COMITATO DI SOLIDARIETA' CON CUBA "FABIO DI CELMO"

CONTRO IL TERRORISMO

PER I CINQUE EROI CUBANI

 

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LA RIVISTA

20 MARZO: No a la guerra y al terror

Il comitato di solidarietà con Cuba Fabio Di Celmo tra i promotori della manifestazione nazionale per la pace che vedrà centinaia di migliaia di italiani in piazza il 20 marzo contro la guerra

 

 

 

 

 

Sicuramente oltre un milione di persone hanno manifestato oggi a Roma per la pace e per dire no al terrorismo. Difficile contarli, tuttavia dopo diverse ore, mentre il sole tramontava tanta gente era ancora ferma al punto di partenza. Il corteo indetto dal comitato fermiamo la guerra raccoglie diverse sigle: Democrazia Popolare, Verdi, Rifondazione Comunista, Partito dei Comunisti Italiani, movimenti ambientalisti, l’associazione Aprile e l’Associazione Internazionale di Amicizia e Solidarietà con i Popoli, Disobbedienti, il comitato di solidarietà con Cuba Fabio Di Celmo e i centri sociali, Emercengy e le Donne in Nero, un ponte per… e Pax Christi e tanti altri ancora. Le bandiere arcobaleno si confondono con quelle di Cuba, della Palestina, di popoli e comunità diverse che lottano per un mondo nuovo, per la loro sovranità contro mire neo-coloniali e neo-imperialiste, si mescolano con drappi rossi che riportano il volto storico di Ernesto Che Guevara o i simboli mai inattuali del mondo del lavoro. In fondo al corteo come ad inventare una continuità auspicata tra l’oggi e il domani su un camioncino giallo un grande striscione con scritto “no al terrorismo – libertà per cinque eroi cubani” e dietro giovani e ragazze, il forum giovani, il collettivo dell’Accademia delle Belle Arti di Roma, studenti, il suono festoso di tamburi e slogan che chiedono diritti e libertà. E’ un fiume umano che avverte l’eco delle grandi manifestazioni per la pace e contro il terrorismo di Madrid e quello delle centinaia di iniziative che parallelamente si svolgono in ogni parte del pianeta. Oltre un milione di gocce semplici che guardano avanti sognando di mutare lo stato di cose presente. Si distribuiscono volantini, riviste, quotidiani. Oltre cinquecento copie della rivista La Comune di DP dedicata interamente a Cuba svaniscono in poche ore. Non sognano tutti il socialismo probabilmente ma certamente in tanti e in tante sanno che mantenere acceso il faro della solidarietà contro chi resiste alla prepotenza e all’arroganza di cinici profittatori e Potenti effimeri è già una conquista. Sarà notte fonda quando tutti potranno arrivare al Circo Massimo dove si conclude il corteo e nonostante i balli che l’hanno ravvivato al suono di musiche antagoniste che inondavano la piazza provenienti da camion, trattori, macchine sicuramente non saranno stanchi, avranno gli occhi che sorridono, la gioia che distingue un diverso da sciacalli e ipocriti, un uomo e una donna da mediocri usurai senza scrupoli. Non è mai certo chi vincerà una guerra che gran parte dell’umanità non vuole e che è figlia di un fondamentalismo di mercato che tenta di gestire la sua irreversibile crisi strutturale ma di sicuro la pace ha già vinto nel cuore e nel cervello di milioni di persone che all’etica dell’avere hanno scelto quella dell’essere e alla logica della società divisa tra ricchi sempre più ricchi e poveri sempre più poveri hanno scelto di lottare per una nuova concezione del mondo e della vita, per un progetto di liberazione al plurale.

 

 

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