favore dell’impunità!

È necessario stare molto attenti per impedire una vergognosa ingiustizia!    

  

 

info@siporcuba.it

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