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    Si rafforza la campagna 
    mondiale per la liberazione dei Cinque 
    JUAN DIEGO 
    NUSA PEÑALVER 
                 
    Con la creazione in 
    Giappone e Sri Lanka di nuovi Comitati per la liberazione dei  Cinque 
    combattenti antiterroristi cubani reclusi ingiustamente negli USA, si sta 
    rafforzando nel mondo la campagna per la loro liberazione. 
     
    Nelle ultime settimane 
    sono stati costituiti gruppi per fomentare questa battaglia per la giustizia 
    e la verità anche a San Cristóbal y Nevis,  
    in Cambogia e in Zimbawe, 
    ha informato l’Istituto Cubano d’ Amicizia  con i Popoli (ICAP).   
    I comitati per la 
    liberazione dei 5 attualmente sono 285 ed operano per difendere la giusta 
    causa di Cinque uomini degni in 97 paesi.  
    In questo sforzo si notano 
    le regioni dell’Europa con 103 comitati e dell’America Latina con 72. 
    I patrioti cubani  Gerardo 
    Hernández, Fernando González, Ramón Labañino, René González e Antonio 
    Guerrero sono stati detenuti il 12 settembre del 1998 da un operativo del 
    FBI e sono poi stati condannati nel 2001, al termine di un unico processo 
    politico e manipolato, a quattro ergastoli e 77 anni di prigione, 
    nell’atmosfera di odio 
    contro Cuba di Miami.  
    Questi cubani, noti come i 
    Cinque, si erano infiltrati nei gruppi terroristi d’origine cubana del sud 
    della Florida per impedire d’effettuare azioni terroriste contro Cuba.
     
    Di recente è terminata una 
    vasta giornata internazionale per chiedere la libertà immediata di questi 
    uomini, ai quali l’Assemblea Nazionale del Poder Popular dell’Isola ha 
    conferito nel dicembre del 2001 il titolo di Eroe della Repubblica di Cuba, 
    per aver compiuto in maniera esemplare la missione di proteggere la Patria, 
    rischiando la propria vita.  
    Sabato 21 a Madrid, 
    migliaia di persone hanno marciato esigendo la liberazione di Gerardo, 
    Fernando, Ramón, René e Antonio. 
    Lo scorso 9 agosto la 
    Corte d’Appello di Atlanta ha ratificato con 10 voti contro 2 la decisone 
    del Tribunale di Miami ed ha respinto la richiesta di un nuovo processo 
    annullando l’autorità del gruppo di tre Giudici Federali che un anno prima 
    aveva revocato unanimemente la sentenza della Corte di Miami perchè aveva 
    considerato che Miami non è un luogo idoneo per giudicare imparzialmente 
    questi uomini coraggiosi.          
    La Corte d’Atlanta ha 
    deciso ora d’inviare a questi tre magistrati altre questioni contenute 
    nell’appello originale degli avvocati della difesa che non sono state 
    considerate nella prima sentenza dal gruppo dei tre Giudici federali. 
     
      
      
      
    
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