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POLITICA - CULTURA |
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ANNOTAZIONI E
SPIGOLATURE CUBANE
a cura di
Gioia Minuti
PRESENTI NELLA SFILATA DEL 1º MAGGIO, MIGLIAIA DI AMICI DI
ALTRI PAESI
Circa 1000 amici di Cuba provenienti da un
centinaio di paesi hanno assistito alla
sfilata del 1º Maggio dalla base del
monumento a José Martí in Piazza della
Rivoluzione de l’Avana...[segue
SPECIALE 1° MAGGIO 2019]
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discorsi di Fidel
discorsi di
Miguel Díaz-Canel Bermúdez
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il romanzo cult
degli anni '90 |
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Una storia d'amore
nella Cuba dei primi anni '90, quando molti
italiani scoprirono le gioie ed i sogni che Cuba
riservava loro... |
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LE PIU' BELLE FOTO DI CUBA
le foto di Rod |
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juaicaterra
COLOMBIA
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IL VOLO MACABRO DELL’UCCELLO AZZURRO.
LA SINDROME DE L’AVANA E PIÙ
di Raúl Antonio Capote
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Alcuni giorni fa vari media della
stampa, tra i quali la CNN, hanno rivelato che la CIA ha
«inventato» i presunti malati di «attacchi sonici» e ha
utilizzato la coercizione contro persone perché formassero
parte dell’investigazione. La detta Sindrome de L’Avana non
è stata altra cosa che una costruzione tra le tante che,
nella storia formano parte degli espedienti della guerra
sporca realizzata dall’Agenzia contro gli avversari di
Washington. I media di comunicazione dicono che la
coercizione avvenuta in questo caso contro persone, per
utilizzarle come cavie o perchè servissero da testimoni
d’una menzogna, è un fatto poco abituale di mancanza
d’etica, «poco visto» negli USA.
Niente di più lontano dalla verità.
Per esempio, il lavoro dei servizi
speciali statunitensi per controllare la mente umana e le
investigazioni realizzate con questo obiettivo superano
tutta l’etica e la ragione. Progetti come mk-Ultra sono
stati una realtà dantesca, da far rabbrividire, esperimenti
nel campo dell’inconscio umano, prove di farmaci, droghe,
trapianti nel cervello, prove di farmaci, chirurgia e
lobotomia. Un magazzino degli orrori. Il programma
conosciuto come Uccello Azzurro,è iniziato con Allen Dulles,
quando era direttore della CIA nel 1953, ed è durato
ufficialmente, sino al 1973, quando occupava l’incarico
Richard Helms. L’impegno di portare avanti questo progetto
corrispose al Office of Scientific Intelligence (OSI),
entità fondata nel 1948, che giunse a coinvolgere 30
università e centri scientifici del paese. I soggetti delle
prove erano dipendenti della CIA, indigenti, prostitute,
pazienti con malattie mentali. Utilizzarono anche
delinquenti comuni, i loro stessi soldati e i prigionieri di
guerra, senza che costoro sapessero cosa si faceva con loro
e senza chiedere il loro assenso. Con il tempo, i campi
d’interesse nelle investigazioni si estesero allo studio
dell’effetto degli ultrasuoni in conglomerati umani, oltre
agli esperimenti sul cancro e leucemia. Fu nel 1977 che il
sotto Comitato del Senato dell’Investigazione Sanitaria e
Scientifica, diretto dal Senatore Edward Kennedy, investigò
le accuse contro la CIA per la realizzazione di esperimenti
di controllo mentale con individui involontari. La ricerca
coincise con la pubblicazione di 16.000 pagine di documenti
declassificati della CIA su mk-Ultra, che permise di
ricostruire alcuni dei fatti relazionati con questo
progetto. Si venne a sapere allora come gli emuli di Josef
Menguele, mantenevano la gente addormentata con droghe per
vari giorni, poi somministravano loro dosi massive di
elettroshock, utilizzavano bagni gelati, la privazione
sensoriale e la mancanza di sonno, tra le tante torture. Non
si sa quante persone sono morte per i metodi usati dagli
«investigatori». Sotto il mantello della CIA lavorarono
scienziati che violarono tutti i modelli medici stabiliti.
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LA LEGGE
HELMS-BURTON, UN’ARMA GIURIDICA
PER
SCHIAVIZZARE DALLA POLITICA
di Raúl Antonio Capote
Il 12 marzo del 1996, gli Stati Uniti approvarono una
legislazione senza precedenti per ampliare al massimo la portata
territoriale delle misure economiche applicate contro Cuba: la Legge per la
Libertà e la Solidarietà Democratiche Cubane (Legge Libertà). Più nota con
il nome dei suoi promotori, il senatore della Carolina del Nord, Jesse Helms,
e il rappresentante dell’Indiana, Dan Burton, è opera delle più oscure forze
della destra reazionaria statunitense e della mafia cubani americana. Il suo
obiettivo non è altro che provocare un cambio politico in Cuba. La progenie
s’incarica di dettagliare quello che fare, o meno, un governo di transizione
o quello che loro considerano «un governo democratico in Cuba». Inoltre è
disegnata per fare pressione sulle entità internazionali per far abbandonare
i loro investimenti nell’Isola e dissuadere altre a mettere un peso in
questa terra. La Legge Helms-Burton forma parte essenziale di un progetto
genocida indirizzato a far arrendere per fame e malattie il popolo cubano,
così come creare sentimenti d’insicurezza, di paura e ansietà costante, con
l’obiettivo di generare un sollevamento contro il governo.
LA
STRUTTURA DELLA LEGGE
Il primo titolo vuole il rafforzamento delle sanzioni
internazionali contro il Governo Rivoluzionario e codifica il blocco
economico, commerciale e finanziario a Cuba. Tutte le restrizioni comprese
nelle Cubanacan Assets Control Regulations entrarono in vigore, senza
necessità di ordini esecutivi del Presidente, dal 1º marzo del 1996. In
questo stesso ordine di cose, il secondo titolo «Assistenza a una Cuba
Libere e Indipendente», stabilisce qual’è la politica degli Stati Uniti
rispetto al governo cubano di transizione e al governo democraticamente
eletto. Inoltre, al massimo dell’ingerenza, la Legge obbliga il presidente
degli USA a informare il Congresso ogni sei mesi sui progressi fatti dal
«governo cubano della transizione » per stabilire un «governo
democraticamente eletto». Il presidente degli Stati Uniti deve sottoporre ai
Comitati della Camera dei Rappresentanti e del Senato elementi che
dimostrino che un governo «democraticamente eletto» è al potere. Inoltre
deve provare che questo governo ha realizzato progressi dimostrabili nella
devoluzione e compenso ai cittadini degli USA delle proprietà che furono
nazionalizzate dal governo cubano a partire dal 1º gennaio del 1959. Il
Terzo titolo di questa Legge evoca il peggio della Dottrina Monroe e
costituisce un’aggressione all’indipendenza e dignità di Cuba e un affronto
alla sovranità del resto dei paesi del mondo per le sue intenzioni
d’applicare la giurisdizione statunitense extra territorialmente. Dà facoltà
ai nazionali degli USA, anche a quelli che ebbero la cittadinanza
statunitense dopo le misure per nazionalizzare o espropriare, realizzate dal
governo cubano dopo il 1959 , la possibilità di presentare una domanda nei
tribunali federali degli Stati Uniti contro coloro che «trafficano» con
queste «proprietà confiscate». Definito come «Esclusione di determinati
stranieri», il Titolo quarto, tratta «dell’esclusione» dagli Stati Uniti di
stranieri che hanno confiscato proprietà di nazionali degli Stati Uniti o
che trafficano con queste proprietà, è minaccioso nella sua concezione e
applicazione perché contempla azioni contro quei terzi che non si attengono
allo spirito della legge.
LA RISPOSTA DI CUBA ALL’AGGRESSIONE
Dopo la frima dl 12 marzo del 1996 dell’allora presidente
William Clinton, della «Legge per la libertà e la solidarietà democratica
cubana», la nazione dei Caraibi ha stabilito misure giuridiche per bloccare
qualsiasi azione protetta da questa legislazione. Uno dei meccanismi è la
Legge 80, Legge di Riaffermazione della Dignità e sovranità cubane approvata
in sessione corrispondente al VII Periodo Ordinario di Sessioni della IV
Legislatura, realizzata il 24 dicembre del 1996 dall’Assemblea Nazionale del
Potere Popolare. La Legge 80 protegge gli investimenti stranieri in Cuba e
appoggia gli investitori che potrebbero vedersi pregiudicati affrontando i
tentativi d’applicazione della Helms-Burton. Nel suo articolo 1 dichiara
illecita la Legge Helms-Burton, inapplicabile, senza valore nè effetto
giuridico alcuno, per cui ogni reclamo che si sostenta in questa, di persona
naturale o giuridica qualsiasi sia la sua cittadinanza o nazionalità,
risulta nullo. Inoltre le garanzie agli investimenti stranieri sono presenti
nella nuova Costituzione della Repubblica.
L’ESSENZA DELLA LEGGE E LE SUE CONSEGUENZE
Più interventista della Enmienda Platt del 1901 e del
Trattato di Reciprocità gli occupanti yanquees obbligarono i cubani a
firmare (per assegnarci quella menzogna d’indipendenza al principio del
secolo, esprimendola in tutta la sua ampiezza)- la Dottrina Monroe,
proclamata già un secolo e mezzo fa. Dal punto di vista del timore che può
originare in alcuni imprenditori, frena o ritarda gli investimenti e
complica ulteriormente altre reazioni di carattere economico con il resto
del mondo. Pone a un punto morto le possibilità per risolvere, in forma
razionale, tra i due paesi, il processo dei reclami delle proprietà
nazionalizzate, creando un grave precedente per le norme internazionali
sulla soluzione di questi litigi. Con questa legge si cercò di riprendere
l’argomento delle proprietà nordamericane «confiscate in Cuba», e la
menzogna che non ci furono mediazioni per compensi economici ai vecchi
propritari. Senza dubbio la verità è un’altra: gli Stati Uniti non hanno mai
voluto negoziare la questione delle proprietà nazionalizzate e non permisero
che le loro imprese danneggiate negoziassero, e quindi non hanno potuto
ricevere indennizzi. La Commissione dei Reclami nel suo momento, accettò
5.911 richieste di compenso. Ma non ci fu mai una conciliazione per provare
se le richieste e le valutazioni erano autentiche, erano gonfiate,
raddoppiate e se si usavano documenti falsificati. La HB pretende di dare il
diritto di reclamo a coloro che non erano cittadini degli USA quando le loro
roprietà furono nazionalizzate o se ne andarono dal paese, abbandonandole e
includendo anche persone arricchite prima del 1959 con metodi fraudolenti,
protetti da governi corrotti. Immaginiamo uno scenario ipotetico, solo come
esercizio retorico; viviamo un processo di transizione stile yanquee
nell’Isola, sappiamo già che il presidente statunitense, deve elaborare ogni
sei mesi un rapporto per il Congresso su come marcia la transizione alla
schiavitù , come stabilisce la «Ley Libertad» Bene, il presidente o il suo
proconsole devono certificare al Congresso se hanno sono state restituite, o
pagate in valore o indennizzate ai vecchi proprietari tutte e ognuna delle
proprietà, nazionalizzate o sequestrate. L’«indennizzo» o «compenso» come
hanno calcolato gli esperti statunitensi nel 1997, avrebbe un valore
approssimato di 100.000 milioni di dollari. Le nostre case, le nostre terre,
le nostre scuole, le nostre fabbriche, i nostri centri di ricreazione, i
nostri ospedali, i nostri centri d’investigazione, tutto passerebbe nelle
mani dei padroni originali o dei loro eredi, e quel che è peggio nelle mani
di speculatori, compratori di debiti e banditi d’ogni sorta. Per pagare i
processi legali, gli indennizzi e i debiti d’allora, i governi cubani
dovrebbero ricorrere a prestiti, per esempio al Fondo Monetario
Internazionale che applicherebbe interessi sempre più alti, creando una
spirale infinita di saccheggio. I cubani senza sovranità e senza
indipendenza, tarderemmo anni per pagare un debito quasi impagabile.
Resteremmo nelle mani delle multinazionali yanquee, di politicanti e
strozzini disposti a «succhiare sino all’ultima goccia della ricchezza
nazionale.
IL GIOCO D'AZZARDO A CUBA
L’iconografia di una Cuba prima della rivoluzione si basa su di una specie
di Eden del piacere dominato dalla mafia e tacitamente approvato dal
presidente Fulgencio Batista. Nei più sfarzosi hotel dell’Avana non era raro
incontrare elementi come Lucky Luciano o Meyer Lansky che trasformarono la
capitale cubana in un porto franco dell’illegalità dove tutto era
consentito. Dal gioco d’azzardo alla prostituzione, ogni cosa era condita
dalla corruzione di un potere politico alquanto disponibile quanto capace di
approfittare di facili compensi. L’immagine di una Cuba felice tra ballerine
e mambo suonati da abili orchestre, si scontrava con il quotidiano di
milioni di poveri cubani che dovevano arrabattarsi solo per avere di che
sopravvivere. Si può dire a posteriori che la dissolutezza a Cuba era
originata dalla criminalità e dal potere politico, ovviamente tutelato da
forze militari appositamente addestrate, che avevano trovato un denominatore
comune. Ovvio che anche al di fuori dai patrii confini, la nomea che a Cuba
ci si poteva divertire senza alcun limite, provocava una forte domanda
turistica e non solo provenienti dai vicini Stati Uniti. Al giorno d’oggi,
trascorsi diversi decenni dal trionfo dei barbudos che rovesciarono il
regime del dittatore Batista e l’impostazione di un socialismo tropicale,
L’Avana e altre storiche città, hanno riacquistato quella dignità che nega
qualsiasi virtuale contatto con quella che era la Cuba ante rivoluzione
anche se, dal tessuto urbano – profondamente restaurato – alle vecchie
automobili americane che ancora miracolosamente si muovono per l’isola, sono
testimoni di un tempo oramai passato. Per chi volesse assaporare l’epoca
d’oro del gioco d’azzardo, al giorno d’oggi esistono altri sistemi che
possono essere sfruttati da qualsiasi device connesso ad Internet attraverso
il quale entrare in diretto contatto con la fortuna. È sufficiente andare
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per tentare
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davanti ad un tavolo verde attenti a sviluppare il vostro gioco.
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ATTUALITA'
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CUBA HA
CONDANNATO LA VIOLENZA NELLE AZIONI
CONTRO
L’ELIMINAZIONE DEL BLOCCO
Il membro del Burò Politico e ministro delle Relazioni
Estere, Bruno Rodríguez Parrilla, ha denunciato che «è evidente qual’è il bando
di quelli che amano e fondano»le azioni violente dei settori anticubani in Miami
durante la giornata pacifica per la pace e contro il blocco economico,
commerciale e finanziario imposto dagli USA a Cuba. Prensa Latina ha informato
che la Coalición Martiana, la Brigata Antonio Maceo, l’Associazione Culturale
José Martí e il Circolo Bolivariano di Miami si sono riuniti sabato 7, per
ricordare il leader storico della Rivoluzione Cubana, Fidel Castro Ruz, in
un’azione che si è sommata al richiamo internazionale dell’ Istituto Cubano di
Amicizia con i Popoli (ICAP) per la pace, contro il blocco e il terrorismo.
Mentre si sviluppavano le azioni pacifiche, i settori anti cubani di Miami-
nuovamente - ha commentato il cancelliere cubano in X, si sono fatti portatori
dell’odio e dell’aggressione, rendendo obbligatorio l’intervento della polizia
della città. Il veterano giornalista cubano, Max Lesnik, che vive in questa
città degli USA, ha detto che non è la prima volta che questa accozzaglia di
cubani etremisti di destra utilizza la violenza come metodo fascista per
aggredire coloro che sosteniamo in alto la battaglia civica contro le misure
anti cubane del Governo nordamericano di turno, specialmente contro il blocco.
VIENGSAY VALDÉS
CELEBRA 30 ANNI DI VITA ARTISTICA
Il Balletto Nazionale di Cuba (BNC) realizzerà uno spettacolo
di gala per i 30 anni di vita artistica professionale della prima ballerina
Viengsay Valdés, direttrice generale della compagnia, sabato 14 settembre, alle
20.30, nella Sala Avellaneda, del Teatro Nazionale, informa il BNC in un
comunicato stampa. Le entrate sono in vendita da martedì 10 settembre nella
biglietteria del Teatro Nazionale tra le 13.00 e le 18.00 e sabato, giorno dello
spettacolo, dalle 13.00 all’inizio di questo. Si possono acquistare anche online.
Il programma della gala comprenderà il Valzer e l’Adagio della rosa, della Bella
Addormentata nel bosco, dopo il diluvio; il solo Non, je ne regrette rien; il
pas de deux Loss (La perdida), finale di Love, Fear,Loss, e la suite del
balletto Don Chisciotte. Questa opere saranno interpretate da Viengsay Valdés,
con altre figure della compagnia, come il primo ballerino Dani Hernández, e il
ballerino principale Ányelo Montero.
RAÚL E
DÍAZ-CANEL HANNO PRESENZIATO LA CERIMONIA
D’INUMAZIONE DEI
RESTI DELL’EROE DELLA
REPUBBLICA DI
CUBA,
ROMÁRICO VIDAL
SOTOMAYOR GARCÍA
di Yaima Puig Meneses
Il leader della Rivoluzione Cubana, Generale d’Esercito Raúl
Castro Ruz, e il Primo Segretario del Comitato Centrale del Partido e Presidente
della Repubblica, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, hanno presenziato, mercoledì 4, la
cerimonia degli onori militari e dell’inumazione dei resti dell’Eroe della
Repubblica di Cuba, generale di divisione della riserva Romárico Vidal Sotomayor
García, deceduto la mattina del 1º settembre. È stato l’ultimo omaggio a un uomo
d’assoluta fedeltà al nostro popolo, alla Patria, alla Rivoluzione, al suo
Comandante in Capo e che, come lo considerò il generale di brigata Jesús Manuel
Burón Tabit, Vice ministro degli interni nelle sue parole di commiato e di lutto
fu inoltre un capo e un fratello». Il vice ministro ha ricordato anche
«l’energia, la dedizione e la fermezza» che distinsero «ogni parole e azione» in
tutta la sua vita, che lo lascino per sempre nei nostri cuori, come il giovane
guerrigliero della truppa del Comandante in Capo Fidel Castro Ruz nella Sierra
Maestra, che a soli 18 anni si distinse con la lealtà, il sacrificio e il
combattimento dentro e fuori dal paese, sino alla dimensione di Eroe della
Repubblica dei Cuba, avallata da intensi decenni di lotta con il nostro popolo e
la sua Rivoluzione Socialista. Un breve percorso per l’estesa opera del valoroso
combattente ha ricordato anche il suo servizio nei tre eserciti e nella Regione
Militare dell’Isola della Gioventù; il compimento in due occasioni di missioni
militari in Angola, con partecipazione directta e di spicco in azioni decisive
di combattimento E il suo successivo impegno nel Ministero degli Interni, dove
ha integrato le fila per più di due decenni. Ricordando in riassunto come il
Generale d’Esercito lo definì in una occasione, è stata sottolineata la sua
fiducia nelle decisioni dei suoi superiori e l’impegno assoluto nel compierle;
la passione e la dedizione in ogni impegno grande o piccolo. L’appoggio dei suoi
subordinati e la sua preoccupazione costante per loro, oltre alla sua
organizzazione, il suo rigore e la stretta disciplina di fronte ad ogni impegno.
«Generazioni di rivoluzionari cubani siamo cresciuti assieme a lui o sotto il
suo magistero di uomo semplice, modesto, disciplinato, rispettoso e umile. È
stato un capo che ha predicato sempre con l’esempio personale e l’ottimismo», ha
riconosciuto il Viceministro degli Interni. Il solenne omaggio si è svolto
all’entrata del Panthen delle Forze Armate Rivoluzionarie, nella necropoli di
Colón, con la presenza di vari membri del Burò Politico, tra loro il primo
ministro Manuel Marrero Cruz, e il ministro degli Interni, generale di divisione
Lázaro Álvarez Casas. Inoltre i familiari dell’insigne rivoluzionario e alti
ufficiali dei ministeri delle Forze Armate Rivoluzionarie e degli Interni.
Solenne e intimo è stato l’omaggio con salve di fucileria gratitudine e
silenzio. Al finale Raúl e Díaz-Canel sono stati i primi ad offrire rose bianche
vicino alla nicchia che protegge i resti del distinto cubano. Poi lo hanno fatto
gli altri presenti alla cerimonia. Sono spiccate le offerte di fiori del
Generale d’Esercito, del Presidente della Repubblica, delle Forze Armate
Rivoluzionarie, del Ministero degli Interni, dell’ Associazione dei Combattenti
della Rivoluzione Cubana e della famiglia.
PROMUOVERANNO
IL TURISMO DI SALUTE E
BENESSERE IN
CUBA
Yamila
de Armas Águila, presidente della Commerciante dei Servizi
Medici Cubani, ha detto in una conferenza stampa che la II
Fiera Internazionale del Turismo Medico e Benessere
promuoverà servizi di salute per il miglioramento della
qualità di vita e dare soluzioni a problemi di chi decide di
viaggiare a Cuba. Questa Fiera si svolgerà dal 21 al 25
aprile del 2025, nello spazio fieristico Pabexpo, e
permetterà di mostrare il nuovo ventaglio di prodotti,
scambiare esperienze nella modalità del Turismo di Salute,
con la presenza della rete nazionale, composta da 13
succursali, cinque cliniche internazionali a l’Avana e 48
sale d’assistenza medica internazionale, tre centri di
salute e villaggi anti dipendenze, nove cliniche in poli
turistici, sei centri termali e balneari, 68 farmacie e
dieci ottiche internazionali, ha segnalato la dirigente. Un
altro proposito è apprendere da simili esperienze in questo
campo e consolidare alleanze, perché la nazione cubana
ispira e risana, e inoltre conta con la forza del suo
Sistema di Salute, e da lì l’importanza di far rivivere e
rilanciare il turismo medico e del benessere, ha commentato.
Armas Águila, ha detto che l’obiettivo principale sarà
trasformare la destinazione Cuba nella preferita del mondo e
per questo nella stessa Fiera si realizzerà un seminario
teorico su questo tema, per analizzate tendenze e impiantare
nuovi servizi nel gratificante cammino di sanare. Inoltre si
realizzerà il III Forum degli Investimenti stranieri nella
Salute per coordinare processi d’investimenti con capitale
straniero, come stabilisce la Legge 118 con una cartella
rinnovata per acquisire fonti di sviluppo per il settore
della salute. Si consegnerà, per la seconda volta, il Premio
del Turismo Medico e del Benessere, dedicato a personalità,
istituzioni, organizzazioni e mezzi di comunicazione
segnalati, sia cubani che stranieri.
AMERICA LATINA
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I GIOCHI CHE HANNO AVUTO ORIGINE IN SUD
AMERICA
Il Sud America è una regione nota per le sue
tradizioni e cultura. Le persone che vivono qui
sono tra l’altro gentili, amichevoli e ospitali.
Premesso ciò, va altresì aggiunto che mentre
questo territorio è principalmente conosciuto
per la sua musica, i balli tradizionali e la
cucina straordinaria, le persone che vivono qui
amano anche un'altra attività ossia i giochi da
casinò con alcuni di questi che sono persino
nati in loco.
Il boom dei giochi online in Sud America
Fino a pochi anni fa, gli unici posti in cui
in Sud America e in parte di quella centrale era
possibile divertirti con i giochi di casinò
erano le strutture terrestri. Nel 2015 è
nata una nuova tendenza che va sotto il nome di
casinò online e le popolazioni locali ne sono
state molto attratte. Questi siti infatti
offrono grandi vantaggi rispetto ai casinò
tradizionali in quanto forniscono un'esperienza
di gioco unica. Ci sono tra l’altro molti
giochi di qualità tra cui scegliere, i siti sono
sicuri e accettano numerosi metodi di pagamento. I giochi da casinò sono creati da alcuni dei
fornitori più rinomati al mondo e presentano
decine di elementi che si richiamano propri alla
cultura latino-americana. Questo gioco ha preso piede in tutta Europa,
nonostante, la sua fama, non ha mai potuto
superare quella del blackjack, oggi molto
giocato anche nel nostro paese, grazie agli
operatori legali come
starcasino.it/blackjack,
con...
[segue]
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