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ANNOTAZIONI E SPIGOLATURE CUBANE

a cura di
Gioia Minuti

 

PRESENTI NELLA SFILATA DEL 1º MAGGIO, MIGLIAIA DI AMICI DI ALTRI PAESI

 

Circa 1000 amici di Cuba provenienti da un centinaio di paesi hanno assistito alla sfilata del 1º Maggio dallaa...[segue SPECIALE 1° MAGGIO 2019]

 

 

 

speciale Siporcuba
sui 5 patrioti cubani
discorsi di Fidel

 

discorsi di Miguel Díaz-Canel Bermúdez


 

PL notizie, info e molto di piu'

il romanzo cult degli anni '90

Una storia d'amore nella Cuba dei primi anni '90, quando molti italiani scoprirono le gioie ed i sogni che Cuba riservava loro...

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LE PIU' BELLE FOTO DI CUBA

le foto di Rod


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OPERE SCELTE DI RAÚL: LEALTÀ, DEDIZIONE

 

RIVOLUZIONARIA E SENSIBILITÀ


 

di Yaima Puig Meneses

 

Una collezione straordinaria di libri, che contiene molti e preziosi documenti, molti inediti, del leader al fronte della Rivoluzione Cubana, il Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz, è stata presentata la mattina di venerdì 3 nel Memoriale José Martí. Le Obras Escogidas ( Opere scelte ) di Raúl Castro Ruz più che un testo, sono una guida etica di condotta rivoluzionaria sin dalle prime pagine, ha detto Abel Prieto Jiménez, presidente della Casa de las Américas, che ha realizzato la presentazione. È stato un momento di speciali emozioni, al quale hanno partecipato il Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista e Presidente della Repubblica, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, con il Comandante dell’Esercito Ribelle, José Ramón Machado Ventura, membri del Burò Politico e della Segreteria del Comitato Centrale, dirigenti del Governo e dello Stato, così come rappresentanti di organizzazioni giovanili e di massa, istituzioni culturali, delle Forze Armate Rivoluzionarie e del Ministero degli Interni, con lavoratori che hanno partecipato all’edizione. Abel Prieto Jiménez, ha ringraziato per la sua presenza il compagno Hua Xin, ambasciatore della Cina in Cuba e per il prezioso contributo del Partito Comunista e del Governo di questa nazione, che hanno donato 3 000 collezioni per la conoscenza e l’uso da parte del nostro popolo, ed ha considerato che in ogni pagina si può apprezzare non solo la storia della Rivoluzione Cubana, e anche le doti Raúl come organizzatore e educatore instancabile, oltre alla sua capacità straordinaria di difendere Cuba nei forum internazionali. Con prologo di Díaz-Canel, l’opera è stata stampata da Ediciones Celia, e la formano nove tomi. Come ha ricordato nella presentazione la vice direttrice dell’Ufficio dei Temi Storici, Daily Sánchez Lemus, si cominciò a prepararla circa quattro anni fa in questa istituzione. Queste opere, «imprescindibili per noi che abbiamo la responsabilità che la Rivoluzione continui fedele all’allegato dei suoi figli migliori», ha riferito, e formano parte del movimento politico che vive il nostro paese attorno al centenario di Fidel e al 95º compleanno di Raúl, nel 2026. Son più di 500 documenti e 5 000 pagine –ha dettagliato– che si arricchiscono con note a piede di pagina, e un indice analitico in ognuno dei tomi. Ugualmente forma a tono con le nuove possibilità delle tecnologie, ogni volume dispone di un codice che riporta a immagini di Raúl nella tappa corrispondente, un lavoro realizzato con l’aiuto di Ideas Multimedios. È possibile inoltre accedere a una versione digitale della collezione nei siti web del partito e nei media di stampa del paese.


CUBA  ATTUALITA'
  

 

CINA, UN CAMMINO DI RIVOLUZIONE, INNOVAZIONE

 

E SOVRANITÀ
 

di Pérez López


 

La Repubblica Popolare della Cina è giunta al suo 76º anniversario il 1º ottobre. Quello storico momento, quando il leader Mao Zedong proclamò la fondazione della nuova Repubblica in Piazza di Tiananmen, nel 1949, significò la vittoria antimperialista e l’inizio della rinascita nazionale. Anche se si possono scegliere innumerevoli stampe della nazione sorta da questa epica, tre scenari differenti apportano fili conduttori per avvicinarci al gigante asiatico nella sua visione rivoluzionaria, la sua incessante innovazione e la sua lotta per la sovranità. La prima immagine contiene significati che vanno dalle radici storiche alla modernità e il rispetto per gli esiti realizzati. Dongfanghong o «L’Est è Rosso» è la marca del trattore nella fotografia, ispirata nella canzone con lo steso nome, che omaggiava Mao e incarnava l’ideale di un paese che tracciava il suo proprio futuro. Verso la fine degli anni 50, il campo e l’alimentazione erano priorità nazionali. La creazione di questo primo trattore cinese, il 20 luglio del 1958, dimostrò e stimolò la capacità rivoluzionaria di trasformazione agricola e industriale. Non si trova in un luogo casuale: sta nel Museo del Partito Comunista della Cina (PCCH), a Pechino. La sua presenza dimostra l’importanza di questo avvenimento nella modernizzazione del paese. E, anche se lo si esibisce in un contesto storico, i suoi moderni discendenti continuano in produzione nelle installazioni del Gruppo YTO, nella provincia di Henan. L’industrializzazione della Cina ha raggiunto in due soli decenni quello che nei contesti occidentali è stato realizzato in più di un secolo, come hanno segnalato recenti relazioni. In questi e altri risultati è possibile incontrare la ragione per cui il tasso del contributo annuale medio del gigante asiatico alla crescita economica globale giunge al 30 %, confermando la trascendenza dello sviluppo cinese per il resto del mondo. La seconda immagine è un parco solare fotovoltaico nella contea di Keping, nella regione autonoma Uigur di Xinjiang. In accordo con le cifre ufficiali l’anno scorso la generazione di nuove energie – includendo la solare e la eolica– in questa regione è aumentata del 30 %, rispetto al 2023. Gli indici dimostrano i passi avanti a livello nazionale. In agosto il Consiglio dell’Elettricità della Cina (CEC) ha informato che nel primo semestre del 2025 si è quasi duplicata la capacità d’energia solare e la eolica del paese, facendo il paragone con lo steso periodo del 2024. La capacità elettrica aggiunta, proveniente da queste fonti, ha raggiunto i 290 milioni di kilowatt (kW), dei quali 210 milioni di kW corrispondono a installazioni solari.In rotta verso la sua meta di neutralità dal carbonio nel 2060, la Cina ha creato un modello unico di sviluppo per le nuove energie, che include un ambiente integrale – sovrano– con tutte le componenti della catena tecnologica e industriale: dal disegno all’installazione e alla manutenzione. Grazie alla forza di questo sistema, è possibile stabilire nuovi propositi: di recente è stato annunciato l’obiettivo di ridurre tra il 7% e il 10 %, nel prossimo decennio, le emissioni di gas a effetto serra. Queste trasformazioni sono un esempio della posta in pratica di politiche che si estendon0 a tutta l’economia e la società. Torniamo alla foto e al luogo in cui è stata scattata perché, poco tempo fa, lì è stato festeggiato il 70º anniversario della fondazione della regione autonoma di Uigur di Xinjiang. Il 24 settembre, il presidente Xi Jinping ha segnalato i cambi trascendentali che sono avvenuti ed ha incitato a sviluppare una regione socialista moderna, distinta per l’unità e la prosperità in un contesto nel quale la gente viva e lavori in pace e con soddisfazione. In questa forma l’innovazione e le nuove mete caratterizzano la Cina contemporanea, senza perdere di vista la priorità che costituiscono le trasformazioni per il benessere del suo popolo. L’ultima fotografia dell’immaginario percorso ci rimanda agli inizi. La Grande Muraglia della Cina è un simbolo del gigante asiatico che ha superato millenni, frontiere e leggende. Oltre ad essere una formidabile difesa, ha facilitato le comunicazioni costituendo in sé una rotta che si estende per valli e montagne. La nazione preserva con orgoglio questo monumento e lo mostra al mondo, come esempio di quello che i loro antenati sono stati capaci di realizzare. Nei suoi valori è possibile incontrare le essenze della Cina, sovrana e fonte di stabilità per un mondo sempre più incerto. Questo stesso impegno ha portato a proporre alternative e iniziative che guardano al futuro. Sono cammini che si sono estesi più lontano della stessa vista, come la muraglia che si fonde con l’orizzonte. L’iniziativa della Striscia e della Rotta ha permesso alla Cina di portare al di là delle sue frontiere la visione della cooperazione e dei guadagni condivisi con altre nazioni. Inoltre le Iniziative di Sviluppo, Sicurezza, Civiltà e Governanza, apportano una cornice per un mondo nel quale tra varie priorità esista un vero multilateralismo. Sono espressioni differenti di uno stesso principio: il paese sovrano, che difende le sue essenze, e, nello stesso tempo, tende rotte per il dialogo. Il mondo è testimone della sorprendente trasformazione del gigante asiatico nel suo cammino di rinnovo, realizzando il processo di Riforma e Apertura, condotto dal PCCH. Fidel lo predisse così nel 2009: «La Cina sarà, con il suo accelerato sviluppo, la più grande potenza economica della terra, un bastione ineludibile del commercio mondiale e punto d’appoggio per i paesi del Terzo Mondo, che sono stati discriminati e sfruttati dalle potenze capitaliste più ricche». Il cammino rivoluzionario, consolidato con l’innovazione e sostenuto con la sovranità non solo ha trasformato il destino della Cina, ma apporta anche alla costruzione di un nuovo ordine internazionale.


 

CUBA E LA FAO NEL CAMMINO PER RINFORZARE


 

LA SICUREZZA ALIMENTARE



 

«Le campane che suonano oggi per quelli che muoiono di fame ogni giorno, suoneranno domani per l’umanità intera, se non avrà voluto, non avrà saputo o potuto essere sufficientemente saggia per salvare se stessa», disse il Comandante in Capo, Fidel Castro Ruz nel Vertice Mondiale sull’Alimentazione, nel 1996. Il Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito e Presidente della Repubblica, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, lo ha ricordato nel Forum Mondiale dell’Alimentazione, al quale Cuba ha partecipato in maniera virtuale. Il mandatario cubano ha sottolineato che Fidel aveva concesso all’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO), sin dalla sua creazione, «un’alta importanza» e ha aveva fatto enfasi nel «suo permanente impegno come impulsore della solidarietà e la fraternità tra i popoli, per sradicare la fame e la povertà». Precisamente, nel 1978 fu stabilita ufficialmente una rappresentazione della FAO nell’Isola, che segnò l’inizio di una cooperazione chiave per rinforzare la sicurezza alimentare e lo sviluppo rurale sostenibile. In un contesto nel quale le guerre, il cambio climatico e le brecce sempre più ampie tra coloro che hanno e quelli che non hanno, tra i super ricchi e i miseri, gli affamati, i paria del mercato nell’era neo liberale, la sfida è, ha assicurato, ottenere un mondp libero dalla fame e dalla malnutrizione, dove l’alimentazione e l’agricoltura contribuiranno a migliorare in forma sostenibile i livelli di vita di tutte le persone». «L’Isola grande delle Antille, ha detto, ha posto le sue capacità e le esperienze a disposizione della cooperazione sud-sud ed ha ricevuto l’appoggio della FAO nella costruzione e l’implementazione delle politiche pubbliche per trasformare i sistemi alimentari locali, includendo la Legge di Sovranità Alimentare e Sicurezza Alimentare e Nutrizionale, così come altre politiche e normative. Con l’appoggio della FAO, nel 2025 s’implementano in Cuba 13 progetti che coprono 59 municipi», ha precisato. L’incontro è stato propizio per riconoscere il lavoro di questo organismo assieme a Cuba «per ottenere una produzione migliore, una miglior nutrizione, un miglior ambiente e una vita migliore, senza lasciare indietro nessuno. «Con la FAO continuiamo a consolidare le nostre mete essenziali nel paese, per avanzare verso sistemi agro alimentari più efficienti e inclusivi, resistenti e sostenibili», ha sostenuto. Díaz-Canel ha approfittato, proprio nel 80º anniversario della FAO, per segnalarla come un attore chiave d’appoggio al paese nella trasformazione dei sistemi agro alimentari, lo scontro al cambio climatico e la conservazione della biodiversità. Inoltre nell’emancipazione delle donne e dei giovani nell’ambito rurale. Poi si è riferito alle aggressioni dell’impero, attraverso misure coercitive unilaterali, come il blocco, per piegare il popolo cubano per fame e necessità, così come utilizza altri metodi di genocidio in Gaza, dove la carestia è stata una costante negli ultimi due anni. Finalmente ha elogiato il merito di coloro che lavorano nell’organizzazione, allo sforzo per cancellare la fame dal pianeta.

 


 

   



NEWS DA CUBA

 

 

INTERVISTA ALLA DOTT.SSA CRUPI

 

Abbiamo l'opportunità di intervistare la Dottoressa Annunziata Nancy Crupi PhD, una persona che da tempo sta sensibilizzando l'opinione pubblica attraverso i suoi canali social su tematiche che meriterebbero di avere una maggiore esposizione e delle quali ci parlerà dopo aver risposto a qualche domanda sulla ricerca sanitaria di Cuba.

Il futuro di Cuba deve necessariamente essere un futuro di uomini di scienza, deve essere un futuro di uomini di pensiero, perché è proprio quello che stiamo seminando di più; quello che stiamo seminando di più sono opportunità di intelligenza … “, ha detto Fidel Castro il 15 gennaio 1960. E le sue parole sono state prese sul serio come uno dei pilastri della Rivoluzione. Secondo il National Clinical Trials Coordinating Center (Cencec), ci sono un totale di 98 studi clinici per diversi tipi di malattie sull’isola...[segue]

 

 


 

UNA DATA DI CANTO ALL’UNITÀ


 

di Yudy Castro


 

Sono passati sei decenni da quel 3 ottobre del 1965, data in cui coincisero quattro avvenimenti rilevanti per la storia dell Rivoluzione: la creazione del primo Comitato Centrale, l’annuncio del nome attuale del Partito Comunista di Cuba, la lettura dell’indimenticabile lettera di commiato del Che e la fondazione del quotidiano Granma. La commemorazione patriottica e rivoluzionaria, in saluto al 60º anniversario degli avvenimenti che, intrecciati, marcarono il cammino della nazione, è stata presieduta, venerdì 3, nella Sala Universale delle Far, dal Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz, leader al fronte della Rivoluzione Cubana e da Miguel Díaz-Canel Bermúdez, Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba e Presidente della Repubblica. Erano presenti in maniera speciale il Comandante della Rivoluzione Ramiro Valdés Menéndez, vice primo ministro; il Comandante dell’Esercito Ribelle José Ramón Machado Ventura, fondatori, e il Generale d’Esercito, del primo Comitato Centrale del Partito. Hanno partecipato anche altri membri del Burò Politico, dirigenti del Partito, dello Stato, del Governo, dell’Unione dei Giovani Comunisti, le organizzazioni di massa, l’Associazione dei Combattenti della Rivoluzione Cubana, le Forze Armate Rivoluzionarie e il Ministero degli Interni. Un lungo applauso, divenuto un riconoscimento, ha dato il benvenuto a Raúl. L’evocazione nella voce del Comandante in Capo, della genesi del Partito Comunista e la sua radice martiana, hanno preceduto il discorso del Presidente Díaz-Canel, che ha segnalato ogni data e il simbolismo che le vincola. Il mandatario cubano ha parlato della straordinarietà di unire in una sola organizzazione politica le forze rivoluzionarie e progressiste della società, e definirla comunista; inoltre ha segnalato che «l’unità costruita, passo a passo da Fidel», dalla quale emerse il primo Comitato Centrale con «una composizione singolare e profondamente significativa». Indicando quei membri proprio nella presentazione nel teatro Karl Marx, allora Charles Chaplin, il Comandante in Capo aveva assicurato che: «Non c’è episodio eroico nella storia della nostra Patria negli ultimi anni che non è lì rappresentato; non c’è sacrificio, non c’è combattimento e non c’è prodezza – militare o civile– eroica o creatrice che non è rappresentata, non c’è settore rivoluzionario, sociale, che non è rappresentato». Le essenze di quello storico Comitato Centrale, ha sottolineato Díaz-Canel nel suo intervento, sono le stesse che accompagnano coloro che lo integrano oggi: l’impegno assoluto con il popolo e con la causa socialista. Il capo di Stato ha anche enfatizzato un altro di quei fatti trascendentali: la creazione del quotidiano Granma, organo ufficiale del Partito Comunista, che, a suo giudizio, «oggi ha una sfida rinnovata: tornare ad essere la «nave guida» del periodismo cubano,in tempi di piattaforme multimediali e indurita guerra mediatica». Infine ha ricordato la lettera di commiato del Che, che Fidel rese pubblica come unico modo per spiegare l’assenza del guerrigliero -esemplare tra gli esemplari- tra i membri del Comitato Centrale. Sembrano sempre recenti le frasi del Che, che hanno registrato nel popolo cubano la definizione ”dell’uomo nuovo” ed hanno confermato i grandi sentimenti d’amore che impulsano i rivoluzionari. Díaz-Canel ha richiamato l’attenzione su come deve continuare ad essere il nostro Partito:inclusivo, aperto e unito, capace di sommare forze di tutte le generazioni, di tutti i settori della vita lavorativa e sociale, ma soprattutto deve continuare ad essere un Partito d’avanguardia, che esibisce con onore la sua ideologia comunista, marxista e leninista. La commemorazione di venerdì 3 è stata, in un modo molto speciale, un omaggio a Raúl, protagonista, con Fidel, del consolidamento del nostro Partito unico, garante dell’unità «che dobbiamo curare come la bambina dei nostri occhi». È stato emozionante ascoltare nelle parole del Comandante in Capo le ragioni per le quali suo fratello di sangue e di lotte era eletto come Secondo Segretario del Partito. Senza discussioni di alcun tipo, disse allora Fidel, «si tratta di un compagno che possiede tutte le qualità, la capacità e i meriti per disimpegnarsi (…) e questi meriti li ha guadagnati nella lotta e sin dai primi tempi…». Oggi il Generale d’Esercito, come ha affermato lui stesso, continua «con il piede nella staffa, per difendere la Patria, la Rivoluzione e il socialismo». Nella cerimonia la direzione del quotidiano Granma ha ricevuto dalle mani del Presidente Díaz-Canel, un riconoscimento per la difesa, durante questi 60 anni, dei pilastri che sostentano Cuba, il suo popolo e la sua Rivoluzione. La poesia, la musica e la danza hanno ricreato l’omaggio alla storia realizzato il 3 ottobre. Il coro Entrevoces, della maestra Digna Guerra, Raúl Torres e Annie Garcés, tra gli altri, hanno cantato all’unità imprescindibile per oggi e per il futuro di un paese che, anche nel mezzo delle circostanze più difficili, si alza.

 


 

DA CUBA, LE VOCI DELLA SINISTRA


 

di Jorge Ernesto Angulo Leiva


 

Tra poco, per cinque giorni, si lotterà per far vibrare il mondo da L’Avana con la realizzazione del Terzo Incontro Internazionale delle Pubblicazioni Teoriche dei Partiti e dei Movimenti di Sinistra, e del Primo Festival Internazionale Granma Rebelde. Luis Morlote Rivas, funzionario del Comitato Centrale del Partito e direttore della rivista Cuba Socialista, ha offerto questa informazione in una conferenza stampa, precisando che il primo di questi due avvenimenti si svolgerà dal 15 al 17 ottobre nell’Università del Partito Ñico López, mentre il secondo si svolgerà dal pomeriggio del 17 a domenica 19 in Linea e 18, nel Vedado avanero. Con uno stretto vincolo gli incontri riuniranno più di cento partecipati provenienti da più di 30 paesi, ha precisato. Le giornate tracceranno strategie collettive, toccheranno temi critici e scommetteranno sull’uguaglianza, la solidarietà e la democrazia. L’ Incontro delle Pubblicazioni, convocato da Cuba Socialista e coauspicato dalla Rete degli Intellettuali e Artisti in Difesa dell’Umanità e Casa de las Américas, conterà con la presenza di noti intellettuali, attivisti e politologi, tra i quali Ignacio Ramonet, incaricato della conferenza magistrale sulle sfide presentate alla sinistra dall’intelligenza artificiale quantica, ha commentato. Tra le altre figure di spicco ci sono l’artista e filosofo messicano Fernando Buen Abad; la dottoressa cubana in Diritto, in Scienze giuridiche, Filosofiche e in Pedagogia, Isabel Monal; del Partito Comunista della Spagna, José Luis Centella, e il direttore di La Iguana tv, Miguel Ángel Pérez Pirela. Parteciperanno anche delegazioni d’alto livello provenienti dalla Cina e dal Vietnam. L’evento accoglierà seminari e dibattiti simultanei su temi come il fascismo di nuovo tipo, la comunicazione politica e le gioventù per un futuro migliore. Si presenteranno libri sul pensiero di diversi leaders e si farà il lancio del numero appartenente al periodo 2024-2025 di Cuba Socialista, con un riassunto dell’edizione precedente dell’Incontro. Inoltre il Festival, dedicato all’anniversario 60 dei quotidiani Granma e Juventud Rebelde, così come ai centenari del primo Partito Comunista e del Comandante in Capo Fidel Castro Ruz, accoglierà esperienze di media di tutta l’Isola e stranieri. Artisti delle belle arti, musicisti e altri di prestigio, animeranno le date, ha dettagliato Yoerky Sánchez Cuellar, direttore del quotidiano Granma. Yuniel Labacena Romero, al fronte di Juventud Rebelde, ha detto che queste attività aperte al pubblico nel fine settimana dalle dieci di mattina alle diciannove, includono la realizzazione di vari dibattiti, come quello attorno alla figura di Fidel, al quale parteciperanno vari giornalisti che lo hanno conosciuto.

 


 


AMERICA LATINA
 

 

I GIOCHI CHE HANNO AVUTO ORIGINE IN SUD AMERICA

Il Sud America è una regione nota per le sue tradizioni e cultura. Le persone che vivono qui sono tra l’altro gentili, amichevoli e ospitali. Premesso ciò, va altresì aggiunto che mentre questo territorio è principalmente conosciuto per la sua musica, i balli tradizionali e la cucina straordinaria, le persone che vivono qui amano anche un'altra attività ossia i giochi da casinò con alcuni di questi che sono persino nati in loco.

Il boom dei giochi on line in Sud America

I giochi da casinò sono creati da alcuni dei fornitori più rinomati al mondo e presentano decine di elementi che si richiamano propri alla cultura latino-americana.  Questo gioco ha preso piede in tutta Europa, nonostante, la sua fama, non ha mai potuto superare quella del blackjack, oggi molto giocato anche nel nostro paese, grazie agli operatori legali come starcasino.it/blackjack, con... [segue]


 

IL GIOCO D'AZZARDO A CUBA

 

 

L’iconografia di una Cuba prima della rivoluzione si basa su di una specie di Eden del piacere dominato dalla mafia e tacitamente approvato dal presidente Fulgencio Batista. Nei più sfarzosi hotel dell’Avana non era raro incontrare elementi come Lucky Luciano o Meyer Lansky che trasformarono la capitale cubana in un porto franco dell’illegalità dove tutto era consentito. Dal gioco d’azzardo alla prostituzione, ogni cosa era condita dalla corruzione di un potere politico alquanto disponibile quanto capace di approfittare di facili compensi. L’immagine di una Cuba felice tra ballerine e mambo suonati da abili orchestre, si scontrava con il quotidiano di milioni di poveri cubani che dovevano arrabattarsi solo per avere di che sopravvivere. Si può dire a posteriori che la dissolutezza a Cuba era originata dalla criminalità e dal potere politico, ovviamente tutelato da forze militari appositamente addestrate, che avevano trovato un denominatore comune. Ovvio che anche al di fuori dai patrii confini, la nomea che a Cuba ci si poteva divertire senza alcun limite, provocava una forte domanda turistica e non solo provenienti dai vicini Stati Uniti. Al giorno d’oggi, trascorsi diversi decenni dal trionfo dei barbudos che rovesciarono il regime del dittatore Batista e l’impostazione di un socialismo tropicale, L’Avana e altre storiche città, hanno riacquistato quella dignità che nega qualsiasi virtuale contatto con quella che era la Cuba ante rivoluzione anche se, dal tessuto urbano – profondamente restaurato – alle vecchie automobili americane che ancora miracolosamente si muovono per l’isola, sono testimoni di un tempo oramai passato. Per chi volesse assaporare l’epoca d’oro del gioco d’azzardo, al giorno d’oggi esistono altri sistemi che possono essere sfruttati da qualsiasi device connesso ad Internet attraverso il quale entrare in diretto contatto con la fortuna. È sufficiente andare sul sito NetBet per tentare la sorte con tanti divertenti e coinvolgenti giochi d’azzardo come se foste davanti ad un tavolo verde attenti a sviluppare il vostro gioco.

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direttrice della informazione da Cuba: Gioia Minuti