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ANNOTAZIONI E SPIGOLATURE CUBANE

a cura di
Gioia Minuti

 

PRESENTI NELLA SFILATA DEL 1º MAGGIO, MIGLIAIA DI AMICI DI ALTRI PAESI

 

Circa 1000 amici di Cuba provenienti da un centinaio di paesi hanno assistito alla sfilata del 1º Maggio dalla base del monumento a José Martí in Piazza della Rivoluzione de l’Avana...[segue SPECIALE 1° MAGGIO 2019]

 

speciale Siporcuba
sui 5 patrioti cubani
discorsi di Fidel

 

discorsi di Miguel Díaz-Canel Bermúdez


 

PL notizie, info e molto di piu'
il romanzo cult degli anni '90

Una storia d'amore nella Cuba dei primi anni '90, quando molti italiani scoprirono le gioie ed i sogni che Cuba riservava loro...

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LE PIU' BELLE FOTO DI CUBA

le foto di Rod


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CUBA PROROGA I BENEFICI DOGANALI PER L’IMPORTAZIONE


 

DEI PRODOTTI SENZA CARATTERE COMMERCIALE


 

Cuba ha prorogato sino al prossimo 31 gennaio del 2025 l’importazione senza carattere commerciale di

alimenti, prodotti per l’igiene, medicinali e strumenti medici come bagaglio accompagnato, esente dal pagamento del imposte doganali. La Risoluzione 311 del Ministero delle Finanze e Prezzi, pubblicata nell’edizione numero 45 (straordinaria) della Gazzetta Ufficiale, ha precisato che la decisione si fa in forma eccezionale. Si mantiene, inoltre l’incremento del limite del valore nella dogana per le importazioni non Commerciali, realizzate da persone naturali con invii sino a 500 dollari. Ugualmente rimane l’esenzione del pagamento dell’imposta doganale per i primi 30 dollari del valore, o il suo peso equivalente di 3 kg dell’invio, e si applicherà l’eccesso della tariffa doganale a un 30%. In quanto agli alimenti, prodotti per l’igiene, medicinali e strumenti importati da persone naturali come invii aerei, marittimi e postales, si autorizza sino a un limite di 200 USD o un peso di 20 kg. Il documento segnala anche che i benefici della normativa si applicano con la condizione che gli articoli classificati come alimenti o igiene, così come quelli identificati come medicinali e strumenti medici che integrano parte del bagaglio del passeggero, si presentino alla dogana in pacchi separati dal resto dei prodotti. La normativa è entrata in vigore il 1º ottobre del 2024.


CUBA  ATTUALITA'
  


 

IL CANCELLIERE CUBANO HA PARTECIPATO AL V INCONTRO


 

DEI CUBANI RESIDENTI NEGLI USA
 


 

Il ministro delle Relazioni Estere della Repubblica di Cuba, Bruno Rodríguez Parrilla, ha partecipato al V Incontro dei Cubani residenti negli Stati Uniti. Il Cancelliere cubano ha ringraziato il lavoro di un vasto gruppo di connazionali negli Stati Uniti che realizzano azioni pubbliche in appoggio all’eliminazione del blocco e la cancellazione definitiva di Cuba dalla lista dei paesi patrocinatori del terrorismo, politiche che hanno un impatto diretto nella qualità di vita e il potere d’acquisto delle famiglie. Ugualmente, ha riconosciuto il lavoro delle associazioni e dei cubani residenti negli Stati Uniti per i loro progetti umanitari e questo dimostra il profondo sentimento umanista che li caratterizza. Come parte del programma di lavoro che svolge Rodríguez Parrilla, nella cornice del 79º periodo di sessioni dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, si è riunito con l’alto rappresentante delle Nazioni Unite per l’Alleanza delle Civiltà, Miguel Ángel Moratinos Cuyaubé, con il quale ha insistito sulla necessità di operare per l’impegno con la pace, il dialogo e il multilateralismo. Il Cancelliere cubano si è riunito con il suo omologo dell’ Iran, Sr. Seyed Abbas Araghchi. Nell’ incontro è stato constatato il buono stato delle relazioni bilaterali in un’occasione favorevole per ingraziare l’abituale appoggio di questo paese contro il blocco economico,commerciale e finanziario degli Stati Uniti imposto a Cuba. Il Cancelliere cubano è arrivato a Nuova York venerdì 20, per realizzare un’agenda che comprende anche la partecipazione al Vertice del Futuro e a un programma bilaterale negli Stati Unitid, dove parteciperà al Quinto Incontro dei Cubani Residenti in questo paese. Fanno parte della delegazione cubana i viceministri delle Relazioni Estere Anayansi Rodríguez Camejo e Carlos Fernández de Cossío; la direttrice generale dei Temi Consolari e dei Cubani Residenti all’Estero, Ana Teresita González Fraga; il direttore generale della stampa, comunicazione e immagine, Juan Antonio Fernández Palacios; il rappresentante permanente di Cuba presso le Nazioni Unite, Ernesto Soberón Guzmán, e altri dirigente e funzionari della Cancelleria e della missione permanente presso la ONU.Il Cancelliere cubano è arrivato a Nuova York venerdì 20, per realizzare un’agenda che comprende anche la partecipazione al Vertice del Futuro. Fanno parte della delegazione cubana i viceministri delle Relazioni Estere Anayansi Rodríguez Camejo e Carlos Fernández de Cossío; la direttrice generale dei Temi Consolari e dei Cubani Residenti all’Estero, Ana Teresita González Fraga; il direttore generale della stampa, comunicazione e immagine, Juan Antonio Fernández Palacios; il rappresentante permanente di Cuba presso le Nazioni Unite, Ernesto Soberón Guzmán, e altri dirigente e funzionari della Cancelleria e della missione permanente presso la ONU.
 


 

 

REMEDIOS, IL PAESE INCANTATO AL CENTRO DI CUBA


 

di Leslie Díaz Monserrat
 


 

San Juan de los Remedios offre incanti. Proprio al centro di Cuba la cittadina sembra ferma nel tempo.  Le sue strade sinuose custodiscono la storia di più di cinque secoli. I corsari e i pirati non riuscirono a spegnere lo spirito di una cittadina magica, fondata dal capitano Vasco Porcallo de Figueroa. Dicono che è stata abitata da güijes, che neanche i sette giovani di nome Juan hanno potuto catturare e che si nascondono ancora nel pozzo; che la piagnona della calle La Mar geme ancora per il figlio che non nacque, e che le colombe si posano sul tetto della casa nella quale un infortunio tolse la vita a una sposa amata, dove si ascolta il suono di un pianoforte come perenne ricordo dei suoi momenti felici. Dal cielo i tetti rossicci permettono d’apprezzare la forma circolare nella quale è cresciuta l’Ottava Città cubana: il tracciato più irregolare dei primi insediamenti contrasta con la crescita successiva che cercava di rettificare il serpeggiare iniziale. Tra le sue case, che sono abitualmente a un solo piano, spiccano come pinnacoli vigilanti le torri delle sue due chiese : la Parrocchia Maggiore e quella del Buon Viaggio. Molto vicino a piazza Martí si trova l’hotel Mascotte, uno dei più antichi della cittadina. Anche se non esiste un consenso sulle origini del suo nome, la scelta denota la tendenza a francesizzare in un’epoca nella quale Parigi era la capitale mondiale della cultura, lo sviluppo e la raffinatezza. In un suo locale fu installato il primo telegrafo della città. Di fronte alla Piazza Centrale questo hotel centenario è sempre elegante, con la sua influenza neoclassica, come una sentinella del tempo, invitto di fronte ai danni del tempo, testimone di altre epoche e protagonista della nostra. Fa parte del complesso alberghiero Remedios, amministrato con la marca Hoteles, che appartiene al gruppo Cubanacán. Questa succursale comprende sei installazioni d’alloggio: il Mascotte, il Barcelona, il Camino del Príncipe, il Real, l’hotel Casa Bausá e il Leyenda. Tutti e sei si trovano nel centro storico di una città Monumento Nazionale, culla delle Parrandas, celebrazione dichiarata Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità, dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura (Unesco). La ricchezza culturale rende singolare un luogo magico come Remedios. Le sue storie, che sembrano prese dalla letteratura, assomigliano a una stampa di realismo magico nel quale per due secoli i quartieri di El Carmen e San Salvador si affrontarono in una sfida cubana popolare, cubanissima, con fuochi artificiali, carri e lavori di piazza. Agli occhi dei visistatori tutto appare reale e meraviglioso. Riescono a toccare il passato dal presente. Sentono anche il tocco dei ricami, di vestiti signorili, mentre le imperfezioni delle strade acciottolate li graffiano. È come se ogni abitante regalasse alla città un pugno del suo spirito. Remedios ha vinto il tempo!

 

 


 

IL GIOCO D'AZZARDO A CUBA

 

 

L’iconografia di una Cuba prima della rivoluzione si basa su di una specie di Eden del piacere dominato dalla mafia e tacitamente approvato dal presidente Fulgencio Batista. Nei più sfarzosi hotel dell’Avana non era raro incontrare elementi come Lucky Luciano o Meyer Lansky che trasformarono la capitale cubana in un porto franco dell’illegalità dove tutto era consentito. Dal gioco d’azzardo alla prostituzione, ogni cosa era condita dalla corruzione di un potere politico alquanto disponibile quanto capace di approfittare di facili compensi. L’immagine di una Cuba felice tra ballerine e mambo suonati da abili orchestre, si scontrava con il quotidiano di milioni di poveri cubani che dovevano arrabattarsi solo per avere di che sopravvivere. Si può dire a posteriori che la dissolutezza a Cuba era originata dalla criminalità e dal potere politico, ovviamente tutelato da forze militari appositamente addestrate, che avevano trovato un denominatore comune. Ovvio che anche al di fuori dai patrii confini, la nomea che a Cuba ci si poteva divertire senza alcun limite, provocava una forte domanda turistica e non solo provenienti dai vicini Stati Uniti. Al giorno d’oggi, trascorsi diversi decenni dal trionfo dei barbudos che rovesciarono il regime del dittatore Batista e l’impostazione di un socialismo tropicale, L’Avana e altre storiche città, hanno riacquistato quella dignità che nega qualsiasi virtuale contatto con quella che era la Cuba ante rivoluzione anche se, dal tessuto urbano – profondamente restaurato – alle vecchie automobili americane che ancora miracolosamente si muovono per l’isola, sono testimoni di un tempo oramai passato. Per chi volesse assaporare l’epoca d’oro del gioco d’azzardo, al giorno d’oggi esistono altri sistemi che possono essere sfruttati da qualsiasi device connesso ad Internet attraverso il quale entrare in diretto contatto con la fortuna. È sufficiente andare sul sito NetBet per tentare la sorte con tanti divertenti e coinvolgenti giochi d’azzardo come se foste davanti ad un tavolo verde attenti a sviluppare il vostro gioco.

 

   


ATTUALITA'

 

 

LA CANCELLERIA CUBANA SMENTISCE L’ACCUSA


 

RELAZIONATA ALLE ELEZIONI IN VENEZUELA


 

È assolutamente falso che da Cuba hanno viaggiato in Venezuela specialisti in scienze dell’informatica o di altre aree, con il proposito di modificare i risultati delle elezioni presidenziali in questo paese. Questa accusa infondata e fabbricata dall’ex alto funzionario colombiano Francisco Santos non viene accompagnata da evidenze, perchè queste non esistono. Il promotore di questa menzogna è conosciuto per la sua partecipazione attiva in campagne di tergiversazioni e per la sua partecipazione a diversi scandali politici. Nel dicembre del 2021, inventò che il comandante di un gruppo armato guerrigliero colombiano, Iván Márquez, stava in Cuba e quello fu molto chiaramente smentito dalla realtà. La costruzione politicamente motivata di una matrice di menzogne, che attribuisce a Cuba responsabilità nei risultati ottenuti dai contendenti nelle elezioni in Venezuela, è assunta come una verità da coloro che tradizionalmente partecipano alle campagne di tergiversazioni su Cuba.

 


 

ROBERTO FERNÁNDEZ RETAMAR HA LASCIATO

 

UN’IMPRONTA ANTI COLONIALE


 

di Jorge Ernesto Angulo Leiva

 

Roberto Fernández Retamar ha convertito Calibano, il personaggio del’opera La tempesta, di William Shakespeare, nel nome e simbolo di un congiunto di saggi nati dalla ricerca dell’identità di Nuestra America. Nel 1993, l’autore annunciò il finale della serie di testi ispirata al mito creato dal drammaturgo inglese. Senza dubbio una nuova rivendicazione della Patria Grande lo obbligò a tradire la sua promessa di «respirare in pace, passare ad altri impegni e convocare di nuovo il suo leggendario compagno. Questo concetto-metafora, rappresentante degli oppressi e dei ribelli di questo sub-continente e del pianeta, continua abbracciato all’intellettuale della Casa de las Americas cinque anni dopo la sua morte, avvenuta il 20 luglio del 2019. Al di sopra della scrittura e dei titoli di alcuni libri, i due strinsero un patto, da sempre e per sempre, perchè: «Il nostro simbolo (...) è (...) Calibano (...) cos’è la nostra storia (…)cos’è la nostra cultura, senza la cultura di Calibano?». Forse Roberto non capta aggettivi in tutta la loro dimensione come «anticolonialista». Quando difese l’atteggiamento di guardare dall’ottica del personaggio dell’allusione, oltre a dirigere la vista esclusivamente verso di lui, illuminò la necessità di rompere varie catene. In un senso affrontò i paesani vanitosi contemplatori della loro terra come totalità dell’universo. D’altra parte attaccò i pensieri eurocentrici occidentali del nord a favore di uno scenario nel quale la specificità e la visione delle cultura silenziate contribuiscano all’avanzare della nostra specie alla fine unita. Ha apprezzato nell’ordine internazionale un ecosistema nel quale tutti condividiamo la stessa sorte: «O riescono ad accedere congiuntamente (…) a un mondo post occidentale autenticamente ecumenico e solidale, o gli esseri umani (…) avranno provato d’essere (…) un vano camino chiuso». Sull’ America Latina, Retamar segnala la linea centrale della miscela razziale e comprese la nostra cultura in qualità di «figlia della rivoluzione, del nostro multi secolare rifiuto di tutti i colonialismi». Inoltre ha svelato la sinonimia di civilizzare e colonizzare, sorta a partire dall’elevazione dell’Europa come l’unica forma di vita con il disprezzo delle diversità. L’autore ha incontrato la stessa essenza tra le maschere etimologicamente incaricate d’adornare l’abisso aperto tra la «civiltà» e la «barbarie». Retamar ha denunciato la falsa dicotomia tra i paesi sviluppati e i sotto sviluppati ed ha qualificato i primi come «sottosviluppati», per la loro crescita a spese della maggioranza, la miseria di Caliban come prezzo del lusso del suo eterno sfruttatore, Próspero. In qualche luogo l’intellettuale cubano scrive tuttavia questo nome nei suoi quaderni, perchè in questo mondo globalizzato, sotto la sottomissione dei colonizzatori di ieri, gli imperialisti di oggi, è proibito abbandonare quelli che portano le impronte del dolore e della resistenza.


 

NELLA ONU, LA CONDANNA DEL MONDO AL BLOCCO


 

di Yaneidy Abreu


 

Le giornate sono state un degno preludio a quello che avverrà alla fine d’ottobre, quando si realizzerà la votazione già storica e contundente contro questa politica unilaterale statunitense, sostenuta nonostante la condanna globale e le drammatiche conseguenze per il popolo cubano, che provocano le restrizioni che ha portato con sé da quando ha assunto la presidenza nel 2017 presidente Donald Trump. Nel mezzo delle riflessioni sui gravi problemi che il mondo affronta, attorno alla pace, la sicurezza e lo sviluppo sostenibile, i rappresentanti dei paesi di tutti i continenti hanno pronunciato la loro parola d’incoraggiamento a Cuba. Il presidente del Vietnam, To Lam, ha riaffermato la sua solidarietà con lo Stato e il popolo di Cuba ed ha esortato gli Stati Uniti a eliminare le sanzioni imposte all’Isola. Il capo di Stato del Brasile, Luiz Inácio Lula da Silva, ha considerato ingiustificabile la nuova inclusione dell’Isola grande delle Antille nella lista del Dipartimento di Stato degli USA , sui paesi patrocinatori del terrorismo. Il presidente del Gambia, Adama Barrow, ha avvertito che è arrivato il momento distabilire relazioni tra vicini, più armoniose e di cooperazione. Altri diplomatici, tra i quali i cancellieri del Venezuela, Yván Gil; della Cina, Wang Yi; della Russia, Serguéi Lavrov, e il ministro dei Temi Esteri e del Caricom di Trinidad y Tobago, Amery Browne, si sono pronunciati. Tutti hanno offerto piena solidarietà al popolo di Cuba, perchè la politica unilaterale di Washington diminuisce gravemente le prospettive dell’arcipelago di ottenere la stabilità economica, la crescita a lo sviluppo sostenibile. Dal 22 settembre, con l’adozione del Patto del Futuro, è iniziata la settimana d’alto livello nella ONU.

 


 

 

 

PROMUOVERANNO IL TURISMO DI SALUTE E

 

BENESSERE IN CUBA

 

Yamila de Armas Águila, presidente della Commerciante dei Servizi Medici Cubani, ha detto in una conferenza stampa che la II Fiera Internazionale del Turismo Medico e Benessere promuoverà servizi di salute per il miglioramento della qualità di vita e dare soluzioni a problemi di chi decide di viaggiare a Cuba. Questa Fiera si svolgerà dal 21 al 25 aprile del 2025, nello spazio fieristico Pabexpo, e permetterà di mostrare il nuovo ventaglio di prodotti, scambiare esperienze nella modalità del Turismo di Salute, con la presenza della rete nazionale, composta da 13 succursali, cinque cliniche internazionali a l’Avana e 48 sale d’assistenza medica internazionale, tre centri di salute e villaggi anti dipendenze, nove cliniche in poli turistici, sei centri termali e balneari, 68 farmacie e dieci ottiche internazionali, ha segnalato la dirigente. Un altro proposito è apprendere da simili esperienze in questo campo e consolidare alleanze, perché la nazione cubana ispira e risana, e inoltre conta con la forza del suo Sistema di Salute, e da lì l’importanza di far rivivere e rilanciare il turismo medico e del benessere, ha commentato. Armas Águila, ha detto che l’obiettivo principale sarà trasformare la destinazione Cuba nella preferita del mondo e per questo nella stessa Fiera si realizzerà un seminario teorico su questo tema, per analizzate tendenze e impiantare nuovi servizi nel gratificante cammino di sanare. Inoltre si realizzerà il III Forum degli Investimenti stranieri nella Salute per coordinare processi d’investimenti con capitale straniero, come stabilisce la Legge 118 con una cartella rinnovata per acquisire fonti di sviluppo per il settore della salute. Si consegnerà, per la seconda volta, il Premio del Turismo Medico e del Benessere, dedicato a personalità, istituzioni, organizzazioni e mezzi di comunicazione segnalati, sia cubani che stranieri.


AMERICA LATINA
 

I GIOCHI CHE HANNO AVUTO ORIGINE IN SUD AMERICA

Il Sud America è una regione nota per le sue tradizioni e cultura. Le persone che vivono qui sono tra l’altro gentili, amichevoli e ospitali. Premesso ciò, va altresì aggiunto che mentre questo territorio è principalmente conosciuto per la sua musica, i balli tradizionali e la cucina straordinaria, le persone che vivono qui amano anche un'altra attività ossia i giochi da casinò con alcuni di questi che sono persino nati in loco.

Il boom dei giochi online in Sud America

Fino a pochi anni fa, gli unici posti in cui in Sud America e in parte di quella centrale era possibile divertirti con i giochi di casinò erano le strutture terrestri. Nel 2015 è nata una nuova tendenza che va sotto il nome di casinò online e le popolazioni locali ne sono state molto attratte. Questi siti infatti offrono grandi vantaggi rispetto ai casinò tradizionali in quanto forniscono un'esperienza di gioco unica. Ci sono tra l’altro molti giochi di qualità tra cui scegliere, i siti sono sicuri e accettano numerosi metodi di pagamento. I giochi da casinò sono creati da alcuni dei fornitori più rinomati al mondo e presentano decine di elementi che si richiamano propri alla cultura latino-americana.  Questo gioco ha preso piede in tutta Europa, nonostante, la sua fama, non ha mai potuto superare quella del blackjack, oggi molto giocato anche nel nostro paese, grazie agli operatori legali come starcasino.it/blackjack, con... [segue]

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direttrice della informazione da Cuba: Gioia Minuti